Il duello in Tv tra Biden e Trump e l’andamento della pandemia sotto la lente dei mercati azionari

Le accuse che sono arrivate dagli Usa riguardanti presunte interferenze sulle elezioni presidenziali 2020 che vedono contrapposti Donald Trump e lo sfidante democratico Joe Biden non hanno lasciato indifferenti i mercati azionari europei i quali hanno reagito negativamente.

Le azioni europee si sono infatti indebolite nella giornata di giovedì in seguito alle dichiarazioni giunte da oltre oceano, ma nonostante ciò sembra siano stati compiuti dei progressi rispetto allo stimolo rappresentato per i mercati dall’economia statunitense. Se diamo un’occhiata agli utili vediamo però che sono stati nettamente migliori del previsto.

Lo Stoxx Europe 600 che ha perso lo 0,9%, il DAX tedesco ha perso l’1,1%, il CAC 40 francese e il FTSE 100 britannico hanno segnato anch’essi un calo.

Nella giornata di ieri sono scese anche le azioni statunitensi, mentre si registra una crescita per i rendimenti obbligazionari. Ad incidere sulle quotazioni è in particolare il dibattito politico sulla messa a punto di un pacchetto di stimolo fiscale.

Nelle scorse ore un portavoce del presidente della Camera, Nancy Pelosi, ha dichiarato che i colloqui che sta portando avanti personalmente con il segretario del Tesoro Usa, Steven Mnuchin, sono approdati ad una fase in cui si è “più vicini alla possibilità di mettere nero su bianco”. Nella giornata di oggi i colloqui tra Pelosi e Mnuchin proseguiranno.

In Europa occhi puntati su diffusione del Covid e Brexit

Non accenna ancora a migliorare la situazione in Europa per quel che riguarda l’incremento del numero dei casi di Covid che quotidianamente vengono registrati nei vari Paesi, con conseguenti ulteriori restrizioni imposte dai rispettivi governi.

Negli ultimi 14 giorni a registrate un tasso più alto di nuovi casi di Coronavirus pro-capite sono risultati essere i Paesi Bassi, il Belgio e la Repubblica Ceca, almeno secondo i dati diffusi dal Centro europeo per il controllo delle malattie.

Intanto si attende l’annuncio del cancelliere britannico, Rishi Sunak, riguardante il pacchetto di aiuti per le aziende maggiormente colpite dalle nuove misure restrittive imposte nelle regioni maggiormente interessate dalla diffusione del Coronavirus.

Occhi puntati anche sul tema Brexit, con i negoziati per un accordo commerciale tra Londra e Bruxelles che dovrebbero iniziare a portare qualche risultato prima che termini il periodo di transizione, la cui scadenza è fissata per il 31 dicembre 2020. Nel frattempo è stata superata anche la deadline fissata da Boris Johnson al 15 ottobre e l’Internal Market Bill continua a rappresentare una sorta di pietra tombale sulla ripresa dei colloqui.

Tuttavia la ripresa dei colloqui tra Regno Unito e Unione Europea ha permesso un deciso allungo della sterlina sul dollaro riportando le quotazioni ben oltre la zona 1.30, con un picco massimo segnato ieri a 1.3179. Se dovessero arrivare ulteriori segnali positivi riguardanti la trattativa le quotazioni del Gbp potrebbero toccare 1.3285, e raggiungere i risultati di agosto verso gli 1.3490.

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