Nuova grana per Tesla: la società di Elon Musk specializzata nella produzione di auto elettriche ha infatti visto i propri veicoli banditi dai complessi militari cinesi e dai complessi abitativi a causa delle preoccupazioni per i dati sensibili raccolti dalle telecamere integrate nei mezzi.
L’ordine, emesso dagli organi militari, consiglia ai proprietari di Tesla di parcheggiare le loro auto al di fuori della proprietà militari, affermano le fonti di Bloomberg, che hanno chiesto di rimanere anonime. Il divieto, trasmesso ai residenti di alloggi militari questa settimana, è stato determinato dalle preoccupazioni per le quali il più grande produttore di veicoli elettrici del mondo sta raccogliendo dati sensibili attraverso le telecamere incorporate delle auto in un modo tale che risulta essere incontrollabile dalle autorità.
Un rappresentante di Tesla per il mercato cinese per il momento ha rifiutato di commentare la notizia, e – di contro – il ministero della Difesa cinese non sembra aver fornito ulteriori delucidazioni.
Tesla, come molte altre case automobilistiche tra cui General Motors & co., utilizza diverse piccole telecamere situate all’esterno del veicolo per aiutare a parcheggiare e attivare le funzioni di guida autonoma. La maggior parte dei modelli Tesla ha anche una telecamera interna montata sopra lo specchietto retrovisore che può essere utilizzata per rilevare se il conducente sta guardando la strada o qualcos’altro.
Occorrerà ora comprendere come cambieranno i rapporti tra Tesla e la Cina.
Il Paese asiatico è infatti il più grande mercato del mondo per i veicoli elettrici, ed è la chiave per le ambizioni di crescita globale di Elon Musk. La casa automobilistica ha ricevuto un sostegno significativo da parte dello Stato per costruire la sua fabbrica vicino a Shanghai, la prima al di fuori degli Stati Uniti, e la strategia di Musk è piuttosto deferente verso le autorità di Pechino, in contrasto con un approccio più “combattivo” negli Stati Uniti.
Recentemente, però, il tono sembra essere cambiato. Tesla è stata chiamata in causa dai regolatori cinesi per problemi di qualità e sicurezza con le sue auto, compresi gli incendi delle batterie e l’accelerazione anomala. La casa automobilistica è stata anche costretta a rilasciare delle scuse pubbliche alla rete statale cinese all’inizio di febbraio dopo che un video ha presumibilmente mostrato il personale che incolpava un sovraccarico della rete elettrica nazionale per i danni al veicolo di un cliente.
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