Adempimenti fiscali in caso di infortunio e malattia: ecco cosa cambia con le nuove regole per partite Iva

Con l’arrivo del nuovo anno entrano in vigore le nuove regole che interessano professionisti con partita Iva regolarmente iscritti all’albo inerenti gli adempimenti fiscali da rispettare quando si interrompe temporaneamente l’attività lavorativa a causa di infortunio o malattia.

Le nuove regole riguarderanno in particolare tutti quei professionisti che si troveranno costretti ad interrompere l’attività lavorativa per via di un infortunio o causa malattia per i quali si prevede una sospensione dagli adempimenti fiscali e previdenziali da 30 a 60 giorni.

Tutte le novità sull’argomento saranno inserite nel testo definitivo della Legge di Bilancio 2022, ma non tutte le partite Iva saranno interessate dalle nuove regole, bensì solo i professionisti che risultano regolarmente iscritti ad un albo professionale.

La manovra economica messa a punto dal governo di Mario Draghi introduce nuove norme che in questo caso offrono un vantaggio ai professionisti che non possono lavorare a causa di infortunio o malattia e si trovano in quello stesso periodo di tempo a dover affrontare scadenze fiscali.

In particolare il testo della Legge di Bilancio prevede che quei professionisti che interrompono l’attività lavorativa per malattia, o a causa di ricovero per patologia in corso, o ancora per sottoporsi ad un intervento chirurgico o per un infortunio grave o per inabilità temporanea di oltre tre giorni, siano momentaneamente esonerati da qualsiasi responsabilità fiscale e quindi non sanzionabili se non rispettano una scadenza.

Quando scatta la sospensione degli adempimenti tributari

Nel momento in cui un libero professionista o un lavoratore autonomo che risulta regolarmente iscritto a un ordine professionale subisce un infortunio, può beneficiare dell’esonero dagli adempimenti fiscali, come per esempio quello relativo al pagamento delle tasse.

Non sono previste proroghe invece per alcune altre tipologie di appuntamenti con il fisco, come ad esempio eventuali liti con l’amministrazione finanziaria e con gli enti impositori e per quel che riguarda le scadenze previdenziali o giudiziarie.

Tutte le nuove norme che riguardano questo aspetto sono state inserite nella Legge di Bilancio 2022, e superano quanto stabilito nel ddl sulla malattia dei professionisti che era stato presentato nel 2019 ed era stato più volte discusso in Aula, senza tuttavia superare l’esame del Parlamento per via della carente copertura finanziaria.

Con la nuova legge di bilancio infatti il governo Draghi ha stanziato a copertura delle nuove misure 21 milioni di euro l’anno.

La sospensione dell’obbligo di rispettare le scadenze fiscali scatta per il libero professionista quando si verificano le condizioni di inabilità temporanea per oltre tre giorni per una o più delle seguenti cause:

  • malattia a casa
  • ricovero per malattia
  • intervento chirurgico
  • infortunio sul lavoro
  • parto prematuro

Quanto alla durata della sospensione questa può arrivare fino a:

  • 30 giorni nel caso di interruzione della gravidanza oltre il terzo mese
  • 30 giorni in caso di malattia a casa o con ricovero, a decorrere dalla data di fine malattia o di dimissioni dalla struttura sanitaria
  • 60 giorni a partire dalla data di ricovero o di malattia in tutti gli altri casi

Si può beneficiare della sospensione anche nel caso in di decesso del libero professionista, a patto che risulti in essere un mandato professionale tra le parti che ha come data della sottoscrizione una data antecedente al decesso. Le somme dovute nel periodo di sospensione devono poi essere versate entro il primo giorno successivo alla scadenza della stessa.

Non potranno invece beneficiare della sospensione dalle scadenze fiscali circa 430 mila tributaristi iscritti alla Gestione separata dell’Inps, in quanto come specificato in partenza, prerequisito per poter accedere all’agevolazione è risultare iscritti ad albo professionale.

E per quei professionisti che sono rimasti tagliati fuori da questa norma restano ben poche speranze che vengano apportate modifiche alle nuove regole nell’attuale Legge di Bilancio, e questo per via dei tempi stretti legati al fatto che l’approvazione definitiva deve arrivare entro l’ultimo giorno dell’anno.

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