Dopo aver toccato quota 1,2950 GBP/USD e 0,8497 EUR/GBP, la sterlina ha ritracciato parzialmente sulle proprie posizioni, ponendo ora agli investitori il lecito dubbio se si possa o meno ancora sperare su una GBP più forte dell’attuale soglia.
Il rialzo di ieri, con i massimi di cui sopra, è infatti dovuto principalmente alla pubblicazione delle nuove stime di YouGov, che attribuivano ai conservatori di Boris Johnson una maggioranza assoluta di 359 seggi. Al di là delle valutazioni politiche, è ben noto che i mercati odiano l’incertezza, e che dunque un simile sondaggio avrebbe potuto favorire la formazione di un governo più stabile.
Da quel momento, poi, la sterlina ha leggermente ritracciato, rientrando in area 1,28 nei confronti del dollaro e 0,85 nei confronti dell’euro.
Ma cosa accadrà ora alla sterlina?
In linea di massima, su questi livelli la sterlina è già piuttosto forte e, dunque, per poter permettere alla valuta britannica di salire ancora saranno necessari segnali più decisivi e significativi. Ci sono inoltre alcune resistenze chiave abbastanza importanti, rispettivamente poste a 1,30 nei confronti del dollaro e 0,845 nei confronti dell’euro.
Sul fronte dei dati oggi esce invece la statistica aggiornata sul credito al consumo. Ad ogni modo, a dominare sulla sterlina, oggi e nei prossimi giorni, saranno sicuramente i sondaggi in relazione alle imminenti elezioni politiche, tali da condizionare i principali cross che hanno la valuta britannica come controparte.
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