Il fenomeno immobiliare dello student housing (cioè quello dei cosiddetti studentati) ha catturato l’attenzione degli investitori, diventando un campo di interesse in rapida crescita. Questa categoria di investimenti si concentra sulla costruzione di residenze destinate agli studenti fuori sede, creando opportunità uniche e attrattive nel mercato immobiliare.
Quanto vale il mercato dello Student Housing
Nel corso del 2022, il mercato dello student housing ha attirato un notevole flusso di investimenti, raggiungendo la cifra di 200 milioni di euro in Italia e addirittura 12,4 miliardi di euro a livello europeo.
Un affare di rilievo ha coinvolto Greystar Real Estate e GIC, il fondo sovrano del governo di Singapore, che hanno investito 3,3 miliardi di sterline per acquisire Student Roost, una rete immobiliare con 26mila posti letto nel Regno Unito.
Nel 2023, nei primi 9 mesi, l’immobiliare ha visto ulteriori investimenti per 3,5 miliardi di euro, con una quota significativa destinata allo student housing. In Italia, numerosi progetti privati e pubblico-privati stanno emergendo, con Cdp Real Estate Asset, gestore del Fnas (Fondo Nazionale dell’Abitare Sociale), che prevede investimenti per 1 miliardo di euro e la creazione di 10mila nuovi posti letto.
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Qual è la situazione in Italia tra domanda e offerta
Operatori internazionali di spicco, come Hines, stanno investendo massicciamente nello student housing. A Milano, il progetto del Villaggio Olimpico per le Olimpiadi invernali 2026 prevede la trasformazione del complesso in uno dei più grandi studentati d’Italia, con circa 1.700 posti letto. A Bologna, il progetto Laude Living Bologna, gestito dal gruppo Beyoo, offre una soluzione innovativa con miniappartamenti dotati di bagno e cucina individuali.
La domanda per lo student housing in Italia supera notevolmente l’offerta. Se focalizziamo l’attenzione solo sull’Italia, i fuori sede universitari rappresentano in media il 40%, ma in alcune città come Milano arrivano al 47%, a Padova al 51%, e a Bologna addirittura al 65%. Tuttavia, le strutture attuali riescono a coprire appena l’8-10% della domanda, lasciando un ampio spazio per la crescita del settore.
Quali fattori hanno spinto il fenomeno dello student housing
Il successo dello student housing è attribuibile al significativo divario tra domanda e offerta. Con i fuori sede universitari che costituiscono una percentuale sostanziale degli studenti, la capacità delle strutture dedicate di soddisfare questa domanda è ancora limitata, aprendo ampie opportunità per ulteriori investimenti.
La domanda di posti fuori sede è stabile nel tempo, con un incremento legato alla mobilità studentesca a livello nazionale e internazionale. La flessibilità si manifesta attraverso rinnovi annuali delle locazioni, rendendo il settore meno suscettibile a contrazioni, tranne in situazioni eccezionali come una pandemia.
Le implicazioni economiche dello student housing
Gli studentati offrono rendimenti generalmente più alti rispetto ad altre forme di investimento immobiliare, con un tasso di occupazione che si avvicina al 100%. Questo rende gli studentati un investimento sicuro e attraente per le banche, che strutturano emissioni di debito garantite da questo tipo di immobili.
Nonostante i costi elevati per studiare fuori sede, lo studio universitario è ampiamente sostenuto a livello pubblico, con strumenti governativi e iniziative comunitarie che hanno un impatto positivo sul settore dello student housing.
Lo student housing si conferma promettente nel mercato immobiliare, rappresentando uno degli investimenti immobiliari più interessanti, con ampie prospettive di crescita e innovazione. La combinazione di elevata domanda, stabilità economica e supporto pubblico per l’istruzione superiore contribuisce al successo continuo di questo settore in evoluzione.
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