Il dato di inflazione annuale nell’area OCSE è rimasto stabile a novembre 2020, registrando una crescita dell’1,2%.
Nel dettaglio, i prezzi dell’energia sono calati dell’8,1%, a un ritmo maggiore rispetto al -7,7% di ottobre, mentre i prezzi degli alimentari sono cresciuti del 3,3%, contro il + 3,6% del mese di ottobre. Escludendo il contributo di cibo ed energia, i prezzi sono stabili all’1,6%.
Cos’è l’inflazione
L’inflazione è un aumento dei prezzi dei beni e dei servizi in un periodo di tempo determinato. Il suo conteggio e la sua periodica valutazione è molto importante, considerato che l’inflazione è uno degli indicatori più affidabili per poter indicare l’evoluzione del potere di acquisto della moneta.
In linea di massima, con l’incremento dei prezzi, e dunque con l’inflazione, ogni unità monetaria (nel nostro caso, l’euro), potrà acquistare meno quantità di beni e di servizi. Conseguentemente, l’inflazione misura anche l’erosione del potere di acquisto da parte dei consumatori.
In ogni caso, questo non significa che l’inflazione abbia necessariamente delle connotazioni negative. Anzi, una crescita sostenibile dei prezzi è desiderata da tutte le istituzioni monetarie (la BCE ha nello statuto un target di inflazione del 2% annuo). Se tuttavia l’inflazione cresce troppo rapidamente, o se invece non cresce, tanto da sfociare in terreno negativo, allora questo potrebbe rappresentare un brutto biglietto da visita per la tenuta dell’economia a cui fa riferimento.
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