Aumenti in bolletta, per far fronte ai rincari contributo di solidarietà per redditi sopra i 75 mila euro

Lo scopo dovrebbe essere quello di contrastare gli aumenti sulle bollette di gas e luce cui milioni di famiglie e imprese italiani si trovano a fronteggiare in questi mesi, soprattutto nella prospettiva di un perdurare della crisi energetica anche per buona parte del 2022.

L’idea che il governo guidato da Mario Draghi sta prendendo in considerazione in questo momento è quella di introdurre un contributo di solidarietà che andrebbe ad interessare i redditi che superano la soglia dei 75 mila euro, e questo dovrebbe permettere di ottenere risorse per intervenire contro l’aumento delle bollette.

Di questa ipotesi il presidente del Consiglio ha parlato nel corso dell’ultima cabina di regia, ma all’interno dell’attuale maggioranza non tutti sono concordi sul proseguire in questa direzione. Ma di cosa si tratterebbe esattamente? La misura servirebbe a sterilizzare gli aumenti delle bollette di gas ed energia elettrica per le famiglie italiane annullando gli effetti del taglio dell’Irpef per alcune classi di reddito.

In particolare si sta valutando se annullare gli effetti del taglio dell’Irpef solo per i redditi che superano il tetto dei 75 mila euro. Favorevoli a questa ipotesi il Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico e Liberi e Uguali, mentre Lega, Forza Italia e Italia Viva hanno accolto l’idea con molto meno entusiasmo.

Nel corso della riunione della cabina di regia si è discusso tra l’altro proprio dell’emendamento del governo alla Legge di Bilancio 2022 con il quale si interviene sulla pressione fiscale con il taglio dell’Irpef e dell’Irap attraverso uno stanziamento di 8 miliardi di euro complessivamente.

Di questi, 7 miliardi di euro andranno al taglio strutturale dell’Irpef, mentre 1 miliardo servirà per il taglio dell’Irap. L’accordo in tal senso è stato già raggiunto all’interno della maggioranza, mentre per quanto riguarda il contributo di solidarietà il dibattito è ancora aperto.

Cosa prevede la proposta del contributo di solidarietà

Il governo guidato da Mario Draghi sta valutando la possibilità di congelare per un anno o forse due il taglio dell’Irpef che con l’attuale riforma dovrebbe portare dei benefici anche ai redditi superiori a 75 mila euro.

L’idea del presidente del Consiglio sarebbe quella di riuscire in questo modo ad ottenere delle risorse da stanziare per ridurre gli aumenti nelle bollette di gas e luce che interessano tutte le famiglie italiane.

Ricordiamo che il taglio dell’Irpef è stato finanziato attraverso la Legge di Bilancio 2022 e consisterebbe in un costo totale che dovrebbe aggirarsi tra i 250 e i 270 milioni di euro per la fascia di reddito più alta.

Nel caso in cui questa proposta dovesse andare in porto, allora l’entrata a regime del taglio dell’Irpef per i redditi più alti verrebbe sospesa per il 2022 e probabilmente anche per il 2023.

Una proposta, quella ch Draghi ha messo sul tavolo della cabina di regia, che arriva dopo la riunione coi sindacati che hanno proposto proprio di eliminare i vantaggi fiscali previsti dal taglio dell’Irpef per i redditi che superano i 75 mila euro. Un vantaggio che tutto sommato è contenuto, e che si aggira infatti intorno allo 0,2% del reddito complessivo.

La sottosegretaria all’Economia, Maria Cecilia Guerra, ha precisato che sono tuttora in corso valutazioni per migliorare il profilo distributivo della manovra, nel tentativo di dare attuazione pratica alle richieste avanzate dai sindacati. La sottosegretaria del Tesoro ha anche fatto sapere che uno degli interventi previsti è quello di introdurre un aiuto temporaneo contro il caro bollette per le famiglie con reddito basso.

Il contributo di solidarietà contro gli aumenti in bolletta ci sarà?

Al momento una decisione non è stata ancora presa, e all’interno della maggioranza che sostiene l’esecutivo di Mario Draghi il dibattito politico prosegue con il M5s, il Pd e LeU che si schierano a favore del contributo di solidarietà, e dall’altra Lega, Forza Italia e Iv che invece sono contrari.

Lo stesso presidente del Consgilio ha alcuni dubbi circa la validità di tale intervento, così pure il ministro dell’Economia Daniele Franco.

Tra i più scettici sulla validità della soluzione del contributo di solidarietà contro gli aumenti in bolletta troviamo Antonio Tajani di Forza Italia, che ha espresso il timore che possa trattarsi alla fine di una sorta di patromoniale. “Non siamo affatto d’accordo” ha spiegato Tajani “il contributo per impedire l’aumento delle bollette può arrivare dall’applicazione della riforma dell’Irpef, ci possono essere 2 miliardi”.

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