Wall Street rimbalzo

La seduta di Wall Street di ieri si è chiusa con gli indici in rialzo. Una progressione contenuta quella della borsa americana eppure sufficiente a dare un minimo di continuità al tentativo di recupero che si era già palesato nella giornata di ieri. Due sedute consecutive al rialzo sono sufficienti per alimentare le speranze di un mercato che, negli ultimi tempi, ha dovuto fare i conti solo con delusioni su delusioni. Ovviamente la domanda che tanti investitori si stanno ponendo non può non riguardare il valore da dare al trend delle ultime giornate. La domanda è secca: Wall Street sta provando davvero a rimbalzare?

Per rispondere a questo interrogativo è fondamentale analizzare sia l’entità della performance registrare nelle ultime sedute che quelli che sono gli scenari futuri con focus sulla presenza di alcuni catalizzatori che potrebbero fare la differenza.

Per quello che riguarda il primo punto, la sessione di ieri della borsa Usa si è chiusa con il Dow Jones (grafico in basso) avanti dello avanti dello 0,61 per cento a 31.775 punti, lo Standard & Poor’s 500 in progressione dello 0,66 per cento a 4.006 punti e il Nasdaq che ha registrato una progressione dello 0,6 per cento a 11.862 punti. Come già anticipato in precedenza, la giornata di mercoledì era andata ancora meglio con il Dow Jones avanti dell’1,4 per cento a 31.581 punti, lo Standard & Poor’s 500 in salita dell’1,83 per cento a 3.980 punti e il Nasdaq che aveva addirittura messo in cassaforte il 2,14 per cento salendo fino a quota 11.792 punti.

Per la cronaca la seduta di mercoledì era stata la migliore dell’intero ultimo mese e proprio questo piccolo primato spiega il perchè si è diffuso un cauto ottimismo tra gli investitori. A supportare l’ipotesi del rilancio, è anche un altro dato: nel corso dell’ultima settimana gli indici americani hanno mediamente guadagnato il 2 per cento. Inutile evidenziare che l’apprezzamento di Wall Street ha avuto il solito effetto positivo propagatore sulle altre borse di mezzo mondo.

A Wall Street è in atto un rimbalzo? Investitori sono divisi

Quello che sta avvenendo a Wall Street divide gli investitori. La frattura è sempre sull’interpretazione degli eventi. Da un lato abbiamo chi ritiene che quanto in corso sia sia un rimbalzo ma all’interno di un bear market che dura da inizio anno mentre dall’altri lato abbiamo chi afferma che quanto avvenuto questa settimana sia un segnale di rimbalzo che tuttavia ha necessità di trovare conferme per poter parlare di una reale ripresa del trend positivo.

Da dove potrebbero arrivare tali conferme? Tanto per iniziare va tenuto in considerazione il contesto di riferimento. Andamento dell’inflazione e decisioni di politica monetaria della banche centrali (la BCE si è espressa ieri con una mossa storica) sono i due grandi temi in grado di condizionare la performance di Wall Street nel breve termine. Su entrambi i punti ci potrebbero essere novità nel giro di pochissime settimane. Da oggi ai prossimi 15 giorni, infatti, ci sono due market mover che potrebbero aiutare a capire se a Wall Street sia o no in atto un reale rimbalzo (e non un recupero all’interno di una dinamica di bear market).

I due eventi in questione sono:

  • la pubblicazione del dato IPC Usa del mese di agosto: in calendario il prossimo 13 settembre
  • le decisioni di politica monetaria della FED in agenda mercoledì 21 settembre

In vista di questi due appuntamenti si può sfruttare, nelle proprie scelte di trading, il relativo clima di attesa (tra l’altro i due market mover sono legatissimi tra loro). Fondamentale, però, è conoscere quali sono le stime degli analisti due eventi.

Per quello che riguarda l’indice IPC Usa di agosto, è atteso un dato pari a +8,5 per cento. In merito invece alle decisioni di politica monetaria della FED, gli analisti convergono su un possibile rialzo dei tassi di riferimento di 75 punti base, lo stesso ammontare deciso ieri dalla BCE. Sull’aumento monstre non ci sono dubbi anche perchè il Powell, in questi ultimi mesi e in più di una circostanza, non ha mai perso occasione per affermare come l’impegno di contrasto dell’inflazione sia categorico.

Insomma saranno i due market mover del 13 e del 21 settembre a chiarire se Wall Street sta davvero rimbalzando o se il trend continua ad essere negativo.

Ricordiamo che in vista di queste due settimane molto calde, si può investire sui CFD legati agli indici Usa con il broker eToro. Questo fornitore mette a disposizione una demo gratuita da 100 mila euro per imparare a fare trading senza correre il rischio di perdere soldi veri. L’account dimostrativo eToro può essere attivato dal link in basso.

Clicca qui per aprire un conto demo eToro>>>subito per te 100 mila euro virtuali, è gratis

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

Piattaforme consigliate per fare trading CFD sugli indici

Broker del mese
Deposito minimo 100$
ETF - CRYPTO - CFD
Licenza: CySEC - FCA - ASIC
Copia i migliori trader del mondo
Broker del mese
Deposito minimo ZERO
N.1 in Italia
Regime Fiscale Amministrato
0% CANONE MENSILE DI GESTIONE
Deposito minimo 100 AUD
0.0 Spread in pip
Piattaforme e tecnologia di trading avanzate
Prezzi DMA (Direct Market Access) su IRESS
Deposito minimo 100$
Bank of Latvia
Forex e CFD
Deposito minimo: 100 dollari

Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.