UBS comprerà Credit Suisse: niente festa, crollano i due titoli. Come posizionarsi sulle azioni?

Solitamente quando c’è un accordo per il salvataggio di una banca attraverso la fusione con un’altra, perlomeno il titolo dell’istituto acquisito dovrebbe registrare un rimbalzo. Niente di tutto questo si sta verificando sulla borsa di Zurigo oggi. L’intesa per salvare Credit Suisse c’è, UBS metterà sul piatto 3,24 miliardi di dollari per comprare la storica rivale elvetica, a livello europeo nascerà una delle banche in assoluto più grandi, tuttavia il prezzo delle azioni Credit Suisse non solo non rimbalza ma addirittura segna un tracollo del 60 per cento precipitando a 0,73 CHF.

Ed è buffo evidenziare come proprio la notizia del raggiungimento dell’intesa tra le parti (e con la benedizione del governo elvetico) sia la ragione di questo nuovo scivolone in borsa del Credit Suisse. Il timing dice tutto: prima dell’ufficializzazione dell’accordo le azioni CS scambiavano a 1,83 CHF. Dopo la notizia i prezzi sono precipitati a 0,7 CHF.

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Insomma il mercato sta reagendo malissimo alla notizia dell’acquisto del Credit Suisse da parte di UBS. Ovviamente non c’è assolutamente nulla di cui meravigliarsi se tutte le banche del Vecchio Continente sono sotto pressione. Su Borsa Italiana, ad esempio, sono proprio le quotate del settore bancario a zavorrare il Ftse Mib.

Alle azioni Credit Suisse la notizia del salvataggio non sta portando bene e a quelle di UBS? Ebbene il mercato sembra essere durissimo anche nei confronti della banca acquirente (o salvatrice). Il prezzo delle azioni UBS, infatti, segna una flessione del 7 per cento a quota 15,75 CHF.

In una situazione simile in cui gli effetti che dovrebbero essere scontati non si verificano (ci riferiamo appunto al rimbalzo del Credit Suisse grazie al salvataggio) capire come posizionarsi non è affatto semplice. La situazione è altamente fluida e incerta. Il consiglio è quello di attendere prima di aprire eventuali trade anche sulle azioni UBS. Sicuramente nelle prossime ore/giorni arriveranno ulteriori notizie e sarà possibile capire quale direzione potrebbero prendere gli eventi.

I trader che volessero comunque sfruttare questa situazione, possono speculare con strumenti derivati come ad esempio i CFD. Il broker eToro offre la possibilità di fare trading con i CFD azionari sia al rialzo che al ribasso (long e short trading) ma al tempo stesso permette anche di comprare azioni senza pagare commissioni.

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Salvataggio Credit Suisse e acquisizione UBS: cosa prevede il piano

Se i prezzi delle azioni Credit Suisse e UBS stanno crollano in scia alla notizia del salvataggio, allora ci sono alcuni aspetti del piano che non piacciano al mercato? Cerchiamo di capirci qualcosa in più.

Tanto per iniziare si sta parlando di un salvataggio straordinario e non di una acquisizione concordata per tempo e quindi ragionata. Già questo aspetto non può essere gradito dal mercato.

C’è poi la questione della valutazione. UBS sborsa 3,24 miliardi di dollari per acquisire il controllo del Credit Suisse. Non sono pochi ma è niente in confronto agli 8 miliardi di dollari di capitalizzazione del CS emersi alla fine della seduta di borsa dello scorso venerdì. Quindi praticamente UBS non ha valutato Credit Suisse neppure la metà del suo valore attuale (il quale, a sua volta, era già decisamente più basso rispetto a quello di una settimana fa giusto per la cronaca).

Questo è un secondo punto che sicuramente al mercato non va giù. Ma c’è anche una terza questione che, probabilmente, è più importante delle prime due messe assieme. L’accordo prevede anche l’azzeramento dei bond AT1 di Credit Suisse sul mercato. Tale operazione riguarda 16 miliardi di obbligazioni AT1 ed è stata fortemente voluta dall’authority svizzera Finma per convincere la stessa UBS a portare avanti l’intesa. In pratica senza questo punto UBS non sarebbe intervenuta per salvare Credit Suisse.

In un comunicato, la Banca nazionale svizzera ha affermato che “con l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS è stata trovata una soluzione per garantire la stabilità finanziaria e proteggere l’economia svizzera in questa situazione eccezionale”.

Il presidente di UBS Colm Kelleher ha invece dichiarato che l’operazione scaturisce da una situazione di emergenza e “preserverà il valore rimasto nell’azienda, limitando al contempo la nostra esposizione al ribasso”. Sempre sponda UBS, il CEO Ralph Hamers, che per la cronaca sarà alla guida della nuova società combinata post fusione Credit Suisse in UBS, ha fornito rassicurazioni sulla posizione di liquidità e sul coefficiente patrimoniale della banca. Il manager, in un momento particolarmente difficile, ha ricordato che il coefficiente patrimoniale e la posizione di liquidità di UBS sono buone. Inoltre Harmes ha anche aggiunto che l’obiettivo è quello di trasformare la banca d’investimento di Credit Suisse in una banca d’investimento come quella di UBS: sarà chiamata “banca d’investimento a capitale ridotto. Così facendo, non ci assumeremo molti rischi” ha quindi aggiunto il manager.

Ricordiamo che, in base ai termini dell’accordo, gli azionisti di Credit Suisse riceveranno 1 azione UBS per ogni 22,48 azioni Credit Suisse possedute. Questo è un aspetto che deriva dalla bassa valutazione che l’acquirente ha riconosciuto a CS.

Salvataggio Credit Suisse: il parere degli esperti

Fin qui abbiamo esposto i fatti, ma cosa pensano gli esperti del piano di salvataggio del Credit Suisse? Come detto in precedenza, la situazione sembra essere molto fluida. Tuttavia secondo Ipek Ozkardeskaya, analista senior di Swissquote Bank, è innegabile che l’intesa raggiunta non abbia cancellato il rischio di una crisi sistemica di tutto il settore bancario.

L’esperto ha poi aggiunto che, almeno teoricamente, non ci dovrebbe essere alcun motivo per cui la crisi di Credit Suisse possa estendersi a tutto il settore bancario anche perchè l’ultimo terremoto che ha investito la banca svizzera è stato causato da una crisi di fiducia, che non riguarda UBS. Quest’ultima, infatti, è del tutto fuori delle turbolenze finanziarie ma soprattutto può beneficiare di una ampia liquidità oltre ad avere garanzie da parte della Bns e del governo elvetico. UBS è quindi una banca solida che è intervenuta, ovviamente con le sue condizioni, per salvare una banca come Credit Suisse che è da tempo in crisi.

Ovviamente, però, tutto è possibile e quindi staremo a vedere cosa succederà.

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