
Sorprese e conferme sono arrivate dalle ultime riunioni di politica monetaria della BCE e della SBN del 2024. Da un lato c’è stata la Banca Centrale Europea che ha confermato tutte le attese annunciando un taglio dei tassi di 25 punti base mentre dall’altro la Banca Nazionale Svizzera (SNB) ha lasciato tutti a bocca aperta annunciando una riduzione più incisiva di 50 punti base.
In questo contesto l’attenzione dei trader è rivolta proprio a quello che potrebbe essere il sentiment sui mercati da qui al periodo di Natale. Oggi il calendario macro, eccezion fatta per i dati sul PIL del Regno Unito di ottobre, è del tutto vuoto. Quale migliore occasione per provare a fare il punto della situazione cercando di capire come posizionarsi nella prossima Ottava e in quella seguente?
Ma partiamo con la nostra analisi da quello che è accaduto ieri, quindi riunioni BCE e SBN in primo piano.
Una giornata significativa per la BCE
Ieri è stato il giorno dell’ultimo meeting BCE del 2024. Come messo evidenza da Michael Brown Senior Research Strategist di Pepperstone, è una fortuna che non ce ne siano altri e questo perchè ascoltare i soliti monologhi infiniti della Lagarde era diventato oggettivamente difficile.
Ad ogni modo il dato che conta è che la BCE abbia ridotto i tassi di 25 punti base come da attese. Forse la sola novità meno attese è la decisione del Consiglio Direttivo di apportare un leggero aggiustamento accomodante eliminando il riferimento alla politica sufficientemente restrittiva. Le nuove proiezioni macroeconomiche dello staff sulla prospettive di crescita economia sono risultate leggermente più pessimistiche mentre quelle sull’inflazione sono risultate più ottimistiche.
Degno di nota è stato il fatto che i responsabili della politica monetaria abbiano discusso la possibilità di un taglio di 50 punti base, sebbene alla fine abbiano deciso di non intraprendere una mossa così drastica.
Morale della favola è che la riunione BCE di dicembre non sarà ricordata per essere un punto di svolta per l’Euro. In questo contesto l’esperto di Pepperstone ribadisce la sua convinzione che il cambio Euro Dollaro salirà a 1,10 prima di tornare verso la parità.
La sorpresa della SNB
Sempre ieri, la Banca Nazionale Svizzera ha sorpreso i mercati con un taglio di 50 punti base, portando il tasso di riferimento allo 0,50 per cento. La SNB ha inoltre ribadito il suo impegno a intervenire sul mercato dei cambi, se necessario, lasciando aperta la porta a un possibile ritorno alla politica di tassi negativi.
La decisione della banca centrale elvetica ha causato un indebolimento del franco svizzero anche perchè, oggettivamente, al di là della natura di bene rifugio della valuta elvetica non sembrano esserci motivazioni per adottare una posizione rialzista. E’ oggettivamente poco anche perchè se proprio si vuole adottare come criterio discrezionale la questione dei beni rifugio, allora lo yen giapponese e l’oro sono di certo alternative migliori del franco svizzero.
Il trend degli acquisti al ribasso in calo con il Natale?
E adesso passiamo proprio al posizionamento sui mercati. Già ieri si è avuto un assaggio di quello che potrebbe accadere da qui a Natale con la maggior parte delle asset-class che non ha trovato una direzione presa. Sul fronte obbligazionario i titoli statunitensi sono stati sotto pressione lungo tutta la curva, con i rendimenti dei titoli a 10 e 30 anni in aumento di oltre 5 punti base ciascuno. Sul fronte azionario, invece, sia l’S&P 500 che il Nasdaq hanno chiuso in leggero ribasso. In particolare il paniere dei titoli tech ha perso lo 0,66% a 19.903 punti, l’S&P 500 si è contratto dello 0,54% a 6.051 punti e il Dow Jones ha lasciato sul parterre lo 0,53% a 43.914 punti.
Nonostante questo gli azionari Usa restano un’opzione di acquisto molto interessante soprattutto nel momento in cui non crescono. Detto questo non è da escludere che lo scenario più probabile possa essere quello di una flessione della stessa idea di comprare sui ribassi man mano che ci si avvicina al periodo di Natale. E questo perchè i mercati hanno già festeggiato tanto molte precedenti festività.
Ovviamente questo non significa che non ci saranno occasioni di ingresso sui mercati (ma non per oggi almeno se come discrimine si considera il calendario macro che è praticamente vuoto). Per sfruttare queste occasioni si può operare con i CFD sui più importanti indici di borsa che danno la possibilità di speculare sia al rialzo (long trading) che al ribasso (short trading) senza possesso del sottostante.
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