Lombard Odier Investment Managers ha ampliato la propria gamma di alternative di investimento, lanciando il fondo azionario globale onshore focalizzato sulla sostenibilità e market neutral interno alla strategia TerreNeuve. Uno strumento di investimento che permetterà agli investitori onshore di accedere a una strategia azionaria market neutral, a lungo e a breve termine, con specifica attenzione all’investimento sostenibile.
Il fondo LO Funds – TerreNeuve è gestito da Arnaud Langlois e, coerentemente con la strategia di TerreNeuve, si fonda su approccio bottom up, settoriale e specialistico, con un’attenzione particolare ai settori che includono il consumo globale, l’agricoltura, la chimica, le tecnologie ambientali e mediche.
L’obiettivo del team di investimento sarà quello di identificare e di misurare driver a lungo termine per la valutazione aziendale, includendo fattori ambientali, sociali e/o di governance meno tangibili. Per conseguire tale target, il team utilizza vari strumenti, tra cui un sistema proprietario di valutazione della sostenibilità, che agisce come un ampio processo di due diligence aziendale, fornendo un aiuto per analizzare nei loro settori i temi ESG più rilevanti.
I rendimenti attesi si aggirano a una sola cifra, con volatilità del 6-7% circa.
Stando a quanto afferma Jean-Pascal Porcherot, CEO di Lombard Odier IM’s 1798 Alternatives, “dopo il successo del lancio del veicolo offshore 1798 TerreNeuve Fund, siamo entusiasti di estenderlo anche ai nostri clienti onshore. La strategia di Lombard Odier IM riflette la visione comune di integrare la sostenibilità all’interno del processo di investimento, cosa che può risultare una forte fonte di alfa per le strategie azionarie lunghe / corte e un fattore chiave di rendimento”.
Arnaud Langlois, Portfolio Manager di TerreNeuve, dichiara invece in una nota che “in un mondo in cui la crescita è scarsa e spesso sovrastimata, riteniamo che le aziende con una crescita reale saranno sempre più premiate dal mercato, e le aziende posizionate strategicamente per affrontare le principali opportunità o sfide ambientali e sociali dovrebbero essere tra i maggiori beneficiari”.
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