L’inflazione del Regno Unito è salita ad un massimo di 10 anni a novembre 2021, con i prezzi al consumo che hanno continuato anche nelle ultime settimane, in vista della riunione di politica monetaria della Banca d’Inghilterra di domani.
L’indice dei prezzi al consumo è salito del 5,1% nei 12 mesi fino a novembre, rispetto al 4,2% di ottobre, per quella che è la pendenza statistica maggiore da un decennio, e più del doppio dell’obiettivo della Banca centrale.
Gli economisti del panel di Reuters si attendevano invece un dato del 4,7% per novembre, e la Banca d’Inghilterra aveva invece previsto che l’inflazione avrebbe raggiunto il 5% nella primavera del 2022 prima di scendere verso il suo obiettivo del 2% alla fine del 2023.
Su base mensile, l’inflazione del Regno Unito è aumentata dello 0,7% a novembre da ottobre, al di sopra di un sondaggio Reuters per un aumento dello 0,4%.
L’IPC core, che esclude i prezzi volatili di energia, cibo, alcol e tabacco, è aumentato del 4% su base annua contro una previsione Reuters del 3,7%, e dello 0,5% su base mensile contro una proiezione dello 0,3%.
La riunione della Banca d’Inghilterra
Il braccio di politica monetaria della Banca d’Inghilterra si riunisce domani per decidere se stringere o meno la propria policy monetaria, con l’inflazione in aumento e il mercato del lavoro che rimane solido, ma con la rapida diffusione della variante omicron Covid-19 che ha gettato nuova incertezza sulla ripresa economica nel breve termine.
Anche alla luce di ciò, la riunione sembra aver assunto maggiore incertezza, con gli analisti oggi divisi sulla possibilità di premere o meno il grilletto sul rialzo dei tassi alla luce dell’emergere dell’omicron.
È comunque possibile che, nonostante i maggiori orientamenti in opposita direzione, la Banca d’Inghilterra potrebbe decidere che la discrezione sia la parte migliore del valore e invece scegliere di aspettare fino al prossimo anno, data l’attuale incertezza della variante omicron sull’economia.
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