Guerra dazi Usa VS Cina: conseguenze su borse e forex

I fatti sono noti: tra la fine di luglio e l’inizio di agosto il presidente americano Trump ha annuciato l’introduzione a partire dall’1 settembre di nuovi dazi contro le merci cinesi fino ad oggi escluse dal carico fiscale. La reazione cinese in questa occasione è stata asimmetrica nel senso che Pechino ha alzato l’asticella dello scontro con Trump decidendo la svalutazione dello Yuan.

Se tutti questi avvenimenti è stato detto di tutto ma scarsa attenzione, complice anche il periodo estivo, è stata dedicata a quelli che potrebbero essere gli effetti su valute ed azioni dell’intensificarsi della guerra commerciale Usa-Cina. Questo post sarà dedicato a colmare questa lacuna offrendo un contributo per meglio comprendere quali potrebbero essere le possibili evoluzioni della guerra dei dazi in atto. In altre parole la domanda alla quale si proverà a dare una risposta sarà: quali sono gli impatti su borse e valute del nuovo più forte scontro tra Usa e Cina?

Ovviamente la risposta a questo interrogativo non sarà soggettiva. Al contrario per dare al lettore un quadro completo degli eventi si farè riferimento a quelle che sono le previsioni di alcuni importanti analisti. In questo articolo si sono raccolti proprio i punti di vista di quattro diverse case di analisi in merito agli effetti dello scontro Usa VS Cina su Forex e mercati azionari. La decisione di raccogliere in un unico post tutti i contributi non è casuale. A causa del periodo estivo, infatti, l’analisi sugli effetti non tanto della guerra commerciale in generale quanto degli ultimi sviluppi ha avuto scarso risalto.

Usa VS Cina: effetti su borse e Forex secondo Intermonte

Intermonte è una SIM italiana molto conosciuta. Secondo Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM, è possibile che, dopo l’iniziale sell-off successivo alla notizia della svalutazione dello Yuan, i mercati possano vivere una fase di maggiore tranquillità. L’analista Cesarano, comunque, invita a non abbassare la guardia già a metà agosto. Secondo l’esperto, infatti, nella settimana attuale lo Yuan cinese potrebbe esser portato contro il Dollaro Usa fino a 7,20/7,25 vale a dire fino a circa il 4/5 per cento di svalutazione ossia ad un livello che corrisponde alla “metà dei dazi minacciati da Trump“. Questo l’allert di Cesarano.

Usa VS Cina: effetti su Forex e borse secondo Intesa Sanpaolo

Anche gli analisti di Intesa Sanpaolo sono intervenuti sugli ultimi sviluppi della guerra commerciale Usa Cina analizzando i possibili effetti della svalutazione dello Yuan decisa da Pechino. Secondo gli esperti della banca italiana la valuta cinese si è assestata a quota 7,04 contro il dollaro Usa. Dall’inizio della guerra commerciale il deprezzamento è stato pari al 12,3 per cento. Gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno posto l’accento sul fatto che il Tesoro Usa ha sostenuto che la Cina è arrivata a manipolare l’andamento della sua moneta al fine di “ottenere un ingiusto vantaggio competitivo“. Lo stesso Tesoro Usa, però, non è stato in grado di fornire alcuna prova sull’accusa mossa contro Pechino.

Usa VS Cina: effetti su borse e Forex secondo Natixis

Le ultime novità sulla guerra commerciale tra Usa e Cina sono state ovviamente analizzate anche da case e broker esteri. Esty Dwek, Head of Global Market Strategy Dynamic Solutions di Natixis Investment Manager, ha detto chiaramente che la svalutazione dello Yuan e l’attraversamento da parte della valuta cinesi del livello chiave di quota 7, le possibilità di un accordo tra Usa e Cina sui dazi sono diventate molto più basse rispetto ad un mese fa.

Secondo Dwek, comunque, va anche dato atto che la Cina, nel tentativo di allentare la tensione, ha fissato il suo ultimo ancoraggio al di sotto di quota 7. Alla luce di tale situazione Natixis si attende che i policy maker cinesi scelgano di mantenere la valuta “relativamente stabile rispetto ai livelli attuali”. In altre parole Natixis non si attende una significativa svalutazione.

Usa VS Cina: effetti su borse e valute secondo Janus

Anche Janus ha analizzato le possibili conseguenze degli ultimi aggiornamenti della guerra commerciale Usa-Cina. Secondo Paul O’Connor – Head del team Multi-asset di Janus Henderson Investors, è molto probabile che Pechino metta in campo altre misure per dare sostegno alla propria economia. La Cina non può permettesi di soccombere alla guerra dei dazi e quindi è necessario essere pronti a tutto.

Ma se Pechino si riserva di scendere ancora in campo con altri provvedimenti allora è evidente che, proseguendo su tale strada, lo scontro tra Stati Uniti e Cina non potrà far altro che registrare un aumento di intensità che, a sua volta, porterebbe Pechino a nuove misure. Insomma Janus è consapevole che, seguendo questa strada, si creerà un circolo vizioso difficile da distruggere. Cosa fare quindi? Secondo l’analista fino a quando non sarà chiaro ai mercati quello che sarà il percorso per una significativa attenuazione del conflitto Cina-USA, gli interventi del governo di Pechino saranno in grado solo in parte di compensare “l’impatto dominante delle preoccupazioni sul sentiment economico e di mercato“. Per il gestore, quindi, è necessaria una svolta chiara e comprensibile per poter ridare maggiore serenità ai mercati azionari ma anche al Forex.

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