Anche punto è l’Europa con il suo progetto di Euro Digitale? Della questione ci siamo occupati tempo fa mettendo in evidenza quali che erano i capisaldi di un progetto che si sviluppa in concorrenza a quello del Dollaro Digitale e a quello, più avanzato, dello Yuan Digitale cinese. 

Che le tempistiche per il lancio dell’Euro Digitale fossero lunghe è sempre stato scontato ma, stando alle ultime notizie, l’Europa sembrerebbe aver dato un’accelerata del tutto inatessa rispetto ad alcuni mesi fa. Fino a poco fa, infatti, si riteneva che l’orizzonte temporale per assistere al lancio della Cbdc (Valuta Digitale della Banca Centrale) fosse di circa 5 anni, tempistica del tutto inadeguata considerando le dinamiche delle criptovalute. Con l’inizio del nuovo anno, però, il tempo di attesa per assistere al debutto dell’Euro Digitale sembrerebbe essersi ridotto. 

Stando alle ultime notizie, infatti, la fase preliminare potrebbe riservare delle sorprese già alla fine dell’anno in corso. Un via libera da parte della BCE, infatti, potrebbe esserci già entro al fine del 2021. Questa è una novità positiva rispetto alle indicazioni circolate alla fine del 2020 quando lo stesso membro della BCE Fabio Penetta aveva teorizzato un’attesa di circa 5 anni. 

Euro Digitale come funziona: allo studio limiti di deposito 

Nonostante manchi molto tempo per la fine dell’anno, ci sono alcune indicazioni su come sarà l’Euro Digitale del futuro. Questa è una novità di buon auspicio rispetto a un paio di mesi fa quando di questo nuovo strumento si parlava solo per ipotesi.

Vediamo allora quali sono questi nuovi dettagli rimandando alla lettura della guida su cosa è l’Euro Digitale per conoscere quali sono le basi teoriche del progetto. 

Fabio Panetta nell’intervista a Der Spiegel ha affermato che l’obiettivo di un eventuale Euro Digitale è quello di offrire un’alternativa agli altri strumenti di pagamento digitali. La nuova valuta digitale dovrà essere carattetizzata da semplicità e dovrà essere universalmente accettata oltre che sicura e affidabile.

A chi pensava che l’Euro Digitale è destinato a sostituire il contante, il membro della BCE risponde che anche con l’Euro Digitale il denaro contante non sparirebbe. Da ciò ne consegue che il nuovo strumento si affincherebbe soltanto a quelli tradizionali configurandosi come alternativa non obbligatoria.

Concretamente ogni cittafino europeo potrebbe avere un conto in euro digitali direttamente presso la BCE. L’ammontare massimo del conto non è infinito ma al contratio molto limitato. L’ipotesi è di fissare un tetto a 3 mila euro, livello che rappresenta già “una soglia superiore alle esigenze di cash della maggior parte delle persone“.

Somme superiori a questa soglia potrebbero essere soggette a tassi di interesse passivi. Questo maccanismo si rivelerebbe necessario per rendere tali somme “poco attraenti rispetto alle offerte delle banche commerciali“. Obiettivo della BCE, infatti, non è quello di entrare in concorrenza con le banche commerciali offrendo servizi finanziari ma solo di mettere a disposizione denaro sicuro. Fornire servizi finanziari, quindi, era e resta una prerogativa delle banche commericiali tradizionali.

Secondo Luca Fantacci, condirettore presso l’Unità di ricerca di innovazione monetaria dell’Università Bocconi, l’Euro Digitale sarebbe l’equivalente elettronico dell’Euro fisico in contanti ossia si configurerebbe come moneta virtuale parallela alle banconote e accessibile a imprese e cittadini. Al tempo stesso però, l’Euro Digitale è decisamnente diverso dalle monete digitali che conosciamo oggi.

Infatti se per utilizzare una carta di debito o un’app di pagamento è necessario avere un conto corrente, con l’Euro Digitale il conto di appoggio non serve poichè la Nuova Valuta Digitale della BCE avrà esattamente le stesse caratteristiche del contante. Tutti potranno usarlo a partire da un’applicazione scaricabile sul telefono oppure mediante un “portafoglio elettronico della propria carta dei servizi“. 

Euro digitale: vantaggi e rischi

Analisi dei rischi e dei vantaggi dell’Euro Digitale animano il dibattito tra gli analisti. Tra i vantaggi ci potrebbe essere il rafforzamento degli strumenti di distribuzione di denaro attuati dalle banche dell’area Euro. Con l’avvento dell’Euro Digitale, infatti, la necessità di utilizzare le banche come intermediari e tra l’EuroTower e le imprese (famiglie) europee in caso di erogazione di fondi su decisione della Commissione UE, potrebbe essere superata. 

Parallelamente anche l’erogazione dei bonus governativi potrebbe migliorare tantissimi visto che i pagamenti sarebbero programamti con molta più faciclità. Sarebbe quindi la stessa BCE, attraverso l’Euro Digitale, a mettere denaro nella tasche degli europei. 

Il problema è capire se i vantaggi derivati dal lancio dell’Euro digitale saranno o meno maggiori rispetto ai rischi. Tra questi ultimi va annoverata la necessità di introdurre dei paletti per impedire che ci possano essere abusi e conseguenti danni all’economia. Ciò che la BCE vuole a tutti i costi è evitare che sia una digitalizzazione della moneta fisica e una conseguente riduzione dei depositi della Banca Centrale Europea. Parallelamente sarà necessario anche proteggere le varie forme di pagamento che già esistono. L’imposizione di limiti di spesa e deposito per l’Euro digitale potrebbe essere la strada per gestire il livello di rischio. In pratica si tratterebbe di replicare quanto già avviene per le altre forme di pagamento. 

Euro Digitale: opinioni critiche 

Nonostante la stragrande maggioranza degli analisti guardi con favore all’Euro Digitale, le opinioni più critiche non mancano.

Secondo Christian Miccoli, ceo di Conio (app italiana per vendere e comprare Bitcoin), se l’Euro Digitale dovesse alla fine essere una copia dello yuan digitale, allora il governo potrebbe controllare i movimenti finanziari “con la possibilità di bloccare i fondi individuali a propria discrezione e programmare smart contract per obbligare o vietare determinate categorie di spesa”.

Altra opinione negativa è quella di Yves Mersch, governatore della Banca del Lussemburgo secondo il quale qualciasi valuta digitale basata su token potrebbe non garantire il completo anonimato. Se questo fosse vero ci sarebbero “problemi sociali, politici e legali”.

E per finire tra le opinioni negative sul progetto c’è anche quella della stessa Banca centrale europea secondo la quale l’introduzione di un Euro Digitale potrebbe avere dei risvolti seri su tutto il sistema finanziario e proprio per questo è necessario agire con cautela. 

Come investire cavalcando le novità sull’Euro Digitale 

Investire sull’Euro Digitale non è ovviamente possibile ma quello che invece si può fare è approfittare delle possibili novità per fare trading sulle criptovalute. Già in passato infatti è avvenuto che a novità sull’Euro Digitale corrispondesse una forte visibilità per i principali asset digitali. Comprare Bitcoin può essere la strada ideale per sfruttare le news sull’Euro Digitale. E se doversi trovare a gestire un wallet di crypto-asset non fosse quello che si desidera? In questo caso una valida alternativa può essere il CFD Trading. 

I Contratti per Differenza sono uno strumento derivato che ti consente di speculare sui prezzi delle criptovalute. Sotto questo punto di vista, i CFD sono l’ideale per sfruttare situazioni di visibilità per il settore crypto come quelle sono capaci di creare le novità sull’Euro Digitale. 

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Possibile sperimentazione dell’Euro Digitale nelle città europee?

Nei precedenti paragrafi abbiamo parlato di come potrebbe essere l’Euro Digitale quando verrà lanciato ovvero tra 5 anni. Ma fino ad allora cosa accadrà? Panetta ha sottolineato che l’obiettivo dellla BCE è quello di procedere con la massima attenzione su un tema importante ma delicatissimo. Questo perchè per offrire un prodotto che sia di qualità serve tempo. 

Ad ogmi modo ha poi aggiunto il banchiere, la BCE potrebbe lanciare una  una sperimentazione simile a quella effettuata dalla Banca centrale cinese. Sperimentare l’Euro digitale in alcune città medie potrebbe essere un’idea.

Questa però è solo un’ipotesi. Di certo c’è solo che i risultati dell’analisi esplorativa saranno presentatti al Consiglio direttivo della Bce dopo l’estate. Sarà compito del consiglio stabilire se l’iniziativa potrà o no proseguire. In caso di via libera il lavoro di sperimentazione potrà iniziare con l’individuazione dell’ambito operativo e della soluzione tecnica da adottare per l’Euro Digitale. I tempi non sono lunghi e infatti per questa fase ci voranno almeno 18 mesi. 

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