Titoli di stato: è il momento di tornare a comprare BTP?

investitori gli analisti di Goldman Sachs. Il report degli esperti della banca d’affari americana è arrivato in un momento molto particolare per i titoli di stato italiani finiti sottopressione a causa delle gravissime conseguenze generate sull’economia italiana dalla pandemia di coronavirus.

L’invito a comprare BTP formulato dagli esperti della banca d’affari Usa è stato quasi in toccasana per il mercato obbligazionario italiano alla luce dell’andamento fortemente rialzista dello spread Btp Bund oramai stabilmente sopra i 200 punti base.

Ma perchè gli analisti di Goldman Sachs hanno preferito dare fiducia ai titoli di stato italiani consigliando agli operatori di acquistare BTP?

A chiarire tutto è stato Bernhard Rzymelka, responsabile della strategia sui tassi di Goldman Sachs. Nei prossimi paragrafi mettere in evidenza le ragioni per cui comprare BTP oggi.

Comprare BTP oggi conviene: il report di Goldman Sachs

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Rzymelka si è chiesto fino a che punto i rendimenti italiani sono sostenibili e quando invece diventano insostenibili. Questa seconda opzione si verifica nel momento in cui il rapporto debito/pil dell’Italia inizia ad aumentare. Il livello indicato dall’analista è l’1,75%. Tale valore, ha affermato l’esperto, presuppone un “rapporto debito Pil italiano del 160% dopo la crisi, una crescita tendenziale dell’1%, o lo 0% reale più 1% di inflazione, e un avanzo primario dell’1,3% ovvero la media dal 2002. Ma la Bce possiede il 16% del debito italiano e lo finanzia a -0,5%. Molto probabilmente per sempre“. Alla luce di quest’ultimo elemento l’analista ritiene che il rendimento inizi a diventare insostenibile sopra il 2,2%.

Questa è la situazione di base ma cose succederebbe se la BCE arrivasse a detenere il 35% del debito italiano sia con il possesso diretto che comprando il 50% di tutte le emissioni Esm e Rescue e altre obbligazioni di altri veicoli? Ebbene, ha evidenziato Rzymelka, in questo caso la soglia sarebbe del 3%.

Volendo estremizzare ancora ossia considerando che la BCE possa arrivare a detenere il 50% del debito sovrano italiano, allora, in tal caso “l’Italia verrebbe lasciata con un debito/pil dell’80% finanziato ai rendimenti del mercato, mentre l’altro 80% sarebbe finanziato al tasso di deposito della Bce, attualmente -0,50%“.

Questa è ovviamente una situazione estrema ma in questo contesto il debito italiano potrebbe essere sostenuto fino a un rendimento medio dei Btp pari al 4%. A tal riguardo l’analista di Goldman Sachs ha ricordato che, almeno nel breve termine, “il rischio per la sostenibilità del debito non è la sostenibilità del stesso debito, ma in definitiva la stabilità politica“.

Ad ogni modo, ha poi proseguito l’esperto, l’Europa, contrariamente a quello che si è portati a pensare, non soffre per la mancanza di sostenibilità del debito pubblico italiano, ma soffre a causa dell’assenza di un prestatore di ultima istanza. Negli Usa è la Federal Reserve a ricoprire il ruolo di prestatore di ultima istanza, mentre il quadro normativo in cui si muove la BCE non contiene alcun riferimento al ruolo di prestatore di ultima istanza.

Da qui l’auspicio di Rzymelka secondo cui “nessuno deve essere punito con le forze di mercato“. L’analista guarda con ottimismo alle negoziazioni in sede europea e ritiene che gli investitori possono prepararsi a una nuova stagione di acquisti da parte della BCE nello stile Draghi ossia in linea al principio di fare “qualunque cosa serva per un prestatore di ultima istanza“.

Il consiglio pratico dell’esperto di Goldman Sachs non può che essere “buy Btp, buy euro” ossia comprare Btp e comprare Euro.

UBS compra BTP nonostante emergenza Covid-19

Sulla stessa scia degli analisti di Goldman Sachs si collocano anche gli esperti di UBS. Anche la banca d’affari svizzera consiglia di comprare BTP affermando, chiaro e tondo, che tra i titoli di stato europei i suoi preferiti sono proprio i BTP.

I BTP sono i preferiti di UBS in considerazione di quelli che sono i rendimenti offerti e anche perchè, nonostante gli sforzi di bilancio richiesti, è altamente probabile che il rating Italia (in revisione tra fine aprile e inizio maggio da parte delle più importanti agenzie internazionali), possa essere confermato anche perchè i bassi tassi di interesse permettono una gestione sostenibile. 

Secondo l’analista di UBS Rameghi, responsabile investimenti di Ubs Wealth Management Italy, dopo un lockdown che è durato molte settimane, il rischio è che molte imprese non riescano a ripartire e questo è doppiamente pericoloso in quanto creerebbe un circolo vizioso. I guai sono soprattutto per l’Eurozona che, essendo fortemente votata all’export, dovrà vedersela non solo con la debolezza del mercato domestico ma anche con quella dei mercati di sbocco. 

Tutto questo in un contesto generale in cui il rischio di seconde ondate resta molto alto anche perchè la fase 2 non è un ritorno alla normalità. Per questo motivo l’azione di vigilanza di governi e banche centrali è fondamentale. 

Comprare BTP analisi di fine anno 2019

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I titoli di stato italiani hanno registrato sussulti significativi nel corso delle ultime sedute. Tali movimenti non sono passati inosservati a chi è alla ricerca di occasioni per investire. Ma cosa è successo ai nostri titoli di stato?

Tutto è iniziato la scorsa settimana con lo spread Btp Bund che ha registrato una rapida accelerazione in avanti. La creazione di un trend rialzista, comunque, è stata impedita ad un successivo ritracciamento.

Andando a guardare all’andamento dello spread Btp Bund e confrontando quest’ultimo con le notizie di stampo più politico, è possibile fare due considerazioni. La prima riguarda il momento di rialzo del differenziale di rendimento. Ebbene il piccolo rally dello spread Btp Bund è avvenuto nel momento in cui sono stati diffusi i dettagli della manovra economica 2020.

E’ plausibile che l’innalzamento dello spread sia stato causato da una oggettiva difficoltà dei mercati a comprendere quale possa essere l’obiettivo ultimo della Legge di Bilancio 2020.

Come hanno commentato alcuni operatori, l’impressione è che gli investitori fatichino a capire quale sia il senso alla base della nuova legge finanziaria.

Se da un lato, infatti, la manovra non sembra andare in direzione della crescita, dall’altro non appare neppure orientata a provare a ridurre l’enorme fardello del debito. In pratica la nuova Legge Finanziaria 2020 appare già da ora come il solito pasticcio all’italiana dove per non scontentare nessuno alla fine si scontentano tutti.

Il rally del differenziale di rendimento tra Btp a 10 e Bund tedeschi è stato la proiezione sull’obbligazionario di queste incertezze.

La seconda considerazione cui accennavamo in precedenza riguarda invece quello che è avvenuto dopo il rally. In pratica all’iniziale impennata dello spread Btp Bund ha poi fatto seguito un rallentamento e quindi un assestamento causato dalla consapevolezza del mercato che non esistono rendimenti obbligazionari sicuri.

In pratica, dinanzi a quello che è il quadro delle obbligazioni oggi, gli investitori hanno preferito tornare a comprare Btp. La morale di quanto avvenuto è sempre la stessa: poichè sul mercato dei bond c’è poco allora è meglio comprare Btp che almeno garantiscono un rendimento positivo.

Comprare BTP conviene?

In considerazione di quanto affermato in precedenza si può affermare che comprare BTP oggi conviene ovvero è davvero tornato il momento di acquistare titoli di stato italiani? E’ un dato di fatto che i rendimenti siano tornati a salire ma questa tendenza non può essere il solo motivo per cui si decide di comprare Btp a 5 o a 10 anni. Ci vuole infatti dell’altro e poichè, allo stato attuale dei fatti, non sembrano esserci ulteriori incentivi, forse è preferibile agire con cautela.

Concretamente chi ha già comprato da tempo dovrebbe mantenere il titolo il portafoglio mentre chi è in liquidità farebbe bene ad attendere.

Rendimenti BTP oggi

Giusto per fare un esempio, oggi il BTP scadenza 2028 ha un prezzo di 114,43 e un rendimento dello 0,92 per cento. Secondo alcuni questo rendimento è poco ma secondo noi è sempre meglio di quello che viene oggi offerto dai conti correnti.

Ad ogni modo attenzione alle decisioni. Se si decide di comprare il BTP scadenza 2028 è necessario mettere in chiaro due cose: il rendimento non compre l’inflazione reale e quei 114 euro del prezzo attuale potrebbero segnare cali anche forti. Se il prezzo dovesse scendere verso 108, infatti, il BTP potrebbe essere venduto solo in perdita.

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