Inizio di settimana sotto i riflettori per il comparto bancario a Piazza Affari, trainati dal calo dello spread sotto i 190 punti, livello minimo da maggio 2018 e che ha portato il FTSE MIB a chiudere ieri la seduta come migliore piazza d’Europa.
Tra i titoli in evidenza nella giornata di martedì spicca Banco BPM (+3.29%), con la sessione che si era aperta a 1.780 e chiusa a 1.820 euro; nella seduta odierna tuttavia i rialzi non stanno trovando conferme ed al momento della scrittura Banco BPM cede oltre un punto percentuale.
Ciò non toglie che nell’ultima settimana la banca nata dalla fusione del Banco Popolare con la Popolare di Milano abbia messo a segno dei rialzi importanti, con il valore delle sue azioni che è passato da 1.678 a 1.820 euro.
Analisi tecnica a cura di EXANTE
L’analisi del grafico giornaliero evidenzia come la pressione rialzista sia aumentata a seguito della tenuta del supporto basico posizionato a 1,620 euro. Il quadro tecnico attuale tuttavia resta incerto ed il mercato è chiamato ora a confermare i segnali di ripresa forniti nelle ultime due settimane; nello scenario attuale acquisti importanti sul titolo paiono infatti prematuri, a meno che il mercato non riesca a recuperare in chiusura quota 2.150 euro.
Vista anche l’incertezza legata alla recente crisi governativa, non è escluso di assistere nelle prossime sedute ad un ritracciamento fino a quota 1.720 euro, livello dove il mercato sarebbe chiamato a reagire per scongiurare nuovi ribassi.
Viceversa una discesa al di sotto di quota 1.68 euro, confermata in chiusura, denoterebbe nuova debolezza sul titolo.
A cura di Matteo Oddi
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