lente d'ingrandimento su calcolatrice e banconote da 50 euro

Alcune categorie di lavoratori dipendenti potranno ricevere un bonus extra secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023. La misura è rivolta in particolare ad alcuni lavoratori del settore pubblico, per i quali è stato stanziato 1 miliardo di euro per l’erogazione di un piccolo bonus mensile.

Il bonus è destinato in modo specifico ai dipendenti delle amministrazioni statali, che secondo quanto previsto dall’articolo 62 della nuova manovra economica avranno diritto al bonus che sarà erogato automaticamente in busta paga per l’intera durata del 2023.

Naturalmente la misura dovrà superare il vaglio delle commissioni parlamentari e dovrà poi passare dalle Camere per la discussione e l’approvazione definitiva. Ma come funziona esattamente il bonus 2023 per il pubblico impiego, e quali sono gli importi previsti? Proviamo a fare il punto.

Bonus dipendenti statali 2023, come funziona e a quanto ammonta

Abbiamo detto che l’articolo 62 del testo della manovra economica cui sta lavorando l’attuale esecutivo stanzia in tutto 1 miliardo di euro per il bonus statali 2023. Più nello specifico si tratta di parte della spesa a carico del bilancio dello Stato per la contrattazione collettiva nazionale per il triennio 2022-2024.

La Legge di Bilancio 2023 stabilisce quindi un incremento dell’importo, per il solo anno 2023, per l’erogazione di un bonus extra rivolto ai dipendenti delle amministrazioni statali.

La norma inserita nella nuova manovra economica specifica inoltre che per il personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici che non fanno parte dell’amministrazione statale, la spesa per l’erogazione del bonus sarà interamente sostenuta dalle relative amministrazioni.

Vediamo ora in che modo sarà strutturato questo bonus dedicato ai dipendenti statali dell’amministrazione pubblica. Si tratta di un bonus mensile corrisposto per 13 mensilità in tutto, il cui importo sarà dell’1,5% dello stipendio percepito dal beneficiario.

Non avrà pertanto alcun effetto sull’indennità premio di fine servizio, né sull’indennità sostitutiva di preavviso, sul TFR, o sulle indennità per cessazione del rapporto di lavoro da corrispondersi agli eredi che vivevano a carico del prestatore di lavoro in caso di morte di quest’ultimo.

Saranno ulteriori decreti del ministero dell’Economia e delle Finanze a stabilire poi, nel corso del 2023 in che modo saranno ripartite le somme previste dal bonus statali, tenendo conto anche del personale che risulterà in servizio al 1° gennaio del prossimo anno.

Viene altresì precisato che l’importo, comprensivo degli oneri contributivi ai fini previdenziali e dell’IRAP, rientra nell’importo complessivo massimo che spetterà, per ciascun anno del triennio 2022-2024, al rinnovo dei contratti del pubblico impiego.

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