Vaccini: per convincere gli indecisi premi in palio dall’oro all’auto, bonus in busta paga e voucher palestra

Che il vaccino sia l’unica soluzione per uscire da questa situazione, che definire assurda non rende neppure lontanamente l’idea, ci è stato detto fin dall’inizio. I mass media la loro parte l’hanno fatta con grande zelo, per trasmettere a tutti i cittadini la paura del virus, spingendoli verso la paranoia, istituzionalizzando e incentivando i comportamenti ipocondriaci.

E ha funzionato molto bene, se non altro su quella minoranza dei cittadini che pur di fare il vaccino ha tentato di saltare le code, passare davanti agli anziani e ai fragili pur di avere prima possibile la propria dose, ha funzionato su chi condivideva post su Facebook nei quali magno cum gaudio annunciava di aver offerto il braccio alla sperimentazione della terapia genica.

Non tutti però hanno risposto allo stesso modo alla martellante propaganda dei media di regime. Non avrebbero fatto il vaccino migliaia di operatori sanitari, poi ricattati e infine costretti (ciò nonostante in tanti non lo hanno fatto ugualmente) e non lo avrebbero fatto tantissimi giovani che alla fine però hanno ceduto al ricatto del Green pass, ma non tutti.

L’idea di convincere la restante parte della popolazione attraverso una campagna informativa meticolosa, per qualche ragione, non è stata minimamente presa in considerazione. Si sarebbe potuto decidere di offrire un contraddittorio in Tv, permettendo a ricercatori, medici e altri esperti critici rispetto alla somministrazione del vaccino di esporre le proprie idee.

Così attraverso il dialogo i ‘vaccinisti’ avrebbero potuto facilmente dimostrare la validità delle proprie posizioni, smontando le tesi dei cosiddetti ‘no vax’ di fronte a tutta la platea dei non vaccinati, così da riportarli sulla retta via.

Invece niente, il confronto con certe posizioni per così dire ‘scomode’ è stato evitato come la peste, quanto meno in Italia. E per convincere chi ancora il vaccino non lo ha voluto ricevere, si è ritenuto più saggio offrire in cambio un po’ di tutto, dalla vacanza ai pacchetti fitness, dal bonus in busta paga alle automobili in palio, dagli Usa al Giappone Paese che vai incentivi che trovi.

Negli Usa voucher da 100 dollari per chi si vaccina

Negli Usa si è pensato che per convincere la restante parte della popolazione a sottoporsi alla terapia genica sperimentale non sarebbe stato male offrire ‘biglietti’ da 100 dollari.

Il presidente democratico Joe Biden tiene particolarmente alla salute dei suoi cittadini, tanto che è disposto a (far) pagare pur di offrire loro la protezione garantita dal vaccino. L’inquilino della Casa Bianca ha infatti chiesto a Stati e governi locali di offrire voucher da 100 dollari come premio agli indecisi che decidono di vaccinarsi.

L’idea del voucher da 100 dollari è piaciuta anche al governo di Atene, che però alza la posta fino a 150 euro per i giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni che si vaccinano prima delle vacanze. La Serbia offre qualcosina meno: 3 mila dinari, pari a circa 25 euro per “premiare le persone che hanno mostrato responsabilità”.

Premi in denaro e giornate aggiuntive di ferie

Sia in Italia che in altri Paesi ci sono degli imprenditori che vogliono ottenere il 100% dei vaccinati in azienda, e per raggiungere questo risultato sono disposti ad offrire ferie, bonus una tantum, e in alcuni casi persino una sorta di lotteria con ricchi premi in palio.

Se ne parla su Il Sole 24 Ore dove viene citata un’azienda tessile in provincia di Pesaro, la Noctis di Perghola, che ai suoi 150 dipendenti ha offerto un bonus una tantum da 50 euro in busta paga in cambio del completamento del ciclo vaccinale.

Un’altro caso è quello della Barberino’s, una startup di barbieri con sedi a Milano, Roma e Torino, che ha varato il “cashback vaccinale” con cui i dipendenti possono ottenere un premio in denaro da 100 euro direttamente in busta paga al quale si aggiunge per tutti anche un giorno di vacanza extra, ovviamente a patto che sia completato il ciclo vaccinale.

E sembra che il sistema della carota stia funzionando, non solo in Italia ma anche all’estero. In Repubblica Ceca il presidente Andrej Babis ha proposto di offrire ai dipendenti statali che si vaccinano due giorni di ferie in più.

Ma è in Giappone che troviamo i premi più ricchi, con aziende che hanno messo in palio per chi si vaccina lingotti d’oro e appartamenti di lusso. Negli Usa troviamo invece la Red Rooster, un’azienda di prodotti alimentari che ha deciso di offrire ai propri dipendenti un bonus da 250 dollari più due giorni di ferie pagate.

Altre aziende USA che offrono soldi ai propri dipendenti per convincerli a fare il vaccino sono AT&T, Instacart, Target, Trader Joe’s, Chobani, Petco, Darden Restaurants, McDonald’s, Dollar General, tutte disposte ad elargire qualche bonus pur di aumentare il numero degli “immunizzati”, termine da mettere rigorosamente tra virgolette visto che immunizzati di fatto non sono, quanto meno secondo la scienza.

Soldi in cambio della disponibilità a sottoporsi alla sperimentazione di un farmaco è una formula già ampiamente utilizzata e collaudata, che però funziona meglio in genere su chi di base non è un soggetto diffidente o scettico per natura, ma nel caso la carota non dovesse funzionare resta sempre il bastone.

Per fare il vaccino bonus vacanze da 1.000 euro

L’idea è al vaglio dell’attuale maggioranza, ed è quella di offrire ai cittadini che decidono di vaccinarsi un bonus vacanze da 1.000 euro che si andrebbe così ad aggiungere al bonus Vacanze fino a 500 euro attualmente in vigore.

La proposta del bonus Vacanze da 1.000 euro per chi accetta di sottoporsi alla sperimentazione del vaccino è stata avanzata durante un’audizione del ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco sulla riforma fiscale, in Commissioni riunite Finanze di Camera e Senato.

Dal Codacons è arrivata invece una proposta diversa, quella di offrire una polizza assicurativa gratuita con diversi importi di indennizzo a chi si vaccinerà contro il Covid-19. L’intento è quello di convincere in questo modo soprattutto coloro che temono reazioni avverse anche gravi, per le quali in tal caso sarebbe teoricamente previsto un risarcimento per il vaccinato o, in caso di decesso, per la famiglia.

Per chi si vaccina la possibilità di vincere un’auto

La Russia ha affrontato l’emergenza Covid-19 in modo molto diverso dalla maggior parte dei Paesi europei, con misure restrittive e di contenimento decisamente più blande. In un servizio di qualche mese fa ai cittadini russi veniva domandato se fossero vaccinati o se avessero intenzione di fare il vaccino, ed erano ben pochi a dimostrarsi interessati specie tra i più giovani.

In Russia infatti al momento solo il 18% della popolazione ha ricevuto la somministrazione del vaccino, eppure qualche incentivo ad accettare l’inoculazione dello Sputnik V viene offerto anche al di là degli Urali.

Il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin ha deciso infatti di varare la lotteria anti-Covid per chi deciderà di vaccinarsi. L’occasione tuttavia è già sfumata in quanto la possibilità di prendere parte alla lotteria era limitata al periodo compreso tra il 14 giugno e l’11 luglio. Ogni settimana veniva messa in paio un’auto del valore di circa 1 milione di rubli, pari a circa 11.500 euro.

In Svizzera invece è stata lanciata una lotteria con premi in denaro, che è stata promossa dall’emittente privata Radio 1 e da Campax. In questo caso le estrazioni previste sono in tutto due e per i cittadini svizzeri che non hanno ancora deciso di vaccinarsi c’è ancora la possibilità di vincere quattro premi da 1.000 franchi e uno da 10.000. Le estrazioni si svolgeranno in data 9 e 23 settembre 2021.

Negli Usa dalla birra gratis alla cannabis per chi si vaccina

Negli Usa a scettici e indecisi che ancora non hanno voluto fare il vaccino anti-Covid viene offerto un po’ di tutto, dalla birra gratis alla cannabis, dai biglietti per partite di baseball a buoni risparmio.

Su Il Sole 24 Ore vengono riportate alcune di questi espedienti per invogliare le persone a sottoporsi alla sperimentazione del farmaco. Si parla di birra gratis, persino popcorn, ma anche videogiochi e sconti per pranzi e cene a ristorante fino al 50%.

Nel New Jersey per esempio il governatore dello Stato Phil Murphy ha lanciato l’iniziativa “Shot and a Beer”, che significherebbe più o meno: la dose e poi la birra. Offerta naturalmente riservata ai maggiori di 21 anni.

Poi ci si sposta a Washington, dove la sindaca Muriel Bowser ha offerto anche lei birra a chi si vaccina, mentre il governatore del Connecticut ha deciso di lasciare libera scelta al vaccinato, ed offre quindi una bevanda gratuita a scelta.

Nello Stato di New York il governatore Andrew Cuomo ha deciso di offrire invece biglietti per partite di baseball, così chi decide di farsi vaccinare potrà andare a vedere una partita degli Yankees o dei Mets gratuitamente.

Il governatore del West Virginia, Jim Justice invece offre buoni risparmio da 100 dollari ai giovani di età compresa tra 16 e 35 anni. E anche nel Maryland si è deciso di fare un’offerta di questo tipo ma è rivolta ai dipendenti pubblici che riceveranno un bonus da 100 dollari. 

Più singolare invece l’offerta di alcuni dispensari medici che ha lanciato l’iniziativa “Pot for shot” nell’ambito della quale che accetta la somministrazione della terapia genica sperimentale riceverà gratis della cannabis.

E ancora, la catena Kryspy Kreme ha deciso di mettere in palio la classica ciambella americana doughnut, mentre lo Stati della California ha messo a disposizione di chi si vaccina l’equipaggiamento per sport acquatici gratuitamente.

Per convincere a ricevere il vaccino anche offerte di tipo culinario

Non solo premi in denaro, automobili e ferie aggiuntive, ma anche ricompense di tutt’altro tipo a seconda del Paese. In Romania per esempio non si limitano ad offrire birra, ma vanno oltre arrivando fino a proporre polpette speziate con pane e senape a chi decide di ricevere il salvifico siero.

In Indonesia niente polpette, ma si resta in ambito culinario visto che in alcune zone rurali viene offerto un pollo in omaggio per convincere le persone di età superiore a 45 anni a farsi vaccinare.

E quando si parla di cucina non potevano mancare iniziative made in Italy, per l’esattezza parliamo della Sicilia, dove per invogliare i non vaccinati si è pensato di pffrire una bottiglia di olio, almeno in un primo momento, visto che si tratta di un’idea messa in pratica una settimana fa ad Alcara Li Fusi in provincia di Messina.

Poi la Coldiretti ha deciso di offrire una confezione di passata di pomodoro “Siccano di Valledolmo” che è un pomodoro raccolto a mano e prodotto senz’acqua, secondo una pratica caratteristica del luogo. E restando in Italia ci spostiamo nel Lazio dove la Regione ha organizzato musica jazz e colazione con cappuccino e brioche per chi ha ricevuto il vaccino Johnson & Johnson.

In Cina invece si limitano ad offrire uova e gelati, infatti nella periferia di Pechino agli ultra sessantenni che completano il ciclo vaccinale vengono regalate due scatole di uova, invece nella zona commerciale nei pressi di piazza Tienanmen a chi si vaccina spetta un gelato in omaggio.

In Giappone il ministro che è stato incaricato della campagna vaccinale, Taro Kono, offre a chi si vaccina dei tipici ravioli a base di carne che si chiamano Gyoza.

Per chi si vaccina voucher per andare in palestra

In Italia con l’estensione dell’obbligo del Green pass prevista dal decreto Covid del 23 luglio andare in palestra sarà permesso solo ai vaccinati. Eppure a Borgosesia, in provincia di Vercelli, il sindaco e deputato leghista Paolo Tiramani ha proposto di incentivare i cittadini a ricevere il vaccino offrendo piscina e palestra gratis.

L’offerta vale solo per gli over 60, che dopo aver ricevuto la seconda dose potranno ritirare direttamente presso gli uffici del Comune di residenza l’abbonamento ad un centro sportivo convenzionato.

Invece di palestra e piscina al villaggio turistico La Cucaracha di Catania hanno pensato di offrire a chi si vaccina un ingresso in spiaggia gratuito. La somministrazione del farmaco avviene direttamente all’accesso dello stabilimento, e poi se tutto va bene non resta che accomodarsi sotto l’ombrellone. Questa iniziativa è stata messa in campo con la collaborazione della presidenza della Regione Sicilia e dell’assessorato alla Salute.

Premi, bonus e ferie convinceranno a fare il vaccino?

In Italia come in molti altri Paesi del mondo prevale una narrazione che tende a infondere una irrazionale paura del Covid. Si tenta di non mettere troppo in evidenza che tra i deceduti si registrano quasi esclusivamente persone anziane e con diverse patologie gravi, e si fa passare il messaggio (basti pensare alle parole di Mario Draghi nei giorni scorsi) che chi prende il Covid muore.

Al tempo stesso si cerca di ricordare continuamente che non ci sono abbastanza posti letto. Ogni giorno ci dicono quanti ricoveri in più ci sono stati, ma di quel che si sta facendo per aumentare il numero dei posti disponibili in terapia intensiva e nei reparti ordinari si parla decisamente troppo poco.

Quasi a voler passare il messaggio che se mancano i posti è colpa dei cittadini che non stanno attenti a non contagiarsi, ma mai del fatto che la sanità, oltre un anno e mezzo dopo l’arrivo del Covid-19, non è ancora in grado di offrire un servizio adeguato alle nuove esigenze.

Il risultato è che in molti hanno la sensazione di navigare in acque molto torbide, e l’idea di sottoporsi alla sperimentazione della terapia genica, comunemente definita vaccino, non appare poi così allettante. Con bonus e premi in palio sarà anche possibile spingere verso l’inoculazione qualche indeciso, ma cosa fare con tutti gli altri?

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