Bonus Figli 2021: come avere l’assegno universale per figli a carico, importo e novità in Legge di Bilancio

Il bonus figli a carico 2021 è una delle misure che sono state inserite nella nuova manovra economica recentemente approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Il bonus viene esteso a tutto il 2021 e permette a chi ne beneficerà di ottenere un aiuto economico fino al compimento del 21esimo anno di età di figli a carico.

Per rendere possibile l’erogazione di questo ulteriore bonus a sostegno delle economie familiari messe in ginocchio dalla crisi determinata dalle misure restrittive imposte dall’esecutivo, sono stati stanziati 3 miliardi di euro per il solo 2021. Queste somme si vanno ad aggiungere alla dote ottenuta attraverso il riordino degli attuali aiuti per la famiglia. Una volta che sarà a regime poi, l’assegno unico costerà 6 miliardi aggiuntivi.

Come funziona l’assegno universale 2021

Per capire in che modo il bonus viene erogato e sulla base di quali criteri, cerchiamo anzitutto di spiegare quali sono i requisiti che permettono di beneficiare del bonus figli a carico, o Assegno universale 2021

L’assegno sarà erogato alle famiglie con figli a carico a partire dal 7° mese di gravidanza e fino al compimento del 21° anno di età del figlio a carico.

La ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, ha spiegato che “l’assegno universale prevede che le famiglie ricevano un assegno per ciascun figlio dalla nascita fino ai 21 anni di età. È prevista una maggiorazione dal terzo figlio”.

Ed è stata ancora la ministra Bonetti a specificare che “nel caso di figli disabili, l’assegno universale prevede una maggiorazione tra il 30% ed il 50% e sarà esteso per tutto l’arco della loro vita”.

Per rendere possibile una erogazione più celere dell’assegno universale, l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte ha deciso di riprendere il provvedimento che era stato già inserito nell’iter parlamentare di approvazione, vale a dire la proposta di legge i cui primi firmatari erano Delrio e Lepri, tutti e due del Pd, che fu depositata alla Camera dei Deputati nel giugno 2018, poi emendata e in seguito approvata.

Per quel che riguarda poi l’importo del bonus per figli a carico, si parla di 240 euro per figlio, un importo che però dovrà essere aggiornato in base alle nuove disposizioni del Family Act. Al momento sappiamo per certo solo che l’importo del bonus dipenderà dall’ISEE, dal numero di componenti del nucleo familiare e dall’età del figlio a carico.

Assegno Universale 2021, una misura unica per tutte le famiglie con figli a carico

Ci sono diverse misure contenute nel disegno di legge Family Act 2021 che sono destinate a sostenere le famiglie con figli, agevolandole nell’affrontare le spese necessarie per la corretta istruzione e per la partecipazione alla vita culturale e sociale del figlio.

Nell’ambito delle misure che si prefiggono lo scopo di sostenere le famiglie con figli, l’assegno universale mira a divenire di fatto un riordino e al contempo una semplificazione di tutte queste misure. Doveva essere già con la Legge di Bilancio 2020 che si sarebbe andati ad intervenire in tal senso, ma il tutto è stato poi rimandato alla Legge di Bilancio 2021.

Ora l’Assegno universale è stato introdotto e sarà destinato a tutte le famiglie con figli a carico fino al compimento dei 21 anni di età. L’assegno viene riconosciuto su base mensile, inoltre per quanto riguarda i figli disabili, il limite dei 21 anni di età viene rimosso e l’assegno erogato per l’intero arco della loro vita.

Per quanto riguarda l’erogazione del bonus figli a carico 2021, potrà essere corrisposto sotto forma di somma di denaro, oppure di credito di imposta da utilizzare in compensazione per le famiglie.

È inoltre prevista una maggiorazione per i figli successivi al terzo. Non solo, perché la somma che verrà corrisposta sarà parametrata anche al reddito ISEE nonché all’età dei figli a carico, oltre che essere aumentata nel caso di figli con disabilità, in una misura che come accennato sarà compresa tra i 30 ed il 50 per cento.

Come funziona l’Assegno Universale 2021

L’introduzione dell’Assegno Universale per il 2021 è stata confermata dalla nuova manovra economica, ma una parte delle specifiche che riguardano questa nuova misura dovranno essere definite nei prossimi mesi, e la sua attuazione pratica viene rimandata a specifici provvedimenti che verranno emanati successivamente.

Per capire in che modo verrà strutturato l’Assegno universale 2021 possiamo però fare affidamento su quanto stabilito dal Family Act, che fissa i principi cardine sui quali l’esecutivo si baserà per definire tutti i dettagli. Nel Family Act vengono quindi fissati i seguenti punti:

  • L’assegno universale è destinato alle famiglie con figli a carico
  • All’importo minimo dell’assegno universale per i figli a carico stabilito per tutti i nuclei familiari con uno o più figli minori, si va ad aggiungere una ulteriore quota che viene determinata per scaglioni in base all’ISEE
  • I nuclei familiari che beneficeranno dell’assegno universale potranno ricevere il bonus sotto forma di denaro erogato con assegno mensile, oppure come credito in compensazione dei debiti d’imposta
  • Il bonus verrà erogato per ogni figlia o figlio a carico fino al compimento del ventunesimo anno di età
  • È prevista una maggiorazione dell’importo per ogni figlio successivo al terzo
  • Il bonus non concorre alla formazione del reddito complessivo nè ai fini del riconoscimento delle prestazioni sociali a sostegno del reddito
  • L’importo del bonus figli a carico varia a seconda dell’età del figlio
  • Per i figli disabili l’importo dell’assegno subisca una “maggiorazione compresa tra il 30% ed il 50%” inoltre viene erogato per l’intero arco della loro vita
  • È prevista una integrazione compensativa dell’importo dell’assegno universale per i figli che viene diretta ad assicurare che questo non risulti in ogni caso inferiore al trattamento complessivo di quello in godimento al nucleo familire prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo di cui al comma 1.

Quando un figlio si può considerare figlio a carico?

Si può parlare di figlio a carico quando il reddito che percepisce non supera i 2.840,51 euro annui, reddito che viene calcolato tenendo conto anche delle seguenti voci:

  • Reddito dei fabbricati: relativo all’applicazione della cedolare secca sugli affitti
  • Retribuzioni erogate da Enti, organismi internazionali, consolati e via dicendo
  • La quota esente dei redditi da lavoro dipendente che viene svolto presso le zone di frontiera e nei paesi limitrofi in via continuativa o in rapporto esclusivo del soggetto residente in Italia
  • Reddito d’impresa o derivante da lavoro autonomo soggetto all’imposta sostitutiva dei contribuenti minimi o del regime per le nuove attività produttive.

Per stabilire il limite di reddito che traccia il confine tra figli a carico e non, ovvero la soglia dei 2.840.51 euro, non si deve calcolare il reddito derivante dalla rendita catastale sugli immobili non affittati assoggettati mentre si calcola invece il reddito – rendita catastale abitazione principale e delle relative pertinenze.

A partire dal 2019, il limite di reddito per stabilire la condizione di figlio a carico viene portato a 4.000 euro nel caso di figli di età non superiore a 24 anni, mentre per i figli di età superiore ai 24 anni resta la soglia dei 2.840 euro.

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