Guardando il calendario macroeconomico per la sessione asiatica di oggi si può individuare la riunione della Reserve Bank of Australia che si è rivelata un non-evento, come previsto.
La Banca ha lasciato i tassi di interesse invariati e più o meno astenendosi dall’apportare modifiche al suo comunicato. Ha sottolineato che l’inflazione dovrebbe rimanere bassa, i consumi delle famiglie rimangono una fonte di incertezza e che la crescita dei salari rimane bassa, ed è probabile che continui per un po’.
Il dollaro australiano non si è affatto mosso, e dopo oltre un’ora dal rilascio scambia addirittura lo 0,2% in più rispetto al dollaro USA. Tutto sommato, le mosse nelle principali valute sono insignificanti, con il dollaro neozelandese comunque peggiore del paniere. Sta perdendo lo 0,1% delle 6:46 del BST dopo una brutta lettura riguardante la fiducia delle imprese per il secondo trimestre.
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L’indagine NZIER ha mostrato che la fiducia delle imprese ha raggiunto il suo minimo di 7 anni. Ciò in concomitanza con l’ultimo approccio RBNZ che suggerisce che il NZD potrebbe essere scambiato ancora a livelli elevati, e un accenno a un possibile taglio dei tassi non appena il prossimo anno pone un rischio al ribasso per il dollaro neozelandese. Tuttavia, è necessario essere consapevoli del fatto che il kiwi è stato recentemente spesso ribassato, quindi la probabilità di un crollo sostanziale potrebbe essere contenuta.
L’AUDNZD si sta avvicinando a un livello tecnico cruciale e, se riesce a superarlo, potrebbe portare a una mossa anche verso 1.1120.
Fonte: xStation5
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