Shiba Inu, cosa succede? -86% dai massimi e il fondatore sparisce

La notizia ha presto fatto il giro delle crypto-comunità: il fondatore di Shiba Inu Ryoshi (ovviamente uno pseudonimo dietro il quale non si è mai saputo chi – o cosa – si nascondesse) ha fatto perdere le sue tracce dall’unica “vita” conosciuta e vissuta: quella sui social. Eliminati tutti i Tweet pubblicati fino al giorno prima, cancellati tutti i post, Ryoshi è praticamente sparito lasciando la comunità priva del suo punto di riferimento.

La leggenda narra che l’account Twitter Ryoshi abbia lanciato Shiba Inu nell’agosto 2020 presentandolo come il distruttore del Dogecoin (Doge killer). Obiettivo di quello che fin da subito fu presentato come uno scherzo era insidiare il primato della prima criptovaluta canina al mondo, appunto Dogecoin. Probabilente tutto sarebbe rimasto un meme se, nei mesi successivi, non fosse scoppiata la febbre delle criptovalute. In questo contesto le crypto-meme come il Dogecoin conobbero una rapida crescita e gli scherzi sugli scherzi come Shiba Inu beneficiarono dell’effetto domino. Il momento di massima gloria di Shiba fu raggiunto quando il suo livello di market cap riuscì addirittura a superare quello della crypto che avrebbe dovuto prendere in giro, il Dogecoin.

Ma cosa è successo all’account Ryoshi? Prima di far luce sulla sua scomparsa, vogliamo subito tranquillizzare i lettori: la notizia della cancellazione dei social del fondatore di Shiba non ha avuto alcun effetto drammatico sui prezzi dei token. Addirittura ieri sera il prezzo di Shiba Inu registrava una progressione del 3,1 per cento a circa 0,00001209 dollari. Se non c’è stata reazione di panico è stato per due motivi:

  • la comunità si attendeva che prima e poi l’entità Ryoshi sarebbe sparita
  • il prezzo di Shiba Inu era già ridotto ai minimi termini avendo perso oltre l’86 per cento del suo valore rispetto ai massimi storici

Ryoshi come Satoshi Nakamoto di Bitcoin?

La scomparsa di Ryoshi ha subito fatto venire alla menta la sparizione di Satoshi Nakamoto, il celebre fondatore di Bitcoin (anche in questo caso uno pseudonimo). Il sospetto è che il creatore di Shiba Inu abbia voluto imitare Satoshi, sparendo nel nulla come lui. Il creatore di bitcoin, però, lasciò un portafoglio di BTC (quello da cui tutto ebbe origine) che adesso vale miliardi di dollari anche perchè non è mai stato toccato. E Ryoshi cosa ha fatto con la cassa di Shiba Inu? Stando a quanto riportato da Milano Finanza, non è dato sapere che fine abbia fatto e tutte le ipotesi restano sul tavolo compresa la possibilità che possa essere stato lo stesso fondatore a scatenare le vendite su Shiba per massimizzare il suo profitto.

Francamente, da osservatori del mondo delle criptovalute, non ce la sentiamo di credere a questa interpretazione. Ciò non per motivi fideistici (non fanno parte del nostro approccio) quanto per la situazione di tranquillità che si respira tra i membri della comunità di Shiba Inu.

Rassicurazioni dai lead developer di Shiba Inu

A farci ipotizzare che la scomparsa di Ryoshi non sia destinata ad essere un dramma per la comunità di Shiba sono in primo luogo le rassicurazioni arrivate dai lead developer come Shytoshi Kusama hanno dichiarato che il progetto andrà avanti e che i tecnici continueranno ad attuare la visione e il piano di Ryoshi per questo grande esperimento. Obiettivo era, è e continuerà ad essere anche per il dopo-Ryoshi la costruzione di un ecosistema decentralizzato che è tutto basato su una memecoin.

Oltre a queste dichiarazioni rassicuranti, c’è poi anche un secondo elemento che induce rassicurazione. In passato, infatti, era stato lo stesso Ryoshi a confidare a tutti che un giorno avrebbe detto addio a Shiba. In molti suoi post su Twitter, il fondatore di Shiba ha sempre minimizzato il suo ruolo e la sua importanza per il progetto. Entrato negli annali il post in cui Ryoshi confidava di non essere nessuno e di non essere importante ma solo “un tizio che preme pulsanti su una tastiera” e che è anche facilmente sostituibile. Questa parola è, dal nostro punto di vista, lo snodo fondamentale: se Ryoshi sostituibile allora non ci saranno impatti su Shiba Inu.

Una buona notizia sia per i membri della comunità che per i tanti traders che sono soliti investire sul prezzo di Shiba Inu. Addirittura il terremoto al vertice della crypto canina potrebbe essere un assist per iniziare a fare trading su SHIB. Ricordiamo che oggi puoi farlo anche attraverso i CFD partendo dal conto demo gratuito che viene messo a disposizione dal broker eToro (qui il sito ufficiale della piattaforma).

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