Conte accelera nel campo della lotta al contante, incontro con banche e poste per il piano cashless

Prosegue sulla strada della lotta all’evasione fiscale attraverso una riduzione dell’uso del denaro contante, il governo presieduto dal premier Giuseppe Conte. Così, alla vigilia della presentazione delle linee guida relative al piano di utilizzo del Recovery Fund, il presidente del Consiglio ha incontrato a Palazzo Chigi i principali prestatori di servizi di pagamento in Italia.

Fonti dell’esecutivo giallo-rosso hanno infatti confermato che il gioverno prosegue la sua lotta all’evasione fiscale compiendo questo nuovo passo avanti verso l’eliminazione del denaro cash. Si tratta, almeno per il momento, di interlocuzioni preliminari che servono per gettare le basi del Progetto Italia Cashless.

Soddisfazione e piena disponibilità ad impegnarsi per la buona riuscita del progetto è stata naturalmente espressa da parte di coloro che hanno preso parte all’incontro preliminare con il premier Conte a Palazzo Chigi.

Hanno preso parte all’incontro, tra gli altri, anche i rappresentanti di American Express payment services, Postepay, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bnl Axepta, Bancasella, Bancomatpay, Satispay Europe SA, Nexi, Paytipper, Iccrea.

Roberto Gualtieri: “in questi mesi boom di pagamenti digitali”

Nel corso della serata, a seguito dell’incontro a Palazzo Chigi coi rappresentanti dei maggiori prestatori di servizi di pagamento, è arrivato il commento del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che ha dichiarato: “sta per partire il piano cashless per la digitalizzazione dei pagamenti”.

Dalla serata organizzata per festeggiare la festa dell’Unità del Partito Democratico a Modena, il titolare del Tesoro ha anche aggiunto che “c’è un boom in questi mesi. Può essere una grande leva per combattere l’evasione fiscale. Questo governo quando ha fatto annunci li ha rispettati”.

E nell’elogiare il lavoro fatto dall’attuale esecutivo il ministro Gualtieri va anche oltre aggiungendo: “la nascita del nostro governo ha consentito di salvare l’Italia, è sotto gli occhi di tutti il rischio di trovarsi con una pandemia con forze che non credono alla scienza, contro l’Europa”.

Affermazione quantomeno bizzarra quest’ultima, visto che è stato proprio questo esecutivo ad ignorare le direttive del Cts, come emerso dai verbali desecretati, nei quali si indicava un lockdown limitato alla Lombardia e ad alcune province del Nord, mentre la strada presa dal governo Conte è stata in netta contrapposizione con il parere della scienza, preferendo il lockdown dell’intero Paese.

“L’Italia avrebbe rischiato di fasi molto male” ha detto ancora il ministro Gualtieri “è stato un cambiamento difficile per il nostro partito, ma abbiamo preso la decisione giusta. Questa pandemia ha mostrato in modo evidente la debolezza strutturale del populismo, per fortuna che c’è stato un governo che ha avuto la forza di prendere delle decisioni molto difficili da prendere”.

Il piano cashless priorità del governo Conte bis

Un concetto che il presidente del Consiglio aveva già trasmesso a giugno al termine degli Stati Generali, ribadito in altre occasioni, prima e dopo, quello della priorità per questo esecutivo di mettere in campo il cosiddetto piano cashless.

A partire dal 1° luglio 2020 poi, sempre nell’ambito della lotta all’evasione fiscale attraverso una disincentivazione all’uso del denaro contante è scattato il credito d’imposta del 30% delle commissioni addebitate ai commercianti e professionisti per le transazioni fatte con carte di credito, carte di debito o prepagate e altri metodi di pagamento tracciabili.

Poi è arrivato l’accordo con Bancomat, Mastercard e Visa di fine luglio, grazie al quale è stato stabilito che a partire dal 2021 la soglia per i pagamenti contactless senza uso del Pin in Italia sarà alzata dagli attuali 25 a 50 euro.

Slittano invece altre misure che sulla carta sono presenti da tempo, vale a dire la lotteria degli scontrini e i premi previsti come “bonus Befana” per i consumatori che pagano con carta. Stando a quanto riportato da IlFattoQuotidiano “i 3 miliardi stanziati con l’ultima manovra sono stati utilizzati come coperture per il decreto Rilancio”.

Intanto è previsto per questa settimana l’avvio dei colloqui per definire le linee guida per l’utilizzo del Recovery Fund, ed il premier Conte ha già fatto sapere che parte dei fondi sarà utilizzata per permettere la cosiddetta “transizione veloce” verso il piano cashless.

La data per la presentazione delle linee guida sull’uso dei fondi stanziati per l’Italia con il Recovery Fund è stata fissata al 9 settembre. In questa occasione il presidente del Consiglio, insieme al ministro per gli Affari Ue, Enzo Amendola, presenteranno il piano, dopodiché, dal 15 settembre, vedrà il via la ‘trattativa’ con Bruxelles.

Ed è proprio in vista di quella trattativa che il presidente Conte intende stabilire un cronoprogramma dettagliato che permetterebbe all’Italia di accorciare i tempi di attesa per ricevere l’anticipo delle risorse previste dal Recovery Fund appunto.

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