Il crollo delle azioni Atlantia avvenuto nella prima di Ottava su Borsa Italiana ha teoricamente reso conveniente comprare azioni ai prezzi attuali. I titoli di Atlantia, per effetto del dprezzamento causato dalla combinazione di eventi crollo del Ponte Morandi a Genova e avvio della procedura per la decadenza della concessione governativa ad Autostrade per l’Italia, sono diventati molto convenienti per gli investitori che sono alla ricerca di occasioni per fare speculazione. Su Borsa Italiana oggi, la quotazione Atlantia riparte da quota 18,43 euro lontanissimo dai valori precedenti al disastro del Ponte sulla A10. Prima del crollo di Ponte Morandi, infatti, le azioni Atlantia erano prezzate a 24,88 euro. Una distanza siderale sembra separare il prezzo delle azioni oggi da quello precedente al crollo del ponte eppure lunedì 13 agosto la quotazione della società era maggiore di oltre 6 euro rispetto ai prezzi attuali. 

In termini analitici non ci sono elementi concreti per affermare che il sell-off su Atlantia sia destinato ad esaurirsi. Più che l’analisi tecnica, tutti i parametri di riferimento saltano dinanzi all’irruzione sulla scena di notizie shock (in termini finanziari) come quella di un crollo, sono le notizie e gli aggiornamenti ad influenzare il possibile andamento delle quotazioni. Il crollo registrato ieri dalle quotazioni è stato così un effetto della comunicazione di avvenuta ricezione da parte di Autostrade per l’Italia della lettera inviata dal Ministero dei Trasporti sull’avvio della procedura di decadenza della concessione. Il governo Conte, quindi, sembra essere intenzionato ad andare fino in fondo anche se non tutti nell’esecutivo hanno la stessa intransigenza. 

A partire da questa premessa l’andamento della quotazione Atlantia su Borsa Italiana oggi potrebbe essere influenzato dalla convocazione di un doppio consiglio di amministrazione annunciati ieri sera a mercati chiusi. Dopo il tracollo delle quotazioni, infatti, con un comunicato congiunto Autostrade per l’Italia e Atlantia hanno reso noto che a partire da oggi si terranno i rispettivi consigli di amministrazione. In particolare oggi 21 agosto è previsto a partire dalle ore 11 il CdA di ASPI mentre domani sempre a partire dalle ore 11 sarà la volta del consiglio di amministrazione di Atlantia. Nel comunicato stampa c’è scritto che: “Essendo il gruppo intero costantemente e profondamente vicino al dolore di chi è stato colpito dalla tragedia si informa che è in corso una costante collaborazione con le istituzioni locali per affrontare i disagi causati dal crollo attraverso la messa in opera delle iniziative già intraprese a favore delle famiglie e del territorio colpito – annunciate in occasione della conferenza stampa tenuta a Genova dal presidente Fabio Cerchiai e dall’amministratore delegato Giovanni Castellucci lo scorso 18 agosto – che saranno oggetto di una approfondita ricognizione in occasione dei citati cda“.

In termini di investimento è possibile che proprio i rispettivi consigli di amministrazione possano offrire delle occasioni per meglio capire come posizionarsi sul titolo. 

Altri spunti operativi potrebbero arrivare dagli Stati Uniti ma questo solo nei prossimi giorni. Secondo Il Sole 24 Ore, infatti, ci sarebbero alcuni grossi studi legali americani che starebbero prendendo un considerazione la possibilità di avviare una class action per conto di alcuni investitori Usa in Atlantia a seguito del crollo registrato dai titoli esteri della società quotata sugli indici azionari della borsa di Wall Street ossia i cosiddetti ADR. Un fronte caldo che scatenerebbe un effetto domino anche in Italia. 

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