Paolo Maldini, una leggenda del calcio italiano, ha deciso di entrare nel capitale di Flatpay, una società fintech danese specializzata nei pagamenti digitali. L’operazione, annunciata il 4 novembre 2025, è una diversificazione del portafoglio dell’ex calciatore verso il settore tecnologico-finanziario, un comparto in forte espansione in Italia.
Flatpay, nata in Danimarca nel 2022, propone infatti terminali POS con tariffe fisse per piccoli commercianti, un segmento di mercato tradizionalmente penalizzato da costi elevati e scarsa trasparenza.
Il modello di business di Flatpay: semplicità e trasparenza come leva competitiva
Il posizionamento di Flatpay si basa su un approccio diretto al problema dei costi variabili che affliggono le piccole e medie imprese italiane. La società offre terminali portatili con tariffe fisse, eliminando la complessità delle commissioni percentuali che variano in base al tipo di carta o transazione.
Dal luglio 2024, quando è sbarcata in Italia con sede a Milano, ha già raggiunto quota 17.000 commercianti clienti, concentrandosi principalmente su retail e ristorazione.
La strategia finanziaria dell’azienda punta su tre pilastri fondamentali:
- Prevedibilità dei costi: tariffe fisse mensili invece di commissioni variabili
- Semplicità operativa: gestione semplificata per commercianti non digitalizzati
- Capillarità territoriale: rete commerciale presente fisicamente sul territorio
L’investimento di Maldini: brand ambassador o scommessa finanziaria?
L’ingresso di Maldini nella compagine azionaria solleva interrogativi interessanti sulla natura dell’investimento: si tratta principalmente di un’operazione di marketing, con l’ex capitano del Milan che presta il proprio volto a un brand in espansione, oppure di una vera scommessa imprenditoriale nel fintech italiano?
La nota ufficiale parla di “rafforzamento della visibilità del marchio”, suggerendo che il valore dell’operazione risieda tanto nel capitale investito quanto nella credibilità che un personaggio pubblico di questo calibro può portare.
Dal punto di vista finanziario, l’entrata di un investitore di profilo così alto segnala fiducia nel modello di business e potrebbe facilitare futuri round di finanziamento. Il settore dei pagamenti digitali in Italia vale miliardi di euro e continua a crescere, spinto dall’obbligo di accettare pagamenti elettronici e dalla progressiva digitalizzazione del Paese.
Il mercato italiano: opportunità e sfide per Flatpay
L’Italia rappresenta un mercato dalle potenzialità enormi ma ancora frammentato. Secondo le stime, nel nostro Paese operano circa 4 milioni di piccole e medie imprese, molte delle quali ancora legate a sistemi di pagamento tradizionali o vincolate a contratti poco vantaggiosi con i grandi operatori bancari. Flatpay si inserisce in questo scenario proponendo un’alternativa più accessibile, puntando su trasparenza e semplicità.
L’espansione prevede l’apertura del decimo ufficio entro fine 2025, un segnale di investimenti significativi nell’infrastruttura locale. La società è già presente in cinque Paesi europei (Italia, Francia, Germania, Finlandia e Danimarca), dimostrando capacità di scalare il modello oltre i confini nazionali.
Quali previsioni per Flatpay
La vera domanda per gli investitori rimane: quando e come Flatpay raggiungerà la profittabilità? Il modello delle tariffe fisse, seppur attraente per i clienti, richiede volumi elevati per coprire i costi operativi e generare margini interessanti. Con 17.000 clienti in pochi mesi, la crescita è promettente, ma sarà cruciale monitorare il tasso di retention e il costo di acquisizione di ogni nuovo commerciante.
L’investimento di Maldini potrebbe essere il primo di una serie di operazioni volte a rafforzare il capitale dell’azienda in vista di un’espansione più aggressiva. Per chi osserva il mercato fintech italiano, Flatpay rappresenta un case study interessante: la capacità di attrarre un investitore di questo profilo dimostra che, anche in un settore affollato come quello dei pagamenti digitali, c’è spazio per chi sa differenziarsi con un messaggio chiaro e un servizio concreto.
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