Il Reddito di cittadinanza è un sussidio che spetta a tutti quei cittadini che rischiano di finire al di sotto della soglia di povertà, e che risultano in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge con cui la misura è stata introdotta nel 2018 dal primo governo Conte.

Per quel che riguarda il RdC nel corso dei mesi alcune cose sono cambiate, infatti è stata successivamente introdotta una modifica che prevede in alcuni casi la decurtazione dell’assegno fino al 20%, ed abbiamo anche visto in che modo evitare la sospensione del Reddito di Cittadinanza.

Una misura, quella del RdC, che è andata incontro a diverse critiche sia da parte delle forze di opposizione, che da alcune componenti della maggioranza, ma che fino ad oggi, nonostante annunci in tal senso, non è stata ancora soppressa.

Il Reddito di Cittadinanza infatti è stato confermato anche per tutto il 2021, ma chi può richiederlo e quali sono gli adempimenti che si devono espletare? Prima di tutto chiariamo che il RdC non solo è stato confermato per il nuovo anno, ma non sembra essere a rischio, infatti non risulta alcun progetto finalizzato alla sua soppressione almeno per il momento.

Cosa cambia nel 2021 per il Reddito di Cittadinanza?

Il Reddito di Cittadinanza continuerà ad essere regolarmente erogato anche per il 2021, ma chi potrà beneficiarne? I destinatari non cambiano, infatti se da una parte troviamo i disoccupati in cerca di lavoro con un Isee basso, dall’altra abbiamo gli over 67 che percepiscono il sussidio sotto forma di integrazione alla pensione.

In questo secondo caso si parla nello specifico di Pensione di Cittadinanza, che è destinata non solo a quelle famiglie i cui componenti hanno più di 67 anni, ma anche a quelle con disabili gravi. Si tratta a tutti gli effetti di una pensione integrativa, che permette ai beneficiari di uscire fuori dalla soglia di povertà.

Il Reddito di Cittadinanza invece è destinato ai cittadini che vivono al di sotto della soglia di povertà, che hanno meno di 67 anni di età, anche con disabili non gravi all’interno del nucleo familiare.

L’importo del reddito di cittadinanza può arrivare fino a 780 euro al mese, cifra che viene riconosciuta ad esempio ai nuclei composti da una sola persona disoccupata e con affitto a carico. I nuclei familiari più numerosi possono ricevere fino a 1.380 euro al mese, ma in tutti i casi i destinatari del sussidio devono impegnarsi per la ricerca di un lavoro.

Chi riceve il RdC deve infatti risultare iscritto al centro per l’Impiego, e in più deve effettuare del lavoro a favore del proprio Comune di Residenza secondo quanto disposto dallo stesso ente. Sono invece esclusi dall’obbligo legato alle politiche attive disabili, pensionati, over 65 e studenti.

A proposito delle politiche attive, con l’avvento della pandemia da Covid-19 sono state tutte temporaneamente sospese, cosa che è stata confermata quindi anche per il 2021.

Come continuare a ricevere il Reddito di Cittadinanza nel 2021

Chi beneficia già del sussidio può continuare a ricevere il reddito di cittadinanza anche nel 2021, ma il primo obbligo da rispettare riguarda la presentazione della dichiarazione ISEE a gennaio.

Per poter ricevere il RdC anche per il 2021 quindi si deve prima di tutto rinnovare la dichiarazione Isee entro la fine del mese di gennaio. Si tratta di un obbligo che riguarda tutti i beneficiari, compresi quelli che hanno presentato la domanda per il RdC alla fine del 2020 e coloro che ne hanno richiesto il rinnovo.

Bisogna ricordare infatti che la dichiarazione Isee scade ogni anno il 31 dicembre, il che vuol dire che per continuare a ricevere il Reddito di Cittadinanza anche l’anno seguente è necessario presentare la nuova dichiarazione Isee aggiornata, pena la sospensione del sussidio.

Chi omette di presentare la dichiarazione Isee entro il 31 gennaio incorrerà quindi nella sospensione del reddito di cittadinanza, la cui erogazione riprenderà solo una volta presentata la suddetta dichiarazione, dopo i tempi tecnici necessari per l’elaborazione del documento da parte dell’INPS.

Si può cambiare il titolare del Reddito di Cittadinanza?

All’interno dello stesso nucleo familiare possono esserci più soggetti che presentano tutti i requisiti necessari per aver diritto al Reddito di Cittadinanza, che però verrà intestato a solo uno di essi. La domanda quindi è: si può modificare il titolare del sussidio?

La legge con la quale si introduce il Reddito di Cittadinanza non fornisce un quadro particolarmente dettagliato per quel che riguarda la possibilità di modificare il titolare del sussidio o i dati anagrafici forniti all’atto della presentazione della domanda.

Cosa si può fare quindi nel caso in cui si dovesse presentare la necessità di modificare i dati anagrafici del richiedente? Si può contare su una utility che è in dotazione all’Inps che permette all’Istituto di modificare i dati che sono stati indicati in sede di autocertificazione ad opera del richiedente nel momento in cui è stata presentata la domanda.

Ci sono però alcune condizioni: prima di tutto si può intervenire sui dati del titolare del RdC a patto che la domanda sia in corso di istruttoria e non sia stata oggetto di revoca o decadenza. Inoltre non deve risultare scaduta per via del raggiungimento del limite dei 18 mesi previsto dalla normativa in vigore.

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