Forex trading, il calendario dei market mover 15-19 luglio 2019

Dopo l’abbuffata di informazioni di politica monetaria provenienti dalle Banche centrali nella scorsa settimana, l’attuale settimana si apre con poche informazioni di rilievo (a parte l’indice manifatturiero del NY Empire State, che prevediamo in miglioramento), tanto che il nostro calendario economico dei market mover per il forex trading parte direttamente dalla giornata dì martedì 16 luglio 2019, quando dalla Gran Bretagna giungeranno nuovi dati sui salari medi e sulle richieste dei sussidi di disoccupazione. Prevediamo una stabilità sostanziale di entrambi i dati, con il tasso di disoccupazione che dovrebbe rimanere al 3,8%.

Dall’area euro arriveranno invece i dati sull’IPC italiano e, soprattutto, la rilevazione ZEW delle condizioni economiche tedesche e del sentimento sull’economia tedesca, con quest’ultimo dato forse in miglioramento. La bilancia commerciale dell’area euro (ex 15,7 mld euro) chiuderà una giornata comunque non troppo impattante sui mercati. Dall’area dollaro, i dati più importanti saranno quelli delle vendite al dettaglio dei beni essenziali, che a giugno potrebbero crescere in maniera più lieve rispetto al mese precedente (da 0,5% a 0,2%).

La giornata di mercoledì 17 luglio 2019 è invece dedicata quasi interamente ai dati IPC, con quello annuale e mensile britannico che dovrebbe rimanere stabile a 2,0% e 0,3%. Nessuna variazione è prevista anche per i dati aggregati euro, con l’indice dei principali prezzi al consumo annuale a giugno stabile all’1,1%, e con l’IPC annuale e mensile a giugno pari all’1,2% e allo 0,1%. Dagli USA il principale dato sarà quello dei permessi di costruzione, che attendiamo stabili a 1,3 milioni.

Giungiamo così alla giornata di giovedì 18 luglio 2019, che si apre con i dati giapponesi sulla bilancia commerciale, con deficit in contenimento. Dalla Gran Bretagna arrivano i dati sulle vendite al dettaglio, che crediamo possano migliorare rispetto al mese precedente, con indicatore annuale da 2,3% a 2,6%, e mensile da -0,5% a -0,3%. Dagli USA occhio ai dati sulla produzione della Fed di Filadelfia, che dovrebbero migliorare, mentre le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione non dovrebbero mostrare grandi variazioni.

Chiudiamo infine con la giornata di venerdì 19 luglio 2019. In un contesto povero di dati per l’area euro, dagli Stati Uniti ne arriveranno in abbondanza, per quanto non riteniamo che – salvo clamorose sorprese – potranno orientare in modo decisivo i cambi. Di interesse i discorsi di alcuni membri FOMC: tra la serata di giovedì e il venerdì parleranno Bostic, Bullard e Rosengren.

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