Nella giornata di ieri il dollaro si è rafforzato grazie a buoni dati domestici relativi agli ordinativi di beni durevoli, che hanno sorpreso favorevolmente le attese degli analisti, mostrando un miglioramento contro aspettative di marginale flessione. Ha sorpreso positivamente anche la seconda lettura del Pil del terzo trimestre, che ha mostrato una revisione verso l’alto. Di contro, non sono state fornite particolari novità dal Beige Book, che ha riportato una espansione modesta dell’attività rilevando come l’incertezza sulla politica commerciale rimanga un peso per le imprese.
Ad ogni modo, il rafforzamento dell’USD nel cambio euro dollaro ha avuto una battuta d’arresto durante la notte, quando il presidente Donald Trump ha firmato la legge per la tutela dei diritti umani dei protestanti di Hong Kong, inducendo così negative reazioni da parte della Cina. Considerato che oggi i mercati sono chiusi per il Thanksgiving, questa evoluzione dovrebbe tenere banco, e il dollaro dovrebbe dunque stabilizzarsi, tranne particolari novità dall’area euro.
A proposito di euro, oggi i dati sono attesi positivi e, solamente a meno di delusioni negative, la valuta unica europea potrebbe dunque beneficiarne. Tuttavia, anche nel rispetto delle aspettative, non riteniamo questi dati macro siano da soli sufficienti per poter indurre l’euro al rialzo nei confronti del dollaro. Le prospettive di breve termine sul cambio euro dollaro sono dunque quelle di una stabilizzazione.
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