Bitcoin e Ethereum crollano per colpa di Biden: comprare a questi prezzi conviene?

Quando il prezzo del Bitcoin e di Ethereum crolla, allora è il momento giusto per comprare le due criptovalute approfittando dei valori a sconto. Questo principio operativo potrebbe trovare una sua concretizzazione nella giornata di oggi. Mentre è in corso la scrittura del post, infatti, tutte il settore criptovalute è sulla graticola.

A soffrire, in modo particolare, sono ovviamente gli asset digitali a più alta market cap e quindi Bitcoin e Ethereum.

In particolare il prezzo del Bitcoin (grafico in alto) è precipitato sotto quota 60mila dollari con un ribasso dell’8 per cento rispetto a ieri mentre Ethereum evidenzia una performance ancora peggiore con un crollo del 10 per cento in area 4275 dollari.

Come abbiamo già anticipato in precedenza, comunque, sono tutte le criptovalute che se la passano male. Cardano, Solana e tutte le altre a più alta capitalizzazione sono in fase di ritracciamento. Praticamente, per chi volesse, ci sono le condizioni ideali per comprare a sconto. Fondamentale, per seguire questa strategia, è la scelta del broker per operare.

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Crollo Bitcoin e Ethereum: cosa sta succedendo 

Il discorso che abbiamo fatto in precedenza sulla convenienza a comprare Bitcoin e Ethereum nel momento in cui i prezzi sono bassi (obiettivo è ovviamente quello di guadagnare con i possibili rialzi successivi) vale solo in teoria. Nella pratica è necessario capire se ci sono o meno le condizioni per una evoluzione di questo tipo. 

Ora è vero che le criptovalute sono imprevedibili ma l‘esame dei motivi alla base del crollo può essere molto di aiuto per tracciare prospettive. 

Bitcoin, Ethereum e tutti gli asset digitali a più alta market cap oggi crollano per effetto della delusione generata dal nuovo piano infrastrutture da 1,2 trilioni di dollari varato dall’amministrazione Biden. 

E la domanda a questo punto diventa la seguente: cosa centra il nuovo piano infrastrutture per il rilancio dell’economia Usa con le criptovalute? Purtroppo centra eccome. Nel piano, infatti, è previsto un nuovo sistema di tassazione basato sull’estensione della definizione di broker ai fini dell’Internal Revenue Service. In pratica la preoccupazione dei crypto-investitori è che il termine broker possa includere anche chi fa mining ed altri operatori. Una interpretazione simile significherebbe, in poche parole, tasse alla fonte sulla creazione di criptovaluta. 

Nella nuova normativa viene richiesto a tutti i broker di procedere con la segnalazione delle transazioni oltre i 1.000 dollari ai sensi del codice fiscale attuale. I broker, in bvase alla nuova legge, hanno inoltre l’obbligo di raccogliere le informazioni personali del mittente, di procedere con la registrazione del numero di previdenza sociale e di segnalare la natura della transazione entro e non oltre i 15 giorni dalla stessa.

Praticamente, stando almeno a quelle che sono anticipazioni riportate da CoinDesk, una bella stretta fiscale sarebbe il dono del piano infrastutture di Biden per i crypto-investitori. 

Oltre al piano Biden, altro fattore che sta determinando oggi il crollo di Bitcoin e Ethereum, è la presa di posizione della National Development and Reform Commission cinese. L’autorità ha detto chiaro e tondo che adotterà prezzi dell’energia punitivi sull’attività di estrazione. 

Meng Wei, portavoce della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, ha affermato che la regolamentazione dell’attività di mining ha un ruolo rilevante nell’ambito dell’ottimizzazione della struttura industriale, del risparmio energetico e della riduzione delle emissioni che la Cina sta provando a portare avanti. 

In pratica, al di là delle dichiarazioni formali, a Pechino si sta prospettando una nuova stretta sulle criptovalute. 

Crollo Bitcoin e Ethereum: ci sarà un rimbalzo?

Considerando l’ampiezza del ribasso in atto sul settore dei crypto-asset, è legittimo chiedersi se e in che misura ci possa essere un rimbalzo. Secondo Matthew Dibb, COO e co-fondatore di Stack Funds, su Bitfinex sono in atto vendite maggiori e aperture di nuove posizioni corte. Secondo l’analista nonostante le liquidazioni siano stato più basse rispetto al passato e nonostante i tassi di finanziamento si stiano avvicinando a quelli piatti, non è da escludere che si possa assistere, nel breve termine, ad un ulteriore raffreddamento del Bitcoin anche perchè lo slancio inizia a rallentare. 

E’ questa un’incazione molto preziosa da usare per fare trading sulle criptovalute. Fondamentale, per operare, è l’utilizzo di strumenti avanzati come ad esempio il Copy Trader eToro grazie al quale è possibile replicare le strategie dei traders più bravi. Il Copy Trading è l’ideale per gli investitori che sono alle prime armi anche perchè può essere testato anche in modalità demo. 

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Tornando alle prospettive di breve, secondo Martin Cheung, un trader di opzioni di Pulsar Trading Capital, la flessione in atto oggi altro non è che una sana correzione che potrebbe estendersi ulteriormente anche fino a 55 mila dollari oppure al contratio, fermarsi a 60 mila dollari.

L’esperto ha ricordato come già a partire dalla fine della scorsa settimana ci siano stati flussi ribassisti nel mercato delle opzioni. Tra l’altro, ha concluso l’analista, le stesse put-call skew sono poi diventate ribassiste. 

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