Le elezioni britanniche, che hanno condotto una larga vittoria dei conservatori, hanno per il momento impattato positivamente sui mercati finanziari.
A ricordarlo è una recente nota a cura di Azad Zangana, Senior European Economist and Strategist, e Sue Noffke, Head of UK Equities, di Schroders, secondo cui le elezioni hanno portato a una vittoria netta, più delle attese, per il Partito Conservatore.
Come conseguenza di quanto sopra, Schorders ritiene che il Regno Unito non avrà difficoltà a lasciare l’Unione Europea come programmato il 31 gennaio 2020, utilizzando l’accordo di uscita attuale. I rapporti commerciali, le frontiere e sostanzialmente ogni altro aspetto delle future relazioni con l’UE dovranno essere negoziati in seguito, entro il 31 dicembre 2020, anche se l’accordo attuale prevede già la possibilità di un’estensione di due anni.
Dunque, anche se è vero che il Primo Ministro Johnson ha dichiarato che non si andrà oltre dicembre 2020, questa possibilità in realtà non può essere del tutto esclusa.
Per quanto attiene la reazione dei mercati, Sue Noffke, Head of UK Equities, ha dichiarato come l’azionario britannico ha reagito positivamente questa mattina. “Questo esito elettorale in molti modi rende di nuovo investibile il mercato azionario del Regno Unito per coloro che sono rimasti in disparte a causa dell’elevato livello di incertezza politica. I settori che sono stati più colpiti da questa incertezza – come i titoli azionari focalizzati sull’economia domestica, le aziende di medio taglio, le banche, le imprese edili, le utility e i retailer – sono tra quelli che oggi stanno registrando i guadagni maggiori” – ha aggiunto.
Anche la sterlina si è rafforzata contro le sue principali controparti e, dunque, alcuni titoli azionari focalizzati sui mercati internazionali stanno sottoperformando rispetto ad altre aree del mercato.
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