Con prezzi di gas e luce alle stelle da mesi, e il rischio che la situazione nelle prossime settimane continui a peggiorare con il progressivo deteriorarsi dei rapporti tra i Paesi dell’Ue e la Russia nell’ambito della crisi ucraina, per migliaia di famiglie italiane il bonus sociale diventa una misura fondamentale.

I vari bonus bollette introdotti dal governo di Mario Draghi vengono infatti di volta in volta prorogati per consentire non solo alle famiglie ma anche alle imprese di beneficiare di sconti ed altre agevolazioni in grado di ridurre il pesante impatto dei rincari.

Tra i vari bonus bollette in particolare ci concentriamo in questo caso sul bonus sociale che permette alle famiglie che rientrano nei requisiti previsti dalla normativa di beneficiare di uno sconto immediato sulle bollette di gas e luce.

Per avere accesso al bonus sociale in particolare bisogna soddisfare dei requisiti di reddito, e in linea generale si tratta di un’agevolazione riservata alle famiglie che versano in condizioni di disagio economico.

Vi è poi un bonus sociale disagio fisico che è destinato invece a quei nuclei in cui è presente uno o più soggetti che per via delle particolari condizioni di salute in cui si trovano hanno bisogno di utilizzare appositi dispositivi medici il cui funzionamento è elettrico.

Ma tornando al bonus sociale per disagio economico notiamo che vi sono diverse novità per il 2022, ed in particolare a partire dal 1° aprile scattano delle modifiche che estendono di fatto la platea dei beneficiari, allargata ad altri 5,2 milioni di persone per via dell’innalzamento del tetto Isee da non superare per accedere al bonus.

Come funziona e a chi spetta il bonus sociale 2022

Accedere al bonus sociale è in realtà molto semplice in quanto non occorre presentare alcuna domanda. Il bonus viene riconosciuto sotto forma di sconto automatico sulle bollette di gas e luce, che saranno quindi ridimensionate per coloro che risultano in possesso dei requisiti previsti dalla normativa che introduce l’agevolazione.

Nel dettaglio quindi il bonus spetta ai nuclei familiari che si trovano in condizioni di disagio economico o in caso di famiglie numerose. Possiamo sintetizzare i criteri sulla base dei quali viene riconosciuto il bonus come di seguito illustrato per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022 in cui il bonus viene riconosciuto:

  • ai nuclei con Isee fino al tetto di 8.265 euro
  • alle famiglie con almeno 4 figli a carico e Isee che non supera il tetto dei 20.000 euro
  • ai nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza.

Perché il bonus sociale disagio economico possa essere riconosciuto è necessario che le bollette risultino intestate ad uno dei componenti del nucleo familiare Isee.

Ciascun nucleo familiare ha diritto ad un solo bonus per tipo, il che significa che viene riconosciuto uno sconto sulla bolletta della luce, uno sulla bolletta del gas, ed uno sulla bolletta dell’acquedotto per anno di competenza della Dsu secondo il vincolo di unicità.

Il bonus sociale viene assegnato solo se vengono soddisfatti anche i requisiti della fornitura, ed in particolare:

  • la tariffa deve essere per uso domestico (sono esclusi dal bonus le forniture di locali ad uso commerciale o ad usi diversi da quello abitativo a carattere familiare)
  • nel caso del bonus sociale idrico la fornitura deve essere per uso abitativo attivo, quindi con erogazione del servizio in corso, o temporaneamente sospeso per morosità.

Se non risulta soddisfatta nessuna delle due condizioni allora uno dei componenti del nucleo familiare Isee deve usufruire di una fornitura condominiale (centralizzata) dii gas naturale e/o idrica per uso civile attiva, e comunque destinata a locali ad uso abitativo a carattere familiare.

Come cambia il bonus sociale dal 1° aprile 2022

Ci sono delle importanti novità che riguardano il bonus sociale a partire dal mese di aprile 2022. Infatti il decreto Energia pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 marzo stabilisce che il bonus spetta a tutte le famiglie che non superano il tetto Isee di 12.000 euro (fino a marzo 2022 il tetto Isee era fissato come abbiamo visto a 8.265 euro).

Questa modifica va di fatto ad estendere la platea dei beneficiari raggiungendo circa 5,2 milioni di persone in più secondo le stime. Il nuovo tetto sarà valido dal 1° aprile fino al 31 dicembre 2022 salvo ulteriori proroghe.

Per quanto riguarda le modalità per accedere all’agevolazione non vi sono novità, infatti per ricevere lo sconto previsto dal bonus sociale non bisogna presentare alcuna domanda, viene direttamente riconosciuto sotto forma di sconto automatico in bolletta a chi è in possesso dei requisiti previsti.

Tutto quello che bisogna fare è presentare annualmente la Dsu, sulla base di cui il bonus viene effettivamente assegnato. Il bonus sociale per disagio economico infatti viene riconosciuto a seconda dell’Isee del nucleo familiare che, a sua volta, si evince dalla Dichiarazione Sostitutiva Unica appunto.

Come si ottiene il bonus sociale bollette se si vive in condominio o in affitto

Possono beneficiare del bonus sociale per disagio economico anche quei nuclei familiari che vivono in condominio e che quindi usufruiscono di forniture centralizzate di gas naturale e/o idriche. In tal caso le forniture devono rispettare requisiti specifici che nel caso del gas sono i seguenti:

  • il Pdr (punto di riconsegna) deve essere relativo a un condominio in cui si trovano unità abitative che usano il gas naturale in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare
  • le forniture di gas devono essere utilizzate per riscaldamento e/o uso cottura cibi e/o produzione di acqua calda sanitaria
  • la fornitura deve risultare attiva
  • le forniture di gas devono essere utilizzate dal cliente domestico in locali che sono adibiti ad uso abitativo a carattere familiare.

Nel caso delle forniture idriche i requisiti devono essere invece i seguenti:

  • la fornitura deve risultare attiva
  • la fornitura deve risultare intestata ad uno dei componenti del nucleo familiare Isee.

Nel caso di nuclei familiari che vivono in affitto quindi esiste la possibilità di beneficiare del bonus sociale, non solo se si abita in un appartamento in condominio, ma anche in case indipendenti.

Deve tuttavia risultare soddisfatta una condizione imprescindibile: è possibile usufruire dello sconto sulle bollette solo se si è intestatari del contratto per la fornitura di energia elettrica, di gas o di acqua potabile.

Il problema si pone quindi nel momento in cui le utenze sono intestate non all’inquilino bensì al proprietario dell’immobile, perché in quel caso non è possibile beneficiare dell’agevolazione.

Una situazione analoga a quella che si profilerebbe nel caso di una famiglia che vive in un’abitazione concessa in comodato d’uso gratuito, ad esempio a casa dei nonni, con le bollette intestate anche in questo caso al proprietario di casa e non all’inquilino.

Bonus sociale, gli importi dello sconto sulle bollette di gas e luce

Per quel che riguarda gli importi del bonus e quindi degli sconti sulle bollette di gas e luce, tutti i dettagli sono reperibili sul sito dell’Arera. Nel caso del bonus sociale elettrico, come accennato, l’importo dipende dal numero di componenti del nucleo familiare Isee che sono indicati nella Dsu, e avremo quindi uno sconto che può andare da un minimo di 165,50 euro fino ad un massimo di 235,80 euro

Anche per il bonus sociale gas gli importi variano in base al numero di componenti del nucleo familiare Isee, ma anche alla categoria d’uso associata alla fornitura agevolata (solo uso acqua calda sanitaria e/o cottura cibi, solo uso riscaldamento, entrambi i tipi di utilizzo) nonché alla zona climatica in cui si trova l’abitazione fornita.

Nel caso del bonus sociale gas quindi l’importo dello sconto sulla bolletta del gas può andare da un minimo di 62,10 euro fino ad un massimo di 571,50 euro se si tratta di famiglie con fino a 4 componenti. Nel caso di famiglie con oltre 4 componenti nel nucleo familiare Isee lo sconto può andare da 112,5 euro fino a 816,3 euro.

A partire dal 1° aprile 2022 i dati sui risparmi in bolletta dovranno essere rielaborati sulla base delle modifiche introdotte con il decreto Energia e tenendo conto dell’andamento dei prezzi e quindi di eventuali ulteriori aumenti.

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