Il forte calo di Bitcoin registrato questa mattina riaccende la volatilità sul mercato crypto e anticipa una settimana segnata da importanti eventi macroeconomici che scatenano incertezza sui mercati finanziari.
Bitcoin crolla nella prime ore di dicembre
Il mercato delle criptovalute ha iniziato il mese di dicembre con una forte fase ribassista che ha cancellato circa 200 miliardi di dollari di capitalizzazione in poche ore, un movimento innescato dalle dinamiche macroeconomiche asiatiche e amplificato dalla crescente sensibilità degli investitori verso i cambiamenti nelle politiche monetarie globali. La paura è tornata a dominare il sentiment, nonostante il recente miglioramento degli indicatori di fiducia avvenuto nella scorsa settimana.
La correzione è partita nelle contrattazioni asiatiche del lunedì, spingendo al ribasso l’intero comparto. Bitcoin ha trovato una forte resistenza nell’area dei 93.000 dollari ed è sceso del 6,20% in 6 ore, ritornando a quota 85.640 dollari. Anche Ethereum ha subito una notevole pressione con un calo dell’8% e un minimo intraday verso 2.806 dollari, mentre XRP, BNB, Solana e altre altcoin hanno seguito la stessa direzione.
Le dichiarazioni della Bank of Japan
La causa principale della correzione risiede nelle dichiarazioni del Governatore della Bank of Japan, Kazuo Ueda, che ha suggerito la possibilità di un ulteriore rialzo dei tassi entro dicembre. L’ipotesi ha immediatamente mosso i mercati obbligazionari con i rendimenti dei titoli giapponesi a 30, 10 e 2 anni saliti ai livelli più alti dal 2008.
L’aumento dei rendimenti ha rafforzato lo Yen durante la sessione di Tokyo e ha accelerato il processo di unwind delle carry trade finanziato in yen, un meccanismo che per tutto l’anno aveva favorito gli asset rischiosi, come criptovalute e azioni.
ETF crypto in rallentamento
Il mese di novembre ha visto un’importante inversione nei flussi istituzionali. Gli ETF spot su Bitcoin statunitensi hanno registrato 3,48 miliardi di dollari di deflussi, il dato più alto degli ultimi mesi. L’IBIT di BlackRock ha guidato i deflussi con 2,34 miliardi a novembre e un record giornaliero di 524 milioni di dollari. Gli analisti interpretano il fenomeno come una fase di presa di profitto dal massimo storico di 124.200 dollari raggiunto il 6 ottobre e come parte dei processi di ribilanciamento di fine anno.
Gli ETF su Ethereum hanno chiuso novembre con deflussi per 1,42 miliardi di dollari, mentre i nuovi prodotti spot dedicati ad altcoin come Solana e XRP hanno raccolto afflussi moderati, rispettivamente per 419 e 666 milioni di dollari. Nei prossimi giorni è previsto il debutto del primo ETF spot su Chainlink negli Stati Uniti, ulteriore segnale della crescente varietà dell’offerta crypto regolamentata.
Cresce l’interesse verso la DeFi per Bitcoin
La maggiore volatilità e l’incertezza macroeconomica stanno spingendo una parte crescente degli investitori a osservare con attenzione i progetti in fase di prevendita dedicati alla scalabilità e alle nuove infrastrutture blockchain. Tra questi sta attirando particolare attenzione Bitcoin Hyper, un’avanzata Layer2 sincronizzata con la rete di Bitcoin e compatibile con il linguaggio Solana Virtual Machine, in modo da poter superare i limiti strutturali di BTC.
La piattaforma offre transazioni quasi istantanee e costi minimi, compatibilità con dApp, DeFi, NFT o protocolli per lo staking, lending e meme coin. Il token nativo $HYPER è utilizzato per il meccanismo di staking, che offre un interesse del 40% apy, pagamento delle commissioni, accesso a DAO e voto di governance.

La prevendita di $HYPER accessibile dal sito ufficiale ha quasi raggiunto i 29 milioni di dollari raccolti, mostrando un forte interesse degli investitori già prima della quotazione sugli exchange. Bitcoin Hyper si posiziona come una delle infrastrutture emergenti più interessanti in un momento in cui la domanda di soluzioni veloci e scalabili su Bitcoin è in forte crescita, offrendo agli investitori la possibilità di entrare in anticipo su un settore in rapida espansione.
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