Pensioni: a dicembre arriva il bonus da 155 euro sulla tredicesima, ecco a chi spetta

Ci sono dei cambiamenti non da poco che interesseranno nei prossimi mesi il campo delle pensioni, infatti l’Inps prevede di introdurre nuovi aumenti e bonus sia per il mese di novembre che per quello di dicembre.

Ma a chi spettano i bonus e come si fa per fare domanda? Ci sono diverse informazioni utili che il pensionato dovrebbe acquisire per sapere se ha diritto al bonus e in che modo accedervi.

Per quel che riguarda il bonus da 155 euro, che per l’esattezza ammonta a 154,94 euro, l’Inps ha già confermato la sua erogazione per il mese di dicembre 2020 ma solo per alcune fasce di pensionati, mentre chi si trova ad esserne escluso può richidere la ricostruzione della pensione.

L’importo di alcune pensioni potrebbe infatti subire un interessante aumento per il mese di dicembre, così come stabilito dalla legge finanziaria 2001 (art. 70, legge 23 dicembre 2000, n. 38). Si tratta di un aumento dell’importo spettante con la pensione di dicembre corrispondente a 154,94 euro che viene elargito a titolo di importo aggiuntivo.

Per aver diritto al bonus però si devono soddisfare determinati requisiti di reddito, e un importo minimo delle pensioni che non deve essere superato, importo che viene erogato dall’Inps solo a chi risulta in possesso dei requisiti richiesti. Chi non ha i requisiti invece, come accennato, può richiedere la ricostruzione della pensione, ma vediamo come funziona il bonus dicembre per le pensioni nel dettaglio.

A chi spetta il bonus da 155 euro sulla pensione di dicembre?

Il bonus da 155 euro che l’Inps eroga con la tredicesima nel mese di dicembre spetta a tutte le pensioni ad eccezione dei trattamenti assistenziali. Il bonus per esempio non spetta a chi percepisce l’assegno sociale o la pensione sociale, così come non spetta a chi riceve la pensione di invalidità civile. Sono altresì escluse le pensioni degli enti creditizi, i dirigenti di azienda e tutti i trattamenti che non siano strettamente pensionistici.

La soglia viene fissata dall’Inps a quota 6.850,85 euro, ma cosa significa? Per poter ricevere l’aumento previsto per il mese di dicembre, l’importo del trattamento pensionistico non deve eccedere questa cifra. Per gli importi inferiori alla soglia prefissata verrà fatto il calcolo della somma sulla base dei redditi comprensivi quelli del coniuge convivente.

Possono quindi accedere al bonus da 155 euro sulla pensione tutti i percettori di pensioni minime che hanno un reddito annuo complessivo del reddito del coniuge che non eccede l’importo di cui sopra.

Quali sono i requisiti necessari per accedere al bonus sulla pensione?

Per aver diritto al bonus dicembre l’importo annuo della pensione percepita deve essere inferiore ai 6.850,85 euro, cioè corrispondente alla somma erogata nel caso di pensioni minime.

Ma quali sono i requisiti per l’attribuzione del bonus da 155 euro sulla pensione di dicembre? La legge stabilisce che per pensioni con importi annui inferiori o uguali a 6.695,91 euro viene riconosciuta la somma intera di 155 euro, a condizione che siano rispettati anche alcuni requisiti reddituali che non abbiamo ancora visto.

Per gli importi annui che vanno dai 6.695,91 euro ai 6.850,85 euro al beneficiario spetterà la differenza tra la seconda delle due cifre e l’importo delle pensioni effettivamente percepite. Questo significa che nel caso in cui l’importo annuo del trattamento pensionistico ecceda i 6.850,85 euro, la somma percepita con il bonus si riduce a zero.

Vi è però da considerare la possibilità di ricorrere ad un’ultima risorsa in questo caso, cioè la domanda per la ricostruzione della pensione. Per aver diritto al bonus però non si considera solo il reddito derivante dalla pensione ma anche quello cui partecipa anche il reddito del coniuge.

Qui si entra nel campo dei redditi personali del beneficiario, che non devono eccedere la soglia dei 10.043,87 euro annui. Nel caso in cui il pensionato risulti coniugato si dovranno sommare ai suoi redditi anche quelli derivanti dal coniuge convivente ed in questo caso la soglia sale a 20.087,73 euro all’anno. Bisogna in ogni caso ricordare che anche se il reddito comprensivo di quello del coniuge convivente non superi questa ultima soglia, quello di ciascuno dei congiunti non deve superare i 10.043,87 euro.

Come si fa per ricevere il bonus?

Per ricevere il bonus da 155 euro sulla pensione di dicembre, stando a quanto stabilito dalla legge 23 dicembre 2000, n. 388, non è necessario presentare alcuna domanda. Il bonus viene infatti erogato in maniera automatica a tutti coloro che he hanno diritto in base ai requisiti in loro possesso.

Sarà l’Inps stessa a provvedere a verificare la sussistenza dei requisiti e qualora vi siano a procedere con l’accredito del bonus a dicembre insieme alla tredicesima mensilità.

Sull’importo del bonus non verranno calcolate le aliquote Irpef né altre forme di contributi previdenziali o assistenziali. L’importo quindi sarà netto e non farà cumulo con altri redditi.

Per sapere se si è in possesso dei requisiti necessari per ricevere il bonus da 155 euro sulla pensione a dicembre basta visitare il sito dell’Inps accedendo alla sezione dedicata. Più esattamente è il servizio “cedolino della pensione” a permettere al pensionato di sapere qual è l’importo dei trattamenti liquidati dall’Inps mensilmente.

Consultando questa sezione è possibile sapere quali sono le eventuali variazioni dell’importo e le ragioni delle stesse. Inoltre da qui è possibile accedere ai servizi di consultazione, certificazione e variazione dei propri dati sul portale.

Cosa si può fare se non si riceve il bonus da 155 euro?

Per quei pensionati che risultano esclusi dal bonus da 155 euro esiste la possibilità di tentare un’ultima strada, quella della domanda di ricostruzione della pensione.

Il pensionato che ritiene di essere in possesso dei requsiti per l’assegnazione del bonus ma non riceve l’accredito dello stesso, può inoltrare la richiesta di ricostruzione della pensione, ed ecco come si fa.

La domanda può essere inoltrata online direttamente dal sito dell’Inps attraverso il portale oppure rivolgendosi ai patronati o ai Contact Center al numero 803 164.

Sarà l’Inps a verificare, in seguito alla ricezione della domanda di ricalcolo della pensione, se il richiedente è effettivamente in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge. L’importo eventualmente riconosciuto avrà data di valenza dalla decorrenza originaria della pensione.

Bisogna però fare molta attenzione quando si presenta la domanda di ricostruzione della pensione, in quanto se vengono esclusi periodi di contribuzione già valutati in prima liquidazione può capitare di perdere il diritto alla prestazione. In questo caso la ricostruzione potrebbe determinare anche una modifica della decorrenza originaria della pensione o persino la perdita del diritto.

Se si decide di inoltrare la domanda di ricostruzione della pensione quindi è bene essere sicuri di essere in possesso dei requisiti necessari, e nel caso di incertezze è bene rivolgersi al Caf o ai patronati autorizzati.

L’Inps aumenta le pensioni, ecco quali

Oltre al bonus da 155 euro sulla tredicesima a dicembre, ci sono altre novità che riguardano i trattamenti pensionistici. L’Inps ha infatti confermato l’aumento delle pensioni di invalidità civile a partire da novembre, per beneficiare del quale l’avente diritto non deve neppure presentare domanda.

Sarà infatti l’Inps a provvedere d’ufficio ad aumentare fino a 651 euro le pensioni per invalidità civile al 100% per sordi, ciechi assoluti e per inabilità come stabilito dalla legge 222/1984.

Questo aumento era già stato decretato da una sentenza delle Corte di Cassazione, per i pensionati di età superiore ai 60 anni. Ora invece lo stesso aumento riguarderà anche tutti i trattamenti pensionistici destinati a invalidi civili al 100%.

Si tratta di un aumento che potrebbe arrivare, per le pensioni di novembre, anche fino a 2 mila euro. Ciò dipende dal fatto che il primo versamento, successivo alla ricostruzione della pensione, comprende anche gli arretrati. La data da cui decorre la validità è il 20 luglio 2020 e non è necessario presentare nessuna domanda.

Per la pensione di inabilità invece, chi intende usufruire dell’aumento dovrà presentare domanda entro il 30 ottobre 2020. Nel momento in cui l’Inps appura la sussistenza dei requisiti, la domanda viene accolta con decorrenza a partire dal 1° agosto 2020.

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