blockchain globali

Tutte le analisi realizzate negli ultimi anni sono concordi su un punto: il ricorso alla blockchain è in costante ascesa. Le previsioni per il futuro sembrerebbero confermare questo trend e questo da un lato è una buona notizia ma dall’altro solleva anche dubbi in merito alla sostenibilità.

Le prime avvisaglie già ci sono state nei mesi scorsi: sia la blockchain di Bitcoin che quella di Ethereum hanno dovuto fare i conti con forti rallentamenti che, a loro volta, sono stati una conseguenza della vera e propria congestione. Non è stato solo questo il problema emerso dalle reti più celebri. Infatti le due prime della classe sono anche tra le più costose in assoluto e questo è un fattore che, alla lunga, potrebbe presentare il suo conto.

Ma parliamo dell’immediato. C’è un modo per evitare di dover fare i conti con i limiti delle attuali due reti blockchain più famose? Insomma a nessuno piace dover fare i conti con una rete poco veloce e per giunta cara ed è quindi inevitabile cercare delle alternative.

La buona notizia è che di alternative non ve nè è solo una ma ben 8! Il minimo comun denominatore di queste 8 reti alternative è il basso costo a cui si affianca la rapidità di esecuzione. Insomma con queste 8 blockchain si possono risolvere i “limite” che sempre più caratterizzeranno le reti più famose.

Molti dei nomi che andremo a fare sono noti, altri molto di meno. Ad ogni caso consigliamo di prendere carta e penna ed annotare queste blockchain alternative:

  • Cardano: blockchain sviluppata da Input Output Hong Kong (IOHK), una società di ricerca e sviluppo guidata dal co-fondatore di Ethereum, Charles Hoskinson. Da sempre la mission di Cardano è quella di fornire una piattaforma blockchain di terza generazione che possa essee usata per una vasta gamma di applicazioni in settori ad alto potenziale come ad esempio la finanza decentralizzata (DeFi). Cardano usa un algoritmo di consenso chiamato Ouroboros, basato sul Proof-of-Stake (PoS). Questo significa che i nodi che confermano le transazioni sulla rete vengono selezionati in base alla quantità di token ADA che possiedono e che sono disposti a “giocare” come garanzia per la sicurezza della rete. Il PoS offre un’alternativa più efficiente dal punto di vista energetico rispetto al Proof-of-Work (PoW) utilizzato da blockchain come Bitcoin. Non è solo questo il suo punto di forza rispetto al BTC. Cardano, infatti, vanta commissioni più basse e soprattutto una velocità di transazione pari a 250 transazioni al secondo (TPS) con un tempo di finalità compreso tra 5 e 10 minuti.
  • Solana: piattaforma blockchain ad alte prestazioni che è stata progettata per scalare le applicazioni decentralizzate (dApp) e supportare transazioni ad alta velocità. La sua architettura mira a risolvere i problemi di scalabilità delle blockchain tradizionali consentendo l’esecuzione simultanea di molteplici transazioni in parallelo. Per questo motivo è stata ribattezzata come la killer di Ethereum. La rete usa un meccanismo chiamato Proof-of-History (PoH) per creare un registro storico affidabile e accurato delle transazioni mentre per quello che riguarda il consenso viene adottato il modello Proof-of-Stake (PoS) grazie al quale gli stakeholder della rete usano i loro token SOL per partecipare alla validazione delle transazioni e alla sicurezza. Oggi Solana vanta una velocità di transazione di 3.000 TPS che però, almeno in teoria, può salire fino a 710.000. E’ una alternativa alla reti più famose perchè il tempo di finalità del blocco va da 21 a 46 secondi mentre i costi sono molto più bassi rispetto a quelli di BTC e ETH.
  • Litecoin: la rete Litecoin fu creata nel 2011 da Charlie Lee, un ex dipendente di Google, con l’obiettivo di migliorare alcune caratteristiche di Bitcoin, come la velocità delle transazioni e l’efficienza energetica. Con il BTC, però, ci sono tratti in comune a partire dall’utilizzo dello stesso algoritmo di consenso: il Proof-of-Work (PoW). Sempre come il Bitcoin, anche LTC ha un’offerta massima limitata. Verranno emessi in totale 84 milioni di litecoin, rispetto ai 21 milioni di bitcoin. Questo implica che l’offerta di Litecoin aumenta a un ritmo più rapido rispetto a Bitcoin, ma il rapporto tra i due rimane costante nel tempo. A differenza di Bitcoin, però, la rete Litecoin ha tempi di blocco molto più limitati: appena 2 minuti contro i 10 del BTC. Grazie a un timing così basso, il tempo necessario per confermare le transazioni sulla rete Litecoin e contribuire a una maggiore velocità complessiva delle transazioni si riduce notevolmente. Tanto ma non tantissimo visto che ci sono blockchain che tagliano ancora di più. Super-competitive le commissioni: appena circa $0,007.
  • Ripple: la blockchain di Ripple è stata progettata per facilitare pagamenti istantanei, sicuri e a basso costo. A differenza della stragrande maggioranza delle blockchain, il focus principale di Ripple non è solo sulle criptovalute, ma anche sulle transazioni finanziarie e sulla facilitazione dei pagamenti transfrontalieri. La rete Ripple si basa su un protocollo di consenso chiamato Consensus Algorithm, o Consensus Protocol. Diversamente da quello che avviene con i sistemi Proof-of-Work (PoW) o Proof-of-Stake (PoS), il Consensus Algorithm di Ripple richiede il consenso di una maggioranza degli “Validating Nodes” (nodi convalidanti) nella rete. E’ grazie a questo meccanismo che le transazioni sono più rapide. A proposito di rapidità, Ripple vanta una velocità di transazione di 1.500 TPS, che potrebbe essere scalata fino a 50.000 TPS. Costi e commissioni molto competitivi.
  • Stellar Lumens: molto simile a Ripple anche perchè è stata lanciata da Jed McCaleb, il co-fondatore di Ripple. La rete Stellar utilizza un algoritmo di consenso federato chiamato Federated Byzantine Agreement (FBA). Questo meccanismo di consenso coinvolge un gruppo selezionato di nodi chiamati “nodi condivisi”, che si accordano su quali transazioni includere nella blockchain. Questo approccio consente di raggiungere un consenso rapido ed efficiente. Stellar, inoltre, presenta una rete di fiducia, “Stellar Consensus Protocol” (SCP), che facilita il trasferimento di valute tra partecipanti che potrebbero non avere una relazione di fiducia diretta. La rete di fiducia è basata su un grafico che collega le diverse parti coinvolte, consentendo di trovare percorsi di pagamento affidabili e istantanei tra di loro. Impeccabile per rapidità ed economicità: ogni transazione costa solo 0,00001 XLM mentre la velocità è di 1000-5.000 transazioni al secondo.
  • Nano: lanciata nel 2015 con il nome di “RaiBlocks” e successivamente rinominata in Nano nel 2018, presenta un’architettura adatta per transazioni veloci e a basso costo. Più nel dettaglio l’architettura di Nano non presenta una sola catena di blocchi come in Bitcoin o Ethereum, ma è composta da una serie di account separati, ognuno con la propria catena di blocchi, chiamata account-chain. E’ proprio questa differenza a consentire una maggiore scalabilità e velocità delle transazioni. Altro punto di forza di Nano è la totale assenza di commissioni di transazione. Poiché ogni account-chain ha la propria catena di blocchi, le transazioni vengono eseguite direttamente tra i conti senza dover coinvolgere i minatori o i validatori. Le transazioni sulla rete Nano sono praticamente istantanee. Non è necessario attendere il conferimento dei blocchi o il raggiungimento di un numero di conferme come invece avviene in altre blockchain.
  • Polygon: si tratta di un framework di livello 2 che offre una rete di sidechain e strumenti per lo sviluppo di applicazioni decentralizzate (DApp). Le transazioni e i contratti intelligenti possono essere eseguiti sulla rete Polygon in modo più veloce ed economico rispetto alla congestione e agli alti costi della rete Ethereum. Usando Polygon, gli utenti possono beneficiare di commissioni di transazione notevolmente ridotte rispetto a quelle sulla rete Ethereum principale. La scalabilità aumentata di Polygon consente una maggiore velocità di elaborazione delle transazioni, consentendo a più utenti di partecipare alle DApp senza congestionare la rete. I numeri dicono tutto: velocità di 7.000 TPS (teoricamente, fino a 65.000) e un tempo di finalità di 2-3 secondi. Una valida alternativa alla blockchain Ethereum.
  • Bitgert: rete recentissima lanciata solo nel 2022, Bitgert ad oggi ha in gestione 100.000 transazioni al secondo e presenta un tempo di finalità del blocco di 2 secondi. Le commissioni di transazione, poi, sono quasi del tutto annullate essendo pari a una media di $0,00000001. Bitgert è costruito su protocollo Binance Smart Chain (BSC) e adotta Proof of Authority (PoA) utilizzato da BSC. Sicuramente sarà una blockchain di cui si sentirà tanto parlare.
  • Tomadoge: anche Tomadoge è un progetto nuovo con buon potenziale. Basato sul metaverso, Tomadoge presenta le commissioni di transazioni più basse del 2023. La velocità è è ai livelli delle altre blockchain, ma la possibilità di avere fa gola.
scritta, logo e slogan di Binance

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