Elezioni europee 2019: quali effetti su Forex e azioni

Il conto alla rovescia per le elezioni europee è appena cominciato. Manca infatti meno di un mese per il voto e ovviamente la corsa a convincere gli elettori è in pieno svolgimento. In questo post, però, non ci occuperemo della propaganda ma bensì di quelli che potrebbero essere gli effetti su Forex e borse a seconda dell’esito del voto. Prima però di descrivere i diversi scenari che si aprirebbero ad esempio sul cambio Euro Dollaro e sull’andamento delle più importanti borse del Vecchio Continente (Francoforte con il Dax30, Parigi con il Cac40, Milano con il Ftse Mib ma anche Londra con il Ftse 100) è bene fornire al lettore alcune informazioni di base: quando ci sono le elezioni europee (date)? quanti parlamentari saranno eletti in Italia? Quali sono i principali partiti in campo?.

Elezioni europee 2019 date

Le elezioni europee si terranno tra il 23 e il 26 maggio 2019. Attenzione ad interpretare in modo corretto questa data perchè non significa che in ogni nazione si voterà per ben 3 giorni ma solo che i singoli paesi potranno scegliere quando far votare all’interno di questo range temporale. In Italia le elezioni europee 2019 si terranno dalle ore 7 alle ore 23 del 26 maggio. Le elezioni porteranno direttamente al rinnovo del parlamento UE e indirettamente al rinnovo di molte importanti cariche: dal Presidente della Commissione europea ai Commissari strategici e al nuovo Presidente della BCE. Si tenga anche in considerazione che le elezioni europee 2019 apriranno anche la strada alla nomina del nuovo governatore della BCE che prenderà il posto di Mario Draghi ormai giunto a fine mandato. Insomma dal voto alle europee dipenderà il futuro dell’Europa politica. Anche per questo motivo è importante partecipare alle elezioni.

Elezioni europee 2019 quanti parlamentari elegge l’Italia

Nel complesso le elezioni europee di maggio 2019 porteranno alla nomina di 705 deputati. A tanto ammontano di parlamentari dell’Europa. Attenzione perché a differenza di quello che è avvenuto in Italia, nel Parlamento UE il numero dei deputati è stato veramente tagliato. Nel 2014, infatti, i parlamentari europei erano 751, ben 46 in più. La quota italiana, ossia il numero dei parlamentari che saranno eletti in Italia è pari a 76. Dopo la Germania e la Francia, rispettivamente prima e seconda con 96 e 79 deputati, la delegazioni nazionale più ampia al parlamento UE è propria quella italiana. E’ anche questo motivo che le elezioni europee sono molto attese…soprattutto dai candidati.

Elezioni europee 2019: partiti candidati

Non ci vuole la sfera di cristallo per capire che la sfida in Europa sarà tra forze europeiste e forze euroscettiche. Stando agli ultimi sondaggi i due principali partiti, il Partito Popolare Europeo e l’Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici, non riusciranno ad avere la maggioranza dei seggi. Questo tuttavia molto difficilmente si tradurrà in una vittoria delle forze euroscettiche poiché i filo-europeisti potranno sempre contare sulla quasi certa crescita del gruppo liberale ALDE (Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa).

La proiezioni delle elezioni europee 2019 in Italia sarà tutta nella sfida tra forze che appoggiano il governo Conte (Lega e 5 Stelle) e opposizioni con il Partito Democratico in testa. Non solo. In Italia ci sarà anche una ulteriore sfida tutta interna alla maggioranza tra Lega di Salvini e 5 Stelle. Non è un mistero che il futuro del governo italiano dipenda anche dall’esito delle elezioni europee di fine maggio.

Elezioni europee 2019: effetti su forex e mercati

Poiché le attese per l’esito del voto europeo sono abbastanza scontate, con la vittoria degli europeisti sia pure grazie al rinforzo di ALDE, le elezioni europee 2019, dal punto di vista dei mercati (e ripetiamolo dal punto di vista dei mercati) dovrebbero trasformarsi in un non evento. Nel caso in cui invece le forze più euroscettiche dovessero andare meglio delle attese e mettere in pericolo la capacità dei filoeuropeisti di vincere le consultazioni, allora non sarebbe sbagliato attendersi turbolenze sia per quello che riguarda i cambi che per quanto concerne le borse.

Attenzione perché qui nessuno prende minimamente in considerazione la possibilità che gli euroscettici possano formare una maggioranza. Questo scenario, infatti, è giudicato quasi impossibile anche nella eventualità in cui gli euroscettici possano incassare un sostegno da altre forze politiche come il Partito della Sinistra Europea/NGL e Verdi Europei e l’Alleanza Libera Europea.

Tuttavia non servirebbe un’affermazione netta degli euroscettici per far scattare il panico sui mercati. Sarebbe infatti sufficiente una mancata vittoria degli europeisti per riportare in primo piano le paure per la tenuta stessa dell’area Euro. A subire le conseguenze di questi timori sarebbe, sul fronte Forex, il cambio Euro Dollaro, e, sul fronte obbligazionario, i titoli di stato dei paesi periferici. I bond di Italia, Spagna, Grecia e Portogallo subirebbero inevitabili contraccolpi negativi in causa di mancata vittoria dei filo-europeisti al voto di fine maggio.

Logicamente, dinanzi ad uno scenario di questo tipo, gli investitori tenderebbero a rifugiarsi nei paesi dell’area Euro più solidi come la Germania e le altre nazioni del Nord Europa. Possibile anche una corsa verso i titoli svizzeri sempre nell’ottica di salvaguardare i propri investimenti dall’inevitabile speculazione che si verrebbe a creare nel caso in cui le tensioni sulla tenuta dell’area Euro dovessero ridestarsi.

Per quello che riguarda le singole azioni, per finire, è logico attendersi apprezzamenti deboli e fisiologici nel caso in cui l’esito delle elezioni europee dovesse rispettare i sondaggi. Viceversa una vittoria delle forze euro-scettiche con conseguente instabilità vista la quasi certa difficoltà di questi partiti ad esprimere una maggioranza, avrebbe degli effetti negativi su tutto il settore bancario. Attenzione però a non drammatizzare troppo perché va bene il logico ribasso che le azioni delle banche subirebbero con sconfitta dei filo-europeisti al voto UE ma va anche tenuto in considerazione che la BCE negli ultimi anni ha lavorato tanto per mettere le banche in sicurezza in caso di scenario avverso.

Per capire cosa succederà sui mercati e sul Forex con il voto europee non resta altro da fare che attendere l’esito delle consultazioni di fine maggio.

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