Il c.d. compounding effect è un effetto che si riflette sui certificati a leva nel caso in cui questi siano detenuti in portafoglio per almeno due giorni di mercato. Di fatti, proprio a causa dell’effetto dell’interesse composto, ogni giorno la leva finanziaria dello strumento viene ricalcolata sul prezzo di chiusura dell’asset sottostante a cui si riferisce, in riferimento al giorno lavorativo precedente.
La conseguenza è presto intuibile: il compounding effect può determinare una differenza anche significativa tra la prestazione dell’asset finanziario sottostante e quella del certificato. Un gap che può lasciare l’investitore poco consapevole di quel che è successo, e che merita dunque un pur breve approfondimento.
Come funziona
Come abbiamo già riepilogato, il compounding effect prevede che ogni giorno si proceda al ricalcolo della leva incorporata nella struttura del certificato, nel caso in cui il prodotto venga detenuto in portafoglio per almeno due giorni. Ne deriva che la prestazione degli strumenti a leva fissa che sono detenuti per questo frangente, può differire dalla prestazione del sottostante x leva finanziaria, a volte a vantaggio dell’investitore, a volte a suo svantaggio.
Per poter comprendere quali siano i riflessi di tale effetto, può esser utile compararlo a quello dell’interesse semplice. Il principio alla base del compounding effect è infatti quello secondo cui i profitti o le perdite che sono generati in un certo periodo si sommano alla base su cui sono calcolati i rendimenti del periodo successivo.
Nel caso di effetto di interesse semplice, invece, l’interesse sarà lo stesso per tutto il periodo, perché il capitale investito sarà sempre usato come base su cui calcolare i rendimenti. In altre parole, gli interessi maturati NON sono sommati all’importo di base per il calcolo del rendimento del periodo successivo, come invece avviene con l’interesse composto.
Gli effetti sui certificati
Chiarito quanto sopra, si può cercare di comprendere quali siano i riflessi sulla vita dell’investitore. In particolare, nelle fasi di forte trend, con il sottostante che si muove nella stessa direzione prevista, il compounding effect avrà un effetto in favore dell’investitore. Di contro, nelle fasi laterali di mercato, con movimenti contenuti al rialzo e al ribasso, l’effetto penalizza chi detiene il prodotto per un prolungato periodo di tempo.
È proprio per questo motivo che, al fine di contenere le ricadute negative dell’effetto compounding sul proprio investimento, può essere utile rivedere all’inizio di ogni seduta la propria posizione, aumentandola o diminuendola proprio per poterla riportare in linea con la strategia di trading.
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