Ennesimo panic-selling sulle criptovalute con la quotazione di Bitcoin, Ripple e Ethereum ancora una volta in caduta libera. L’Ottava si è aperta per le valute virtuali con una ennesima correzione al ribasso che ha avuto come affetto principale quello di assotigliare ancora di più i livelli di capitalizzazione complessiva delle criptovalute. A quasi un anno di distanza da quella che fu ribattezzata come criptomania, Bitcoin, Ripple e Ethereum non riescono ad uscire dalla fase negativa che da tempo attraversano. Tutte le monete virtuali inserite su CoinMarketCap registrano ribassi più o meno forti. Ancora una volta il crollo del Bitcoin oggi causa il ribasso di Ripple e di Ethereum e, a cascata, di tutte le altre valute virtuali. Gli analisti ritengono che fino a quando il sell-off sul Bitcoin non si arresterà, tutte le principali valute virtuali saranno di riflesso condizionate da questo sentiment negativo.
Il fatto che il clima generale sul settore sia tendenzialmente negativo è dimostrato da quella che è stata la genesi del nuovo crollo del comparto. Lo scorso sabato, Bitcoin, Ripple e Ethereum hanno provato a recuperare ma il rilancio dei prezzi è durato poco tempo. La nuova ondata di vendite che pè seguita ha quindi riportato il prezzo del BTC sotto quota 4000 dollari. Mentre è in corso la scrittura del post, il prezzo del Bitcoin galleggia poco sopra quota 4000 dollari mentre la quotazione XRP segna un calo dell’1,82 per cento a quota 0,36 dollari e il cambio ETHUSD è in calo del 3,14 per cento a quota 113. Tra tutte le criptovalute inserite su CoinMarketCap, ad essere maggiormente esposta al sell-off è Bitcoin Cash con un ribasso di quasi il 6 per cento. Ad ogni modo anche le quotazioni di Litecoin, Stellar, Cardano, Monero, Iota, Dash, Nem, Neo sono in forte ribasso. Non si salva quindi nessuna meneta virtuale dal nuovo crollo del settore.
A risentire dell’ondata di panico generalizzato è ovviamente il livello di capitalizzazione del settore. A seguito dei numerosi crolli che hanno subito BTC e XRP, le due valute virtuali che oggi vantanno il maggior peso sulla capitalizzazione complessiva del settore, la robustezza del comparto si è ulteriormente abbassata. La capitalizzazione del comparto criptovalute è infatti precipitata ad appena 130 miliardi di dollari. Si tratta di un livello che non può essere neppure lontanamente paragonato con quello di un anno fa. E’ vero che comprare Bitcoin e Ripple ai prezzi attuali conviene (come pure conviene anche pensare a posizioni rialziste su BTP e XRP attraverso il trading di CFD) ma le previsioni stellari sull’andamento delle due valute virtuali più importanti sembrano oramai completamente fuori portata. Poi vale comunque sempre il discorso che con le criptovalute mai dire mai.
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