Fondo Indennizzo Risparmiatori: come inviare domanda e chi può accedere al FIR

Il Fondo Indennizzo Risparmiatori FIR è ora una realtà. Con la pubbliazione dell’ultimo decreto attuativo del FIR, è ora possibile inviare le domande per ottenere il rimborso a titolo di indennizzo per i danni subiti (e ovviamente accertati) per cattiva condotta delle banche. 

Poichè il FIR è attivo a partire da oggi 22 agosto 2019, sarà di conseguenza a partire da oggi che sarà possibile presentare al Fondo Indennizzo Rispamiatori la domanda per avere accesso al rimborso. In questa guida risponderemo a due domande in particolare: come inviare le domande e chi può accedere al Fondo Indennizzo Risparmiatori. 

Fondo Indennizzo Risparmiatori come inviare le domande 

Come fare per inviare la domanda al Fondo Indennizzo Risparmiatori? Grazie ai nuovi decreti attuativi l’iter per l’inoltro della domanda di accesso al rimborso è molto semplice. La legge stabilisce che è necessario andare sul portale del fondo quindi procedere con la registrazione dei dati personali e con la compitazione del modulo di richiesta di indennizzo. Per compilare la domanda sul sito del FIR ci si può aiutare con la guida presente sullo stesso sito del Fondo. In questo modo sarà possibile essere seguiti, passo dopo passo, nell’inserimento delle varie informazioni. 

Dopo aver compilato la domanda presente sul sito del Fondo Indennizzo Risparmiatori è necessario caricare gli allegati richiesti quindi generare la domanda in pdf (il documento va anche firmato) e, come ultimo step, caricare la domanda di indennizzo debitamente firmata e procedere con l’invio.

Attenzione alla scadenza dell’invio della domanda di indennizzo al Fondo Risparmiatori perchè le richieste possono essere inviate entro 180 giorni esclusivamente in via telematica utilizzando i moduli presenti sulla apposita piattaforma informatica gestita da Consap.

Fondo Indennizzo Rispamiatori chi ha accesso

I decreti attuativi del Fondo Indennizzo Risparmiatori stabiliscono che possono presentare la domanda tutti coloro i quali hanno subito un pregiudizio ingiusto da parte di banche e loro controllate. 

Più nel dettaglio l’accesso al fondo è garantito ai risparmiatori siano essi persone fisiche, imprenditori individuali, anche agricoli o coltivatori diretti, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e microimprese che hanno a libro paga meno di 10 dipendenti e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro. Tutti questi soggetti indicati devono essere in possesso delle azioni e delle obbligazioni subordinate delle banche che sono state messe in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima dell’1 gennaio 2018 come effetto di accertate violazioni degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, buona fede oggettiva e trasparenza.

I decrete attuativi del Fondo Indennizzo Risparmiatori stabiliscono che tali rimborsi spettano anche ai loro successori mortis causa o al coniuge, al convivente more uxorio o di fatto (secondo quanto previsto dalla legge sulle unioni civili del maggio 2016), ai parenti entro il secondo grado che sono in possesso dei citati strumenti finanziari. Gli eredi sono quindi tutelati. 

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