Trading Online Nasdaq: -30,5% da inizio 2022, ora è un’occasione?

Molti nostri lettori ci hanno chiesto un parere sull’opportunità o meno di investire sull’indice Usa Nasdaq in questa particolare fase dei mercati. In tanti, giustamente, si chiedono se non sia il caso di tornare a guardare con positività al paniere dei titoli tecnologici americani non fosse altro per la possibilità di “comprare a sconto”. In effetti, come si può anche vedere dal grafico in basso, l’indice Nasdaq da inizio anno ad oggi ha perso oltre il 30 per cento del suo valore.

Se non è uno sconto questo, è difficile immaginare quale possa esserlo. In realtà, però, il fatto che stiamo parlando dell’indice più deprezzato al mondo in questi primi nove mesi dell’anno (solo gli indici della borsa di Mosca hanno fatto peggio ma la loro è una storia completamente diversa) non può essere la sola ragione per cui tornare ad avere una view long sul paniere tech tech Usa. Serve dell’altro e proprio di questo parleremo nel nostro articolo.

Prima di andare avanti, però, una puntualizzazione. In questo post stiamo parlando di trading online sul Nasdaq. C’è quindi un modo per investire sull’indice nel suo insieme? La risposta è affermativa. Ad esempio si può fare CFD Trading sul Nasdaq attraverso i CFD. Un broker molto affidabile che offre questi strumenti derivati è eToro: scegliendo questo fornitore è possibile avere anche la demo gratuita da 100 mila euro virtuali per imparare a fare trading senza correre il rischio di perdere soldi veri.

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Trading online Nasdaq: quali sono le prospettive

La seduta di Wall Street di ieri si è chiusa con il Dow Jones e l’S&p 500 in ribasso e il Nasdaq che invece si è mosso in controtendenza registrando una progressione dello 0,25 per cento a quota 10.830 punti. Un segnale di fiducia debolissimo perchè, in realtà, in questo scorcio finale di settembre, il paniere dei titoli tech è ai minimi di metà giugno. Una situazione difficile che, inevitabilmente, sta determinando non poco nervosismo tra i trader.

Non bisogna infatti dimenticare che sul Nasdaq ci sono alcuni titoli growth che hanno dovuto fare i conti con deprezzamenti pesantissimi. Il ribasso delle quotazioni di società fino a un anno fa sulla cresta dell’onda ha causato tantissima sfiducia (a risentirne sono soprattutto gli investitori più giovani ossia coloro i quali avevano il portafoglio imbottito di titoli tech anche per questioni di maggiore affinità a questo settore).

Tutto sembra remare contro, tuttavia non si dovrebbe mai dimenticare che è dai momento di maggiore difficoltà che derivano le migliori occasioni di ingresso.

Oggi ben il 90 per cento dei titoli del Nasdaq 100 scambia sotto la media mobile a 200 giorni. Inevitabile alla luce del disastro in atto, eppure, storicamente, quando si è verificata una situazione di questo tipo, nei 12 mesi successivi c’è stato un apprezzamento da parte del Nasdaq 100.

In poche parole, la storia dice che dopo ribassi forti ed estesi dell’indice tech Usa, è poi sempre seguita, nel giro di un anno, una fase di rimbalzo.

Ora quando si parla di investimenti, vale sempre il principio per cui le performance passate non sono mai garanzia di quelle future. Tuttavia la statistica non può essere ignorata e per questo sarebbe un grave errori abbandonarsi al pessimismo irrazionale.

Come fare trading online sul Nasdaq per sfruttare il possibile rimbalzo

Alla luce di quanto detto in precedenza, come conviene posizionarsi sul Nasdaq? La statistica dice che un rimbalzo forte è destinato ad esserci nel giro di un anno. Il recupero, quindi, potrebbe partire tra un mese oppure tra 300 giorni. C’è una bella differenza tra i due intervalli temporali e allora qualsiasi strategia trading deve essere costruita con prudenza.

La strada migliore è quella di un riposizionamento graduale con apertura di nuove posizioni in coincidenza con eventuali ribassi che, alla luce anche di quelle che sono le intenzioni della FED in merito al tassi, sarebbero inevitabili. Chi non se la sentisse di fare trading online sul Nasdaq (quindi su un intero indice) può optare per una operatività sui singoli titoli del paniere tech privilegiando quelli che presentano i punti di ingresso più favorevoli.

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