Il bonus Tv non è una novità del 2021, ma quest’anno presenta alcune novità che andremo a vedere di seguito, a cominciare dagli importi. Si tratta di un incentivo che i contribuenti potranno utilizzare per l’acquisto di televisione o decoder e che può arrivare fino a 50 euro di importo, ma come funziona esattamente il cosiddetto bonus tv 2021? Vediamolo subito.
In Italia sta cambiando il sistema di trasmissione delle emittenti televisive, e questo renderà obsoleti molti dei dispositivi che attualmente vengono usati dai contribuenti. In parole povere quella cui stiamo per assistere è una vera e propria rivoluzione, visto che il cambiamento in atto metterà fuori gioco tutti i televisori prodotti prima del 2017.
Ed ecco come mai il governo ha ritenuto opportuno introdurre un bonus da usare per acquistare una nuova televisione oppure un decoder che, a seconda dei casi, può permettere di usare anche televisori prodotti prima del 2017.
Con il bonus Tv il governo lancia un incentivo che può arrivare fino a 50 euro per adeguare il vecchio televisore o acquistarne uno nuovo. Il bonus viene erogato direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico, ma non sarà diretto a tutti i cittadini, bensì a quelli che risultano in possesso di determinati requisiti legati in particolare al reddito ISEE.
Cosa cambia nel sistema di trasmissione del segnale Tv?
Il bonus Tv serve in estrema sintesi ad agevolare il passaggio a dispositivi in grado di ricevere il nuovo segnale, un cambiamento che interesserà le varie regioni italiane, alcune prima altre dopo, fino a riguardare l’intero Paese, ma cosa succede all’atto pratico?
La maggior parte delle tv che oggi vengono usate dagli Italiani non andranno più bene all’indomani del cambiamento, ed occorrerà adeguarsi alla nuova tv digitale, che punta su nuovi standard tecnologici con un miglioramento del segnale ed una maggiore qualità delle immagini.
Anche in Italia a breve sarà operativa una nuova piattaforma del digitale terrestre di ultima generazione, vale a dire il DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial) che è il nuovo strandard per le trasmissioni sulla piattaforma digitale terrestre del consorzio europeo DVB.
Le tv che potranno supportare il nuovo segnale saranno quelle prodotte a partire dal 2017, mentre per quelle prodotte fino al 2016 bisognerà provvedere alla sostituzione o all’adattamento dell’apparecchio attraverso la dotazione di un decoder.
Occorre fare comunque una precisazione che riguarda le antenne. Le attuali antenne non dovranno essere sostituite, andranno benissimo anche dopo l’arrivo del nuovo digitale terrestre, infatti si tratta di antenne a banda larga e possono ricevere le trasmissioni dell’intera gamma che va da 474 MHz a 866 MHz, canali da 21 a 70.
Bonus Tv 2021: quali sono le date per il passaggio al nuovo sistema?
Il cambiamento consiste nel passaggio dall’attuale sistema DVB T1 al DVB T2, ed è già stato stabilito il calendario esatto con le date fissate dal ministero dello Sviluppo Economico.
La prima data da ricordare è quella del 1° settembre 2021, alla quale tutte le trasmissioni nazionali passeranno sull’intero territorio italiano alla codifica MPEG-4. Il vero cambiamento però sarà quello che avverrà tra il 21 ed il 30 giugno 2022, quando tutte le trasmissioni digitali terrestri passeranno in tutta Italia allo standard DVB-T2.
La data del 1° settembre 2021 segnerà l’avvio in Italia delle risintonizzazioni progressive per l’attuazione del PNAF (Piano Nazionale di Assegnazione Frequenze) attraverso il quale verranno ripartite le frequenze tra le emittenti del servizio televisivo.
Questo processo sarà scaglionato per aree geografiche, con una prima fase a fine 2021 che interesserà il Nord, poi la zona centro-tirrenica all’inizio del 2022, e infine la zona centro-adriatica e del Sud che sarà interessata dal cambiamento solo nel secondo trimestre 2022. Il passaggio quindi sarà completo entro la data del 30 giugno 2022 per tutto il territorio nazionale.
Per quel che riguarda il passaggio alla nuova tecnologia per le trasmissioni tv, abbiamo un calendario che ci indica le date regione per regione.
- 1° settembre 2021 – 31 dicembre 2021: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, prov. di Trento, prov. di Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna
- 1° gennaio 2022 – 31 marzo 2022: Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna
- 1° aprile 2022 – 30 giugno 2022: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Marche.
In questo periodo molti utenti dovranno prendersi la briga di operare periodicamente la sintonizzazione dei canali, mentre altri non ne avranno bisogno in quanto l’operazione viene fatta automaticamente da molti tv e decoder. Poi entro la data del 30 giugno 2022 tutte le emittenti televisive passeranno dalle vecchie frequenze alle nuove.
Quali televisioni andranno ancora bene e quali dovranno essere cambiate?
Abbiamo detto che le televisioni prodotte prima del 2017 dovranno essere sostituite o quantomeno si dovrà intervenire adattandole usando un nuovo decoder, ma è chiaro che non è così semplice stabilire esattamente quali televisioni si potranno ancora usare, quali andranno cambiate e quali invece adattate, quindi come si fa a distinguere le une dalle altre?
Specie per gli utenti meno avvezzi all’uso delle moderne tecnologie questo cambiamento non può che indurre un certo numero di interrogativi, e capire cosa è necessario fare per poter continuare a ricevere il segnale televisivo, può non essere così semplice.
Proviamo qundi a fare un po’ di luce sull’intera faccenda, cominciando dai criteri da prendere in esame per capire se la nostra Tv andrà ancora bene dopo il passaggio alla nuova tecnologia oppure no.
Prima di tutto è importante chiarire che il cambiamento divverrà effettivo in tutta Italia alla data del 1° luglio 2022, infatti fino al 30 giugno 2022 sarà ancora possibile utilizzare anche i vecchi televisori, seppur con alcune accortezze come la risintonizzazione periodica dei canali.
A partire dal 1° luglio 2022 quindi potranno ricevere il segnale senza problemi i televisori acquistati dal 2017 in poi, data dalla quale i negozianti sono di fatto obbligati a vendere solo televisori che supportano il nuovo standard DVB-T2.
Ma se non ricordo quando ho acquistato la mia tv, come faccio a sapere se devo sostituirla oppure no? Un valido test per capire se la tv è compatibile col nuovo sistema è provare a vedere i canali HD, come ad esempio il 501 per RAIUNO HD, il 505 per Canale 5 HD, o il 507 per La7 HD.
Se almeno uno di questi canali risulta visibile significa che il televisore potrà essere usato anche dopo il 1° luglio 2022, se invece non si vede nessuno di questi canali significa che la Tv è stata comprata prima del 2017, e dovrà essere cambiata già entro il primo passaggio tecnologico, che è quello previsto per il 1° settembre 2021.
Un’altra verifica da fare riguarda la compatibilità della propria Tv con il segnale HEVC Main 10, e in questo caso bisogna provare a visualizzare i canali di test 100 e 200. Se sul canale 1 si vede Rai 1 allora si può verificare che sul canale 100 appaia la scritta “Test HEVC Main 10”.
Allo stesso modo, se Canale 5 risulta visibile, allora si procederà poi a verificare che sul canale 200 appaia la scritta “Test HEVC Main 10”. Una volta accertato che il test abbia avuto esito positivo possiamo dedurre che la Tv è in grado di ricevere il nuovo segnale trasmissivo e quindi non occorre sostituirla. Comunque non è una cattiva idea quella di ripetere il test dopo aver risintonizzato i canali, nel caso si sia riscontrato qualche problema.
Se anche dopo aver ripetuto i test il risultato non dovesse cambiare significa che entro la data del 30 giugno 2022 sarà necessario aver sostituito il televisore per poter continuare a ricevere correttamente il segnale.
Il Bonus Tv è un incentivo per comprare tv o decoder
Con la nuova manovra economica è stato prorogato anche per tutto il 2021 il bonus Tv, ed è stato aumentato il budget destinato a finanziare questi incentivi.
La Legge di Bilancio 2021 infatti ha messo a disposizione altri 100 milioni di euro che si vanno ad aggiunere ai 151 milioni già stanziati da quando il bonus è stato introdotto nel dicembre 2019.
Il budget complessivo per il bonus Tv arriva in questo modo a 251 milioni di euro. Queste ulteriori somme messe in campo dal governo serviranno non solo a finanziare gli sconti per l’acquisto di nuovi tv e decoder, ma anche per sostenere i costi di smaltimento dei vecchi dispositivi.
Il bonus Tv può essere richiesto entro il 31 dicembre 2022, e viene erogato dal Ministero dello Sviluppo Economico sotto forma di sconto applicato all’acquisto del nuovo televisore o decoder sul prezzo di vendita finale. In ogni caso il bonus non può superare i 50 euro, il che significa che se la spesa complessiva sostenuta non eccede questa cifra, il bonus copre interamente il costo del dispositivo.
La parte di spesa sostenuta per l’acquisto di Tv o decoder esterno che eccede la soglia di 50 euro invece resta a carico del consumatore.
Bonus Tv: a chi è destinato?
Il bonus Tv quindi copre fino a 50 euro della spesa sostenuta per l’acquisto di un nuovo televisore compatibile coi nuovi standard trasmissivi operativi a partire dal 1° luglio 2022, o di un decoder esterno in grado di ricevere il segnale satellitare, ma chi può beneficiare di queste agevolazioni?
Possono usare il bonus Tv quei nuclei familiari che hanno un reddito Isee che non supera i 20mila euro. Il contributo quindi non viene riconosciuto per singolo individuo ma per nucleo familiare, e solo un componente per nucleo familiare lo potrà usare, e solo per l’acquisto di un unico apparecchio.
Non tutti i negozi aderiscono all’iniziativa, quidi è bene ricordare che il bonus non può essere usato ovunque. Alcuni esercenti infatti possono rifiutarsi di applicare lo sconto in quanto aderire all’iniziativa è facoltativo, non obbligatorio.
Come si fa ad ottenere il bonus Tv? Nel momento in cui il consumatore si reca presso un punto vendita dove intende acquistare una tv o un decoder usufruendo dello sconto garantito dal bonus tv, non deve far altro che presentare al rivenditore la richiesta allegando un documento di identità valido e il codice fiscale.
Si può usare il bonus sia nei negozi fisici che nei negozi online, a patto che si tratti di “venditori del commercio elettronico operanti in Italia”. Inoltre per ulteriori dettagli riguardanti le modalità di utilizzo del bonus, visitando il sito del Ministero dello Sviluppo Economico è possibile visionare una lista dei prodotti che si possono acquistare con il bonus Tv.
Bonus Tv, come aderire all’iniziativa
I venditori operanti nel territorio italiano che intendono aderire all’iniziativa del bonus Tv, compresi quelli del settore dell’e-commerce, possono effettuare la registrazione sulla piattaforma telematica del sito dell’Agenzia delle Entrate seguendo le linee guida indicate nella Guida all’uso dell’applicazione “Bonus Tv” che contiene istruzioni dettagliate rivolte proprio ai rivenditori.
I venditori che aderiscono all’iniziativa possono recuperare lo sconto applicato al consumatore attraverso un credito d’imposta che dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi, e che si potrà usare solo in compensazione a decorrere dal secondo giorno lavorativo successivo alla ricezione dell’attestazione di disponibilità dello sconto.
L’esercente quindi procederà con la presentazione del modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. Se si utilizzano canali differenti l’operazione di versamento non si completerà correttamente.
Il problema dello smaltimento
Il bonus Tv interviene sul problema dei costi che le famiglie italiane dovranno sostenere per sostituire gli apparecchi obsoleti, andando incontro alle famiglie con un reddito Isee basso.
Vi è però un altro problema legato ad una così massiccia sostituzione di apparecchi televisivi in un lasso di tempo così breve. La cosiddetta rivoluzione tecnologica infatti rischia di avere un impatto ambientale non indifferente. Si calcola che su base mondiale saranno sostituiti circa 10 milioni di apparecchi televisivi per un totale di 180 mila tonnellate di materiali da gestire.
Ogni Paese dovrà quindi provvedere a correre ai ripari stabilendo un piano efficace per il recupero e per il corretto riciclo degli apparecchi dismessi.
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