Una delle domande più comuni che vengono poste dagli investitori che si stanno avvicinando al mondo del risparmio gestito, e in particolar modo a quello dei fondi comuni di investimento, è quale possa essere il rendimento di questo strumento finanziario. È possibile predeterminarlo? Che cosa dobbiamo attenderci dal fondo sul quale abbiamo riposto le nostre speranze (e i nostri soldi)?
In realtà, quando parliamo di un fondo comune di investimento (ma la stessa cosa vale anche per altri strumenti come gli ETF), non parliamo di un titolo a reddito fisso, come i Bot o le obbligazioni che pagano un flusso cedolare predeterminato. Con i fondi, l’investitore non può sapere esattamente, all’inizio, quale sarà il guadagno a una certa data. In altri termini, il rendimento di un fondo comune di investimento non si può conoscere in anticipo.
La motivazione di tale caratteristica è ben nota. Il fondo investe in strumenti finanziari che, a loro volta, hanno un andamento dipendente dalle evoluzioni del mercato e da quello dei singoli titoli, nei quali è stato investito il capitale dei risparmiatori. Naturalmente, ci sono anche altri elementi che impatteranno in misura più o meno favorevole sul rendimento del fondo: su tutti, l’abilità del gestore di governare al meglio il proprio prodotto, conducendolo a replicare o battere le performance del benchmark cui fa riferimento.
È dunque piuttosto complicato cercare di preventivare quale possa essere il rendimento atteso di un fondo. Per quanto attiene ad esempio i fondi azionari, il rendimento dipenderà dalle evoluzioni dei listini di Borsa e dal momento dell’ingresso nel fondo: se l’investitore entra nel fondo quando i prezzi sono ai massimi, bisognerà attendere probabilmente un po’ più di tempo per ottenere un profitto, rispetto all’investitore che è invece entrato nella parte bassa della curva.
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