Domanda petrolio: OPEC taglia previsioni 2022, trucco per tenere prezzi alti?

Secondo quanto affermato dalle principali agenzie di stampa nel pomeriggio di ieri, l’OPEC avrevbbe deciso di rivedere al ribasso le previsioni sulla domanda di petrolio per l’anno in corso. La mossa dell’organizzazione che riunisce i paesi produttori di greggio non ha stupito più di tanto e ancora di meno hanno stupito le motivazioni citate dall’OPEC per giustificare la sua decisione di rivedere al ribasso le stime di domanda.

La revisione, infatti, è avvenuta a causa della guerra in corso tra Russia ed Ucraina (con conseguente crisi geopolitica) ma è stata anche un effetto del lockdown imposto nei mesi scorsi in molte aree della Cina per tenere sottocontrollo la diffusione del covid19.

Al di là delle giustificazioni, comunque, il taglio della stime di domanda operato dall’OPEC è stato inevitabile alla luce dello spettro di una recessione globale. E’ questo il motivo di fondo che ha spinto l’organizzazione dei paesi produttori a rivedre al ribasso le sue stime. 

Fin qui i fatti noti. Accanto ad essi, però, ci sono anche i retroscena. Per chi si intede di investimenti petroliferi, non è difficile immaginare quale potrebbe essere la prossima mossa dell’OPEC. Se le previsioni domanda per il 2022 sono state riviste al ribasso, è logico ipotizzare che la prossima mossa sarà il mantenimento di una produzione contenuta. E cosa significherà tutto questo per i prezzi? Non è necessaria la sfera di cristallo per immaginare che l’esito finale della sforbiciata operata dall’OPEC sarà una quotazione del greggio su livelli alti anche per i prossimi mesi.

Una dinamica che, lasciando perdere i discorsi sulla speculazione che da sempre caratterizza le mosse dell’OPEC, può essere comunque cavalcata per fare trading online sul petrolio. A proposito di investimenti petroliferi, ricordiamo che il modo più semplice per tradare i prezzi del greggio è attraverso i CFD. Per operare con questo strumento derivato è però fondamentale utilizzare broker autorizzati come ad esempio eToro, la nota piattaforma di social trading che mette a disposizione dei principianti un conto demo gratuito da 100 mila euro per imparare ad opeare senza rischi. 

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Previsioni domanda petrolio 2022: il punto di vista dell’OPEC

Parliamo adesso di numeri. Secondo il report dell’OPEC di maggio, la domanda globale di petrolio dovrbebe salire ad una media di appena 3,4 milioni di barili al giorno nel corso dell’anno corrente. Si tratta di un dato più basso rispetto alla precedente previsione che faceva riferimento ad un aumento di 3,7 milioni di barili al giorno. 

Nel report si fa poi riferimento ad un forte rallentamento della crescita della domanda tra il primo e il secondo trimestre del 2022. Mentre nei primi tre mesi la domanda era salita di 5,2 milioni b/d, nel secondo trimestre non dovrebbe andare oltre i 2,8 milioni di barili. 

Come detto in precedenza, tra i motivi alla base delal revisione al ribasso delle stime, c’è il ritorno della variabile covid19 in Cina. Nel report dell’OPEC si mette in risalto come la domanda interna di viaggi sia crollata a seguito degli ultimi lockdown regionali come pure tutte le attività industriali nelle regioni di Shanghai, Jilin ma anche nelle città di Pechino e Hangzhou. A rendere le prospettive ancora più incerte è il fatto che i governo cinesi abbia già messo in chiaro che la strategia zero covid non sarà abbandonata nel prossimo futuro. Una presa di posizione simile significa nuovi lockdown laddove ce ne fosse la necessità. 

Come già accennato in precedenza, il secondo elemento alla base della decisione OPEC di tagliare le previsioni sulla domanda di petrolio è la guerra tra Russia e Ucraina che, l’organizzazione dei paesi produttori per non scontentare gli “amici” russi, chiama “sviluppi geopolitici in corso in Europa dell’Est”. Nel report dell’OPEC si afferma che la tensione ha portato i prezzi degli energetici ai massimi storici sia in Europa che negli Usa con crescenti segnali di distruzione della domanda.

Proprio in relazione alla Russia, l’OPEC ha anche deciso di rivedere al ribasso le stime sulla produzione petrolifera 2022 di 360.000 barili al giorno.

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