Boom di domande per i prodotti disinfettanti: un settore su cui investire

Il Covid-19 sta cambiando le nostre abitudini di vita e… anche le linee produttive delle aziende. Basti considerare il boom di domanda di prodotti e soluzioni per pulire o disinfettare edifici, superfici e vestiti, il cui trend di richiesta è incredibilmente elevato.

A parlarne qualche ora fa sulle pagine di Cnbc era Eric Rondolat, amministratore delegato di Signify, secondo cui molti ambienti professionali stanno guardando con convinzione ai propri prodotti, e in particolar modo a quelli che emettono luce UV, in grado di eliminare le particelle di coronavirus.

Evidentemente, questa tendenza sta sviluppando anche numerose evoluzioni tecnologiche: sia sufficiente pensare all’accelerazione che è stata indotta nello sviluppo dei “tunneldi disinfezione, che utilizzano la luce UV-C per disattivare il coronavirus, e che potrebbero essere utilizzato per i carrelli della spesa o per i carrelli portabagagli degli aeroporti. Oppure, alle cabine di disinfezione che consentono ai vestiti che sono stati provati nei negozi di essere prontamente disinfettati per il prossimo cliente.

Il top manager ha poi specificato che sia la domanda delle aziende che la politica dei governi dovrebbero generare la necessità di un maggiore utilizzo delle tecnologie di disinfezione.

Ad ogni modo, non sono solo gli ambienti commerciali a generare una crescente domanda di prodotti igienizzanti. Il vicepresidente senior di Samsung per gli elettrodomestici digitali, Mark Choe, ha ad esempio dichiarato che la propria azienda sta assistendo a un aumento della domanda di prodotti con funzioni igienizzanti, come le lavastoviglie e i depuratori d’aria. L’AirDresser, un armadio a casa che pulisce a vapore i vestiti ed è venduto al dettaglio a circa 2.500 euro, sta diventando popolare in tutto il mondo grazie proprio alla sua caratteristica di rimozione di odori, polvere e germi. e questo è un prodotto che sta guadagnando davvero grande interesse a livello globale”, ha dichiarato.

Per il manager della società, la pandemia del Coronavirus ha “ridefinito il ruolo delle case”, perché avere persone che passano più tempo in casa durante il lock-down ha aumentato le loro aspettative per gli elettrodomestici.

“Quest’era pandemica ha ridefinito il ruolo della casa per i consumatori che… fanno di tutto, cucinare, mangiare, lavorare e fare esercizio fisico, e questo ha aumentato il ritmo di utilizzo di tutti i prodotti che usano ogni giorno, compresi gli elettrodomestici, incrementando di fatto le aspettative degli elettrodomestici. Quello che i consumatori vogliono è un’esperienza personalizzata che si adatti al loro stile di vita man mano che cambiano le loro esigenze”, ha concluso Choe.

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