Il danno all’economia del Regno Unito causato dal voto di lasciare l’Unione Europea assunto due anni fa? Secondo uno studio economico del CER supera già le dimensioni dei contributi di bilancio che la Gran Bretagna sarà in grado di recuperare quando finalmente lascerà il blocco.
In termini meno sintetici, pare che l’incertezza causata dalla Brexit abbia già provocato una flessione del 2,1% nella produzione economica, ha scritto il CER venerdì scorso in una dichiarazione inviata per posta elettronica. Un costo alle finanze pubbliche pari a 23 miliardi di sterline, determinato dalle fiscali perse, ha precisato il think tank.
Il danno economico significa che il Tesoro ha meno soldi da spendere per i servizi pubblici, e nuoce dunque all’idea che la Gran Bretagna possa godere di un “dividendo Brexit” quando non dovrà più contribuire al bilancio europeo.
“A due anni dal referendum, ora sappiamo che il voto sulla Brexit ha seriamente danneggiato l’economia“, ha detto il vice direttore del CER John Springford, autore dello studio. “Sappiamo che il dividendo della Brexit del governo è un mito: il voto sta costando al Tesoro 440 milioni di sterline a settimana, molto più di quanto il Regno Unito abbia mai contribuito al bilancio dell’UE”.
Il segretario agli Esteri Boris Johnson, che ha guidato la campagna Brexit nel 2016, all’epoca aveva fatto il giro del paese su un autobus rosso promettendo di utilizzare i contributi di bilancio di 350 milioni di sterline a settimana per finanziare il Servizio Sanitario Nazionale.
In realtà, la Gran Bretagna paga solo la metà di questo importo, dal momento che recupera circa 9 miliardi di sterline dall’UE, anche se questo non ha impedito al Primo Ministro Theresa May di promuovere un “dividendo Brexit” questa settimana quando ha annunciato un aumento di 20,5 miliardi di sterline per l’assistenza sanitaria.
Ricordiamo anche che il CER utilizza un modello statistico che confronta la performance economica del Regno Unito con quella prevista se il risultato del referendum fosse andato diversamente. Lo ha fatto identificando quali dati sul prodotto interno lordo, i consumi e gli investimenti dei paesi dell’OCSE hanno meglio replicato l’economia del Regno Unito nei due decenni precedenti il referendum.
E il risultato, almeno per ora, non è affatto confortante…
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