La chiusura di settimana ha portato in dote il giudizio dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sulla maxi operazione Ubi Banca – Intesa Sanpaolo. Un’operazione che permetterà a ISP di controllare Ubi Banca mediante un’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria che consentirà a Intesa Sanpaolo di rafforzare la propria posizione dominante in alcuni mercati chiave, come quelli della raccolta bancaria e degli impieghi a famiglie e imprese.
L’authority ha anche ritenuto che l’operazione possa costituire e/o rafforzare la posizione dominante di Intesa Sanpaolo nel settore dei risparmi amministrato, dei fondi comuni di investimento, e della gestione su base individuale dei patrimonio mobiliari e di fondi, nonché dei mercati degli impieghi alle imprese di medie e grandi dimensioni.
Pertanto nell’autorizzare questa operazione, l’authority ha imposto a Intesa Sanpaolo alcune misure di carattere strutturali, per poter risolvere le preoccupazioni emerse durante l’istruttoria su possibili effetti anticoncorrenziali da essa derivanti. In particolare, Intesa Sanpaolo dovrà cedere oltre 500 sportelli bancari, con un numero ben superiore a quanto offerto in origine.
L’authority ha anche precisato che le cessioni dovranno essere realizzate in quelle aree geografiche in cui vi è maggiore criticità concorrenziale, e saranno rivolte a uno o più operatori indipendenti.
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