Si sente sempre più spesso parlare di previdenza integrativa. Se tanti italiani decidono di sottoscrivere una pensione complementare privata è perchè la fiducia nei confronti della pensioen pubblica è scena notevolmente rispetto agli anni scorsi. Non si tratta però solo di questo. La previdenza integrativa viene vista quasi come uno strumento di investimento a lungo termine per mettersi al riparo del fisco. A causa di scarsa conoscenza della previdenza integrativa si è spesso portati a pensare che sottoscrivere una pensione di scorta sia un lusso che non ci si può permettere visto che si è già costretti a pagare i contributi obbligatori dell’Inps. E’ questo una sorta di luogo comune che viene però smentito dai fatti. La previdenza integrativa, infatti, presenta tutta una serie di vantaggi che la rendono molto interessante. In altre parole sottoscrivere un contratto di previdenza integrativa, ossia costruirsi una pensione di scorta ovvero una seconda pensione, conviene. Scopo del presente post è quello di evidenziare quanti e quali sono i vantaggi della previdenza integrativa.
Previdenza integrativa vantaggi fiscali
Partiamo da un dato di fatto. Contrariamente a quello che si può pensare lo Stato è consapevole della funzione sociale della previdenza integrativa e per questo motivo tende da tempo ad incentivare la sottoscrizione di pensioni integrative. L’incetivo è in primo luogo di tipo fiscale e si concretizza attraverso l’applicazione di un regime fiscale agevolato. Tutto il compato della previdenza complementare è regolato, dal punto di vista tributario, dall’applicazione del sistema E-T-T. Questo sistema è molto vantaggioso e rende conveniente aprire una pensione integratica. Il sistema si basa su esenzione iniziale e, nella fase successiva, tassazioni agevolate sia sui rendimenti che al momento dell’erogazione della rendita. Se si volesse dare una risposta alla domanda perchè aprire una pensione integrativa attarverso la previdenza complementare, il sistema fiscale E-T-T sarebbe uno degli fattori da citare.
Previdenza integrativa tassazione
Quali sono le tasse che si applicano sulla previdenza integrativa ossia sulla pensione complementare? Come si è detto per parlare di previdenza integrativa tassazione è necessario fare riferimento al sistema E-T-T. Come si può facilmente compredere ognuna di queste lettere altro non è che un’iniziale. E sta per “esenzione in fase di contribuzione“, T per “tassazione agevolata in fase di accumulo” e l’altra T per “tassazione agevolata in fase di erogazione“.
Previdenza integrativa esenzione in fase di contribuzione
Tra i vantaggi fiscali della previdenza integrativa c’è la possibilitò di dedurre i contributi versati al fondo pensione dal reddito imponibile dichiarato ai fini IRPEF fino ad un massimo di 5.164,57 euro all’anno. In pratica questa esenzione consente di pagare meno. Questo avviene perchè i contributi versati abbassano il reddito imponibile sul quale vengono applicate le aliquote IRPEF. Volendo fare un esempio è come se se una parte della pensione venisse pagata direttamente dallo Stato. La previdenza integrativa è deducibile in fase di contribuzione è questo è un vantaggio importante.
Previdenza integrativa tassazione agevolata in fase di accumulo
Il meccanismo di funzionamento della previdenza integrativa, e più in generale di tutto il risparmio gestito, è il seguente: le somme che si versando al fondo sono investite sui mercati dai gestori in modo tale da generare rendimenti che poi vanno ad aggiungersi alla rendita del sottoscrittore. Come noto il rispamio gestito viene tassato ma i fondi pensione godono di una tassazione agevolata e più bassa rispetto a tutti gli altri strumenti di risparmio gestito. Nello specifico ai rendimenti del fondo pensione è prevista l’applicazione di una aliquota agevolata del 20 per cento. La tassazione agevolata della previdenza integrativa è un altro vantaggio della sottoscrizione di fondi pensione.
Previdenza integrativa tassazione agevolata in fase di erogazione
Altro vantaggio fiscale della previdenza integrativa è la possibilità di beneficare di una tassazione più leggera anche nella fase finale. Da legge la tassazione della pensione integrativa prevede l’applicazione di un’aliquota agevolata che è compresa tra il 15 per cento e il 9 per cento. L’aliquota non è ovviamente casuale ma è legata a quelli che sono gli anni di partecipazione al fondo pensione. Ad esempio dopo 15 anni di partecipazione la tassazione si abbassa di 0,30 per cento ogni anno fino ad arrivare al livello minimo. Ovviamente se i rendimenti sono già stati tassati in fase di accumulo allora la pensione integrativa non viene tassata nuovamente ma resta esente. In pratica non c’è alcuna doppia tassazione nella previdenza integrativa e questo è un ulteriore punto di forza.
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