Bitcoin, crollo e sell off dovuti a tre motivi: precedenti storici negano ipotesi bolla BTC

Il forte ribasso del prezzo del Bitcoin non è un evento eccezionale e irripetibile. A provare a gettare acqua sul fuoco è oggi Giacomo Zucco, amministratore delegato di Blockchainlab e profondo conoscitore di tutte le dinamiche che sono alla base dell’andamento della quotazione BTC. Smentendo categoricamente le tante voci pessimistiche di questi giorni che fanno apertamente riferimento a una bolla Bitcoin pronta a saltare in aria, Zucco ha provato a riportare il dibattito sui binari della realtà affermando, innanzittutto che il crollo del Bitcoin oggi ha numerosi precedenti nel passato (breve) della criptovaluta. Non c’è quindi alcun evento eccezionale in ciò che avviene sul mercato della criptovalute. La teoria di Zucco è un toccasana per quei traders che ritengono che, dopo il grande crollo, il prezzo del Bitcoin sia destinato a risalire. Sotto questo punto di vista comprare il Bitcoin oggi a 9000 dollari (tale è il livello della quotazione mentre scriviamo secondo il sito CoinMarketCap) rappresenta anzi un affare in vista di un possibile apprezzamento. 

Ma perchè il crollo della quotazione BTC non desta particolare preoccupazione? Secondo Zucco per inquadrare nella sua giusta prospettiva il calo del prezzo del Bitcoin, è necessario prendere in considerazione quelli che sono i motivi alla base della flessione di oggi. Tra le ragioni del sell off sul BTC non ci sono infatti solo le notizie in arrivo dalla Cina e della Corea del Sud. La possibile introduzione di un divieto sul trading centralizzato è infatti solo uno dei motivi alla base del crollo delle criptovalute. Le ragioni del calo del BTC sono infatti anzitutto di ordine analitico. Per quanto possano pensare coloro i quali si sono da poco avvicinati alle criptovalute, nella storia del Bitcoin sono presenti altri momenti difficili come quello di oggi. La quotazione BTC è infatti precipitata anche altre volte e, oggi come ieri, il passaggio da forti rialzi a massicci ribassi è da imputare alla natura speculativa di tutte le crypto. Dal punto di vista dell’analisi tecnica si arriva prima a un massimo storico, obiettivo che viene raggiunto tra ali di entusiasmo, ma, poichè la domanda reale non cresce più quanto le attese, allora ecco che arriva una correzione molto massiccia ma che comunque non comporta la caduta della quotazione BTC al di sotto del massimo precedente. Successivamente, dopo una leggera risalita, si forma una “bull trap” e il prezzo del Bitcoin torna a calare.  

L’analisi tecnica, quindi, sembra suggerire l’assenza di eccezionalità in quello che sta avvenendo al Bitcoin oggi. Ma oltre alle tendenze storiche c’è anche dell’altro a spiegare il crollo della quotazione BTC. Sempre secondo Zucco, c’è anche un fenomeno di tipo psicologico che sta portando molti investitori alle prime armi e digiuni di conoscenze su meccanismi e tecnologie alla base delle criptovalute, a puntare sulle altcoin meno note in assoluto. Ritenendo di essere arrivati troppo tardi per poter guadagnare con il Bitcoin, questi investitori principianti si stanno buttando a capofitto sulle criptovalute più nuove in assoluto. E’ passato il messaggio che quanto più nuova e inedita è la criptovaluta, tanto più alte sono le possibilità di guadagnare. Ovviamente questo concetto, se può essere considerato vero in alcuni casi, non può comunque diventare una regola. Addirittura, afferma Zucco, in nome di questo principio è iniziata una cosa alle criptovalute più sconosciute e improponibili che però vengono presentate come il nuovo Bitcoin. Questo meccanismo psicologico è ovviamente facilitatato dalla velocità con cui sulla rete circolano informazioni anche sbagliate a proposito di questo o quello nuovo Bitcoin. 

Logicamente questa situazione non è destinata a durare a lungo e, una volta attenuata, la quotazione del Bitcoin potrebbe riprendere vigore. 

In conclusione, quindi, come messo in evidenza da Zucco, sia l’analisi tecnica sulla quotazione BTC e sullo storico che la messa a fuoco dei motivi psicologici alla base del sell-off sul Bitcoin, sembrano dare fiducia a chi sta già scommettendo sul prossimo aumento del prezzo del BTC. 

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