Le vendite di Tesla continuano a registrare un trend negativo in Europa, con luglio 2025 che segna il settimo mese consecutivo di calo in paesi chiave come Francia e Danimarca. Secondo i dati ufficiali di settore, le immatricolazioni dei veicoli elettrici dell’azienda guidata da Elon Musk sono scese rispettivamente del 27% in Francia (1.307 unità vendute) e addirittura del 52% in Danimarca (solo 336 immatricolazioni). Questi dati arrivano dopo un primo semestre in cui Tesla aveva già registrato un crollo superiore al 30% nelle vendite complessive in Europa.
Competizione asiatica e regolamenti UE ostacolano la crescita
La casa automobilistica americana sta affrontando una concorrenza sempre più serrata, soprattutto da parte dei costruttori cinesi che propongono auto elettriche a basso costo e dotate di tecnologie avanzate. Nonostante il lancio della nuova Model Y e i piani per la produzione di un modello più economico, la produzione di massa non partirà prima del prossimo trimestre, con un ritardo che rischia di far perdere ulteriori quote di mercato.
In aggiunta, Tesla è frenata anche da rigide normative europee sulla guida autonoma, che penalizzano fortemente la commercializzazione delle sue tecnologie più innovative. Elon Musk ha sottolineato come le funzioni di Autopilot con supervisione siano un elemento centrale per il successo della Model Y, ma in Europa non è ancora possibile offrire le stesse funzionalità disponibili negli Stati Uniti.
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Critiche politiche e fine degli incentivi USA: un mix esplosivo
Oltre alla concorrenza e agli ostacoli normativi, il marchio Tesla deve fare i conti anche con l’impatto mediatico delle esternazioni politiche di Elon Musk, che in alcuni mercati hanno avuto un effetto negativo sull’immagine del brand. A peggiorare la situazione, a partire dalla fine dell’anno potrebbero terminare anche i generosi incentivi fiscali statunitensi da 7.500 dollari per chi acquista veicoli elettrici, un ulteriore elemento di pressione sui bilanci aziendali. Musk ha ammesso che “ci aspettano alcuni trimestri difficili”, segnalando una fase di turbolenza che potrebbe proseguire nel breve periodo.
I numeri della Model Y e le prove di guida autonoma
La Model Y, che rappresenta uno dei pilastri della strategia Tesla in Europa, ha subito una flessione marcata: in Danimarca, le sue vendite sono scese del 49% solo nel mese di luglio. Un dato allarmante per un modello che dovrebbe trainare la crescita del brand nel Vecchio Continente.
Nel frattempo, Tesla ha avviato una sperimentazione di robotaxi ad Austin, Texas, utilizzando SUV Model Y equipaggiati con il software di guida autonoma Full Self-Driving. Tuttavia, il rollout in altre città statunitensi è stato sospeso a causa della mancanza di autorizzazioni, segno che anche nel mercato domestico non tutto procede senza intoppi.
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Scenario generale per il mercato auto: in chiaroscuro
Il contesto europeo non è favorevole nemmeno per i principali costruttori locali. Nel secondo trimestre del 2025, gruppi come Volkswagen, Mercedes-Benz, Stellantis, Renault e BMW hanno riportato risultati poco brillanti, a causa della pressione tariffaria sulle importazioni USA e di una domanda in rallentamento. A livello macro, a luglio le vendite di auto sono diminuite dell’8% in Francia, mentre in Danimarca hanno segnato un sorprendente +20%, suggerendo che il calo di Tesla non sia legato solo a fattori di mercato generale, ma anche a problemi interni all’azienda.
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