Grandi manovre sul Forex tra ieri e oggi 19 aprile. A seguito della pubblicazione di una serie di dati macro sull’Eurozona e sugli Usa, il cambio Euro Dollaro ha registrato continue sollecitazioni che solo oggi sembrano essere rientrate. Mentre è in corso la scrittura del post, il cross EUR/USD registra un rialzo dello 0,13 per cento a quota 1,1247. Questo valore non rende l’idea di quanto avvenute nelle scorse ore visto che ieri la stessa coppia si era portata fino a 1,2227. Il forte deprezzamento subito dall’Euro nei confronti del Dollaro è stato un effetto dei tanti negativi dati macro arrivati dall’Eurozona nella mattinata di ieri. Tra l’altro l’indebolimento dell’Euro, prima del recupero che sembra emergere questa mattina, aveva determinanto un allargamento delle perdite rimediate da inizio anno dalla Moneta Unica nei confronti del Biglietto Verde fino all’8,67 per cento.
Come detto il nuovo scivolone dell’Euro sul Dollaro è stato causato dai deboli market mover dell’Eurozona diffusi ieri mattina ed è stato poi amplificato dai forti dati macro che parallelamente sono arrivati dagli Usa. Sconvolge in tal senso il timing perchè il deprezzamento dell’Euro ha avuto inizio nel momento in cui Markits ha iniziato a pubblicare gli indici PMI di Francia, Germania ed Eurozona. I risultati deboli, e in molti casi inferiori alle attese, di questi indicatori hanno determinanto inevitabilmente uno spostamento sul Dollaro. Per capire la natura stessa di quanto avvenuto è utile elencare quelle che sono state le prestazioni dell’attività manifatturiera delle principali economie dell’area Euro. In particolare il PMI manifatturiero della Francia ha segnato un calo a quota 49,6 punti dai 49,6 punti precedenti e contro le attese su un aumento a 50 punti. I ati hanno confermato che la manifattura francese è in contrazione.
E’ andata solo leggermente meglio alla Germania il cui PMI manifatturiero è salito a quota 44,5 punti dai 44,1 punti restando però lontano da 45 punti attesi dagli analisti. Per finire il PMI complessivo dell’Eurozona ha registrato un aumento a quota 47,8 punti dal precedente 47,5 punti restando sotto le attese di 47,9 punti.
Il fatto che tutti gli indici PMI citati siano inferiori a 50 punti e siano quindi rappresentativi di una contrazione dell’attività, assottiglia le speranze su una ripresa economica dell’Eurozona nel secondo trimestre. Arrivati a questo punto sono già in tanti a ritenere che l’economia dell’area Euro possa tornare a crescere nel secondo semestre.
Purtroppo per l’Euro questi market mover sono arrivati a ridosso della pubblicazione degli ultimi dati macro Usa. Il nuovo aumento delle vendite al dettaglio degli Stati Uniti e l’ennesimo calo delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, hanno confermanto il positivo stato di salute degli Usa.
Nella giornata di ieri, quindi, si è avuto un esempio concreto degli effetti dell’andamento dell’economia sul cambio Euro Dollaro. Il cross EUR/USD oggi appare in ripresa ma la scottatura di ieri resta.
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