Alcuni bond Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Sondrio e anche Banco BPM sono molto cari. E’ questo quanto rilevato da un’analisi che è stata condotta dal quotidiano italiano La Repubblica. L’inchiesta ha riguardato tutte quelle banche italiane di medio-piccola dimensione che nel corso degli ultimi mesi sono tornate sul mercato obbligazionario. Il report ha svelato come pur riuscendo a tornare sul mercato dei bond con emissioni che hanno ottenuto una buona risposta in fase di collocamento, le citate banche hanno dovuto piegarsi a prezzi alti.
I bond che Banca MPS, Banca Popolare di Sondrio e Banco BPM hanno collocato presentano tassi decisamente alti. Secondo La Repubblica le carissime obbligazioni offerte da queste banche sono un effetto dello spostamento del fattore di rischio dai titoli di stato italiani ai bond delle banche medio e piccole. Scrive a tal riguardo La Repubblica che “il rischio Italia si sarebbe spostato dai titoli di stato ai bond degli istituti medi e piccoli“.
Obbligazioni a prezzo carissimo, quindi, e attività di raccolta che ha dovuto fare i conti con le nuove paure del mercato. Ma a quanto ammontano i tassi strappati dai bond che Monte dei Paschi, Banco BPM e Banca Popolare di Sondrio hanno emesso nei mesi scorsi. Prima di parlare di numeri La Repubblica ha fatto un signficativo parallelismo. Il costo della raccolta di denaro è avvenuto a “tassi più alti dei bond di Grecia e Cipro”. Morale della favola? I tassi dei bond collocati negli scorsi mesi da alcune banche piccole-medie italiane sono ai livelli di quelli greci.
E volendo fare un parallelismo non tra piccole banche italiane e stati europei ma tra istituti italiani e istituti esteri? Ebbene secondo La Repubblica, il costo della raccolta è stato più alto rispetto a quello di “oscuri istituti in Portogallo e Spagna“.
Attenzione perchè non si tratta solo di oscuri dati statistici. I tassi cari, infatti, rischiano di pesare sull’attività dei prestiti e dei profitti delle banche italiane. Addirittura c’è il rischio che le stesse strategie di rilancio della redditività degli istituti bancari italiani possano essere messi in pericolo.
Venendo ai numeri è lo stesso quotidiano a fare degli esempi su quelli che sono stati ribattezzati come i carisssimi bond Monte dei Paschi e Banca Popolare di Sondrio. Ad esempio sul bond subordinato Banca MPS che era stato emesso a gennaio 2018, la banca toscana paga rendimenti di oltre il 19 per cento! Ancora: sulle obbligazioni subordinate Banca Popolare di Sondrio emesse a luglio il rendimento che viene pagato è del 6 per cento! Siamo quindi su livelli alti che giustamente inducono a parlare di carissime obbligazioni (non in senso affettivo ma nel senso di costo).
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