Investire al ribasso sul Bitcoin? 50mila dollari è resistenza dura da superare

Prepararsi ad investire al ribasso sul prezzo del Bitcoin può essere una strategia da tenere in debita considerazione alla luce di alcuni fatti accaduti nelle ultime ore che potrebbero impattare negativamente sul valore della valuta digitale. 

Prima di analizzare quali sono questi due motivi, può essere utile dare uno sguardo all’andamento in tempo reale del valore del BTC. Per ora segnali di una vera e propria inversione non ve ne sono visto che la quotazione Bitcoin resta sopra i 47 mila dollari. Tuttavia rispetto alla precedente seduta, il prezzo del Bitcoin evidenzia un leggero calo del 3 per cento.

Può essere questo il primo segnale di un cambio di rotta dei valori oppure la flessione è solo frutto di un movimento fisiologico? Per provare a dare una risposta a questo dilemma è necessario fare riferimento agli eventi cui accennavamo all’inizio. 

Prima di scendere nel dettaglio, è bene però chiarire un concetto. Il fatto che il prezzo del Bitcoin possa registrare un ribasso non significa che non è più possibile investire in criptovalute. Ci sono degli strumenti di investimento, infatti, che permettono di guadagnare anche quando il prezzo di un asset è in calo. E’ vero che comprare Bitcoin è il modo più immediato per trarre profitto ma si trasforma in un suicidio se il valore del BTC successivo all’acquisto dovesse segnare un calo. In situazioni simili è necessario investire al ribasso sul prezzo del Bitcoin e per farlo risulta essere molto comodo operare attraverso i CFD. Se imparare a guadagnare quando il prezzo del BTC scende, puoi fare pratica con la demo gratuita che broker autorizzati come eToro (leggi qui la recensione completa) ti mettono a disposizione. 

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Adesso che abbiamo chiarito che si può guadagnare anche quando il prezzo del Bitcoin è in calo, vediamo quali sono questi fatti che inducono a pensare che la quotazione BTC possa scendere. 

PayPal non includerà Bitcoin nel suo bilancio

La scorsa settimana si era chiusa con una serie di notizie incoraggianti circa l’interesse di gruppi come Apple, Twitter e Uber ad aprire al Bitcoin. La doccia fredda è poi arrivata nel fine settimana. PayPal ha infatti reso noto che non è sua intenzione includere il Bitcoin nel suo bilancio

Nel corso di una trasmissione tv, il rappresentante della società società ha specificato che non sarà investito denaro aziendale per comprare Bitcoin. Allo stesso tempo, però, PayPal si è anche lasciata una porta aperta chiarendo che è sua intenzione comunque “capitalizzare questa opportunità di crescita che abbiamo davanti“. La società ha quindi confermato la sua convinzione che la transizione verso forme digitali di valuta sia inevitabile ma ha anche annunciato un approccio più prudente. Per la cronaca era appena il mese di dicembre quando il CEO di PayPal Dan Schulman aveva definito i portafogli digitali un “complemento naturale alle valute digitali” aggiungendo che la sua società serve 360 milioni di portafogli digitali.

Inutile dire che la notizia del dietrofront di PayPal è negativa per il Bitcoin. E’ possibile che questa novità spinga al ribasso il valore del BTC ma operando con lo short trading è comunque possibile guadagnare in caso di calo. Per imparare a farlo puoi fare pratica con la demo gratuita ma anche copiare dai trader più bravi grazie al Copy Trading eToro. Scopri come fare usando la demo di simulazione. 

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Bitcoin fallisce attacco ai 50 mila dollari

Il secondo motivo per cui non è da escludere che il prezzo del Bitcoin possa iniziare un calo è prettamente tecnico. Nelle ultime ore, infatti, il valore della criptovaluta ha raggiunto un picco massimo a 49200 dollari per poi attestarsi sui livelli attuali. 

Tecnicamente si dice che il prezzo del Bitcoin è stato respinto dai 50 mila dollari. Ciò significa che questa quota si sta configurando come una resistenza che per essere superata richiederebbe altri catalizzatori rialzisti. Il motivo è semplice: in caso di sfondamento dei 50 mila dollari si potrebbe aprire la strada per una salita fino a 100 mila dollari. In effetti è proprio questo il target fissato dalle previsioni Bitcoin 2021

E nel caso in cui l’assalto ai 50 mila dollari dovesse fallire? In assenza di scatto, potrebbero essere i venditori a prendere il comando e in questo caso ci sarebbe un’inversione del trend ossia ribasso del Bitcoin. 

A questo punto si aprirebbero altre questioni vitali: 

  • quanto forte potrebbe essere questa correzione?
  • quando la correzione potrebbe trasformarsi in una inversione ribassista? 

Dalle risposte a questi interrogativi dipenderebbe la strategia operativa da seguire in caso di ritracciamento del Bitcoin. Scenari incerti da affrontare facendo prima pratica con la demo eToro (qui il sito ufficiale) per evitare di mettere a rischio soldi reali. 

Per capire come comportarsi può essere utile ricordare che all’epoca della precedente correzione di Bitcoin i prezzi scesero dal massimo dell’8 gennaio a quota 41.600 dollari al minimo del 22 gennaio a quota 29.000 dollari, con una flessione del 30 per cento circa. 

Nella situazione attuale, un calo 30 per cento porterebbe il prezzo del Bitcoin a 35.000 dollari. Ovviamente non ci sono segnali che si possa verificare una situazione simile anche perchè prima di arrivare a questo livello dovrebbero saltare molti livelli che, dal punto di vista tecnico, fungono da supporto (come quota 45 mila e poi quota 40 mila)

Insomma la posta in gioco sale ed è quindi inevitabile che ci possa essere delle inversioni. Come abbiamo però spiegato in precedenza anche queste situazioni possono essere usate per investire sul Bitcoin (qui il sito ufficiale eToro) attivando posizioni short. 

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